121713.fb2 Cronache del dopoguerra - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 13

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Le prove di Ifigenia a Troia. Stavia recita la parte di Ifigenia.

CASSANDRA: Ho visto il sangue…

ECUBA: Cassandra, siediti qui. (Rivolta a Polissena) Odisseo ha gettato dalle mura il figlio di Andromaca.

POLISSENA: Un peccato, sebbene non c’era d’aspettarsi altro da questi greci.

IFIGENIA: Provano altrettanta gioia a generare i figli che a ucciderli. Non c’è guerriero che non vorrebbe che suo figlio divenisse un guerriero a sua volta. (Rivolta ad Andromaca) Se Ettore fosse sopravvissuto non avrebbe forse insegnato a suo figlio a uccidere e a morire?

ANDROMACA: Lo avrebbe fatto, sì. Se fosse vissuto a sufficienza. Si sarebbe sentito disonorato se suo figlio non avesse scelto la spada.

IFIGENIA: (Sorridendo al piccolo) Allora è solo un bene che non sia sopravvissuto.

ANDROMACA: Parli di mio figlio o di mio marito?

IFIGENIA: Quale differenza fa? Parlo di entrambi.

POLISSENA: Chi sei tu per prenderti cura del figlio di Ettore?

IFIGENIA: Ifigenia, la figlia di Agamennone. Sono venuta a Troia per vendicarmi di chi mi ha assassinato.

CASSANDRA: Ho visto il sangue…

ECUBA: Taci, figlia, ti prego.

CASSANDRA: Sangue e corpi martoriati.

ECUBA: Shh, Cassandra. Lo sappiamo, cara. Abbiamo visto abbastanza sangue per tutto il resto della nostra vita. Sangue, bimbi uccisi e uomini massacrati. Non riesco a comprendere come i guerrieri possano vivere in mezzo a questo macello. Sembrano ricavare forza dai morti come gli Dei prendono forza dai sacrifici.

CASSANDRA: Bianchi altari rossi di sangue. Lordi di sangue che sgorga dal cuore. Corpi massacrati e sanguinanti.

ECUBA: Shh.