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«Credi ai fantasmi, Dim?»
«No di certo! Ma come a ogni uomo di buon senso, mi fanno paura. Perché me lo chiedi?»
«Se non era un fantasma, era senz’altro il sogno più vivido che abbia mai fatto. Ieri notte ho fatto una chiacchierata con Dave Bowman.»
Poole sapeva che il capitano Chandler lo avrebbe preso sul serio, qualora fosse stato il caso, e non rimase deluso.
«Interessante… ma c’è una spiegazione ovvia. Abiti nella Suite Bowman, per l’amor di Deus! Tu stesso mi hai detto che sembrava infestata.»
«Sono sicuro — be’, al 99 per cento — che hai ragione e che tutto quanto sia stato causato dalla discussione che ho avuto con il dottor Ted. Hai saputo dei rapporti sulle apparizioni occasionali di Dave Bowman ad Anubis? Ogni cent’anni circa? Proprio come ha fatto con il dottor Floyd a bordo della Discovery, dopo la sua riattivazione.»
«Che cosa successe? Ho sentito storie molto vaghe, ma non le ho mai prese sul serio.»
«Il dottor Khan ci crede, e ci credo anch’io… ho visto le registrazioni originali. Floyd sedeva sulla mia poltrona quando una specie di nuvola di polvere si è materializzata dietro di lui e si è trasformata nel viso di Dave. Poi ha lanciato il famoso messaggio, avvertendolo che doveva andarsene.»
«D’accordo. Ma è stato un migliaio di anni fa. Un sacco di tempo per contraffare qualsiasi registrazione.»
«E a che cosa servirebbe? Khan e io l’abbiamo guardata ieri. Ci scommetto quello che vuoi che è autentica.»
«Se vuoi saperlo, sono d’accordo con te. E ho saputo di quei rapporti…»
La voce di Chandler si affievolì. Il capitano parve alquanto imbarazzato.
«Tanto tempo fa, avevo una ragazza qui su Anubis. Quando mi disse che suo nonno aveva visto Bowman, scoppiai a ridere.»
«Chissà se Ted ha anche quell’avvistamento sul suo elenco. Potresti metterlo in contatto con la tua amica?»
«Ehm… meglio di no. Non ci siamo più parlati. Per quel che so, potrebbe essere sulla Luna o su Marte… In ogni caso, perché il professor Ted è così interessato?»
«È proprio quello di cui volevo parlare con te.»
«Pare minaccioso. Continua.»
«Ted pensa che Dave Bowman, o qualunque cosa sia diventato, possa ancora esistere… proprio lassù, su Europa.»
«Dopo mille anni?»
«Be’… guarda me.»
«Un caso non fa statistica, soleva dire il mio professore di matematica. Ma continua.»
«È una storia complicata — o forse un puzzle, con molti pezzi mancanti. Ma in linea di massima quasi tutti sono d’accordo sul fatto che accadde qualcosa d’importante ai nostri antenati quando il monolito apparve in Africa quattro milioni d’anni fa. Rappresenta una svolta nella preistoria — l’apparizione dei primi strumenti e delle armi e della religione… Non può essere una semplice coincidenza. Il monolito deve averci fatto qualcosa… di sicuro non è rimasto lì ad accettare passivamente l’adorazione dei nostri antenati…
«Ted non fa che citare un famoso paleontologo, quello che ha detto che il TMA-0 ci ha dato un bel calcione evolutivo. Obietta che il calcione non ci ha mandati nella direzione più auspicabile. Dovevamo diventare così cattivi e meschini per sopravvivere? Forse sì… Da quel che capisco, Ted pensa che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nello schema dei nostri cervelli che ci impedisce di pensare in modo logico e coerente. A peggiorare le cose, benché ogni creatura abbia bisogno di una certa quantità di aggressività per sopravvivere, pare che noi ne abbiamo molta di più di quanto sia necessaria in assoluto. E nessun altro animale tortura i suoi simili come facciamo noi. Che cos’è? Un incidente nell’evoluzione? Una sventura genetica?
«Inoltre, sono tutti d’accordo sul fatto che TMA-1 sia stato collocato sulla Luna per controllare il progetto… l’esperimento… qualunque cosa sia… e per riferire a Giove, il posto più ovvio per un Controllo Missione del sistema solare. Ecco perché un altro monolito il Grande Fratello — aspettava lì. Aveva aspettato da quattro milioni d’anni, quando è arrivata la Discovery. D’accordo fin qui?»
«Sì, ho sempre pensato che fosse la teoria più plausibile.»
«Adesso passiamo a cose più ipotetiche. All’apparenza Bowman fu incorporato dal Grande Fratello, eppure sembra che qualcosa di lui sia sopravvissuta. Vent’anni dopo quell’incontro con Heywood Floyd durante la seconda spedizione su Giove, ebbero un altro contatto a bordo della Universe, quando Floyd la raggiunse per il rendezvous del 2061 con la cometa di Halley. Almeno così dice nelle sue memorie, benché avesse ben più di cent’anni quando le dettò.»
«Forse era rimbambito dall’età.»
«No, stando a quel che dicono tutti i resoconti contemporanei! Inoltre — e questo è forse ancor più significativo suo nipote Chris ebbe alcune esperienze altrettanto insolite quando la Galaxy fece un atterraggio di fortuna su Europa. E, naturalmente, è lì che c’è il monolito — o un monolito — proprio in questo momento! Circondato da europidi…»
«Comincio a capire dove vuole arrivare il dottor Ted. È il posto da cui siamo venuti e l’intero ciclo comincia di nuovo. Stanno preparando gli europidi per la conquista delle stelle.»
«Esatto… tutto coincide. Giove si è incendiato per dare a loro un sole, per fondere il loro mondo di ghiaccio. Ci hanno avvertito di tenerci alla larga, probabilmente perché non interferissimo con il loro sviluppo…»
«Dove ho già sentito quest’idea? Ma certo, Frank… risale a un migliaio di anni fa… ai tuoi tempi! «La Direttiva Principale»! Ci facciamo ancora un sacco di risate con quei vecchi spezzoni di Star Trek.»
«Ti ho mai detto che una volta ho incontrato alcuni dei protagonisti di quei film? Sarebbero sorpresi di vedermi in questa situazione… E sulla politica di non interferenza ho sempre avuto i miei dubbi. Il monolito l’ha certamente violata con noi, laggiù in Africa, e con risultati disastrosi, si potrebbe sostenere…»
«Per cui la prossima volta andrà meglio… su Europa!»
Poole rise, ma senza molto entusiasmo.
«Khan ha usato le stesse parole.»
«E lui cosa pensa che dovremmo fare? Ma soprattutto, tu a che punto della storia appari?»
«Prima di tutto, dobbiamo scoprire cosa succede realmente su Europa… e perché. Non basta stare a guardare dallo spazio.»
«Che altro possiamo fare? Tutte le sonde mandate dai ganimedi sono esplose poco prima di atterrare.»
«E fin dalla missione mandata a salvare la Galaxy, qualsiasi astronave con equipaggio a bordo è stata dirottata da qualche campo di forza di cui nessuno ha mai capito niente. Molto interessante: dimostra che qualunque cosa ci sia laggiù serve a proteggere, ma non ha cattive intenzioni. E — questo è il punto più importante deve conoscere qualche modo per controllare quello che succede. Può distinguere tra robot ed esseri umani.»
«Meglio di me, certe volte. Và avanti.»
«Be’, Ted pensa che esista solo un essere umano che possa farcela ad arrivare sulla superficie di Europa… perché là c’è un suo amico, e potrebbe avere qualche influenza sui poteri futuri.»
Il capitano Chandler emise un lungo fischio.
«E tu vuoi correre il rischio?»
«Sì. Che cos’ho da perdere?»
«Una costosa navetta spaziale, se ho capito cos’hai in mente. Era questo il motivo per cui hai voluto imparare a volare sul Falcon?»
«Be’, adesso che me lo dici,, avevo una certa idea.»
«Ci dovrò pensare. Ammetto che la cosa mi attira, ma ci sono troppi problemi.»
«Conoscendoti, sono sicuro che li risolverai… quando avrai deciso di aiutarmi.»