120369.fb2 2010: Odissea due - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 10

2010: Odissea due - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 10

6. IL RISVEGLIO

E dicevano che non avremmo sognato, pensò Heywood Floyd, più con stupore che con irritazione. Il magnifico bagliore rosa che lo circondava era molto consolante: gli ricordava i barbecue e i ceppi scoppiettanti nel caminetto a Natale, ma non sentiva alcun tepore, anzi era decisamente, anche se non sgradevolmente gelato.

Voci stavano mormorando, ma troppo sommessamente perché egli riuscisse ad afferrare le parole. Divennero più forti… eppure ancora non riuscì a capire.

«Ma certo» esclamò con improvviso stupore «non posso sognare in russo!»

«No, Heywood» rispose una voce femminile. «Non sta sognando. È tempo che si alzi dal letto.»

Il meraviglioso bagliore svanì; egli aprì gli occhi e intravvide, in modo offuscato, una lampadina tascabile che gli veniva scostata dalla faccia; giaceva su un lettino, trattenuto su di esso da fasce elastiche; sagome lo circondavano, ma erano troppo sfuocate perché potesse riconoscerle.

Dita caute e leggere gli chiusero le palpebre e gli massaggiarono la fronte.

«Non si sforzi. Respiri profondamente… ancora… bene… come si sente adesso?»

«Non lo so… strano… stordito… e affamato.»

«Questo è un buon segno. Sa dove si trova? Può aprire gli occhi, adesso.»

Le sagome si misero a fuoco. Dapprima la dottoressa Rudenko, poi Tanya Orlova. Ma qualcosa era accaduto a Tanya dall’ultima volta che l’aveva veduta, appena un’ora prima. Quando Floyd capì di che cosa si trattava, provò uno choc quasi fisico.

«Le sono ricresciuti i capelli!»

«Spero che lo giudichi un miglioramento. Non posso dire altrettanto della sua barba.»

Floyd si portò una mano al viso e constatò che doveva compiere uno sforzo consapevole per pianificare ogni fase del movimento. Aveva il mento rivestito da una corta stoppia una barba di due o tre giorni. Durante l’ibernazione, capelli e barba crescevano soltanto a un centesimo della rapidità normale.

«Sicché ce l’ho fatta» disse. «Siamo arrivati a Giove.»

Tanya lo fissò con un’aria cupa, poi sbirciò la dottoressa, che fece un cenno del capo appena percettibile.

«No, Heywood» disse. «Manca ancora un mese all’arrivo. Non si allarmi. L’astronave è intatta, e tutto si sta svolgendo normalmente. Ma i suoi amici a Washington ci hanno chiesto di destarla prima del previsto. È accaduto qualcosa di molto inatteso. La nostra è una corsa per raggiungere la Discovery… ma temo che la perderemo.»