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Le prove.
(Achille si avvicina al gruppo di donne)
ACHILLE: E questa è Polissena.
POLISSENA: (Sbadiglia) Sì, sono io Polissena.
ACHILLE: La mia schiava Polissena.
POLISSENA: Polissena non è la schiava di nessuno.
(Achille tenta di afferrarla ma scopre di non poterla trattenere)
ACHILLE: Mi è scivolata dalle mani, come un raggio di sole, come la luce della luna, come la nebbia, come…
IFIGENIA: Come uno spettro.
ACHILLE: Come uno spettro, sì.
POLISSENA: (Compiaciuta) In qualche modo non ne sono sorpresa.
ACHILLE: Come posso costringerla all’obbedienza? In altri momenti ho usato la paura della morte per costringere una donna a inchinarsi davanti a me. Se non la paura della sua stessa morte, almeno quella di qualcun altro, il marito o il figlio. Come posso piegare questa donna alla mia volontà?
POLISSENA: Credo che non mi piegherò.
IFIGENIA: Vedi, è quello che tutte noi abbiamo cercato di spiegarti, o grande Achille; le donne non sono di alcuna utilità per voi morti.