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Cinquanta volte più brillante della luna piena, Lucifero aveva trasformato i cicli della Terra, bandendo virtualmente la notte per mesi di seguito. Nonostante le sue sinistre connotazioni, quel nome era stato inevitabile; e, invero «Apportatore di luce» aveva portato male oltre che bene. Soltanto i secoli e i millenni avrebbero dimostrato da quale parte pendesse la bilancia.
Dalla parte dei vantaggi, la fine della notte aveva di gran lunga ampliato la gamma dell’attività umana, specie nei paesi meno sviluppati. Ovunque, la necessità di una illuminazione artificiale era stata sostanzialmente ridotta, con conseguenti enormi risparmi in fatto di energia elettrica. Era come se una lampada gigantesca fosse stata sollevata nello spazio, per risplendere su una metà del globo. Persino durante il giorno Lucifero era un oggetto abbacinante e proiettava ombre ben visibili.
Contadini, sindaci, amministratori municipali, poliziotti, marinai, e quasi tutti coloro le cui attività si svolgevano all’aperto — specie nelle regioni remote — gradivano Lucifero; il nuovo sole aveva reso molto più sicure, nonché più comode, le loro esistenze. Esso però era odiato dagli innamorati, dai criminali, dai naturalisti e dagli astronomi.
Le attività dei primi due gruppi venivano ad essere notevolmente limitate, mentre i naturalisti erano preoccupati dall’impatto di Lucifero sulla vita animale. Molte creature notturne erano state colpite in modo grave, mentre altre avevano saputo, in qualche modo, adattarsi. Il pesce Leuresthes del Pacifico, le cui ben note modalità di accoppiamento sono legate alle alte maree e alle notti illuni, si trovava in seria difficoltà e sembrava essere destinato a una rapida estinzione..
In difficoltà altrettanto gravi, a quanto pareva, si trovavano gli astronomi che studiavano il firmamento dalla Terra. Non era, questa, una catastrofe scientifica come lo sarebbe stata un tempo, in quanto più del cinquanta per cento della ricerca astronomica dipendeva da strumenti situati nello spazio o sulla Luna. E questi strumenti potevano essere protetti facilmente dallo splendore di Lucifero; ma gli osservatori terrestri venivano seriamente ostacolati dal nuovo sole in quello che era stato in passato il cielo notturno.
Il genere umano si sarebbe adattato, come era riuscito ad adattarsi a tanti altri cambiamenti in passato. Presto sarebbe venuta al mondo una generazione la quale non avrebbe mai conosciuto un mondo senza Lucifero; ma quella più luminosa tra le stelle doveva rappresentare un eterno interrogativo per ogni uomo e ogni donna pensante.
Perché Giove era stato sacrificato… e per quanto tempo avrebbe continuato a irradiare, il nuovo sole? Si sarebbe consumato rapidamente o avrebbe mantenuto la propria potenza luminosa per migliaia di anni… forse per tutta la durata del genere umano? E, soprattutto, perché quel divieto di atterrare su Europa, un mondo ormai coperto di nubi come Venere?
Dovevano esistere le risposte a questi interrogativi, e il genere umano non sarebbe mai stato del tutto soddisfatto finché non le avesse trovate.