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— Più tardi, Sigmund. Quando la mia gola tornerà a funzionare.
— Forward aveva un buco nella tasca — suggerii. — E…
L’altra parte dell’asteroide collassò. Per un momento sembrò che balenasse una folgore.
Poi l’intera palla di neve sporca incominciò a rimpicciolire.
Pensai a qualcosa che probabilmente era sfuggito a Carlos. — Sigmund, la sua nave ha gli schermi solari automatici?
— Naturalmente li abbiamo…
Vi fu un lampo di luce che divorò l’universo, prima che lo schermo diventasse nero. Quando si schiarì, non c’era più niente da vedere tranne le stelle.