123612.fb2 Il Faleno lunare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 9

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Thissell disse:

— Angmark, la prego di non parlare o fare qualche…

Qualcosa di duro e pesante lo colpì da dietro; Thissell venne gettato sul pavimento, mentre la pistola gli fu sottratta abilmente. Dietro di lui schioccò l’himerkin: una voce cantò:

— Lega le mani a questo scemo.

L’uomo seduto dietro il tavolo si alzò in piedi, si tolse la maschera rossa, nera e verde, scoprendone una di stoffa nera da schiavo. Thissell voltò la testa. Sopra di lui torreggiava Haxo Angmark, che indossava una maschera che Thissell riconobbe come un Addomesticatore di Draghi, fabbricata con metallo nero, con un naso tagliente come un coltello, palpebre incavate e tre creste che scendevano verso la nuca.

L’espressione della maschera non mostrava alcuna sensazione, ma la voce di Angmark era trionfante. — Ti ho intrappolato molto facilmente.

— Infatti — disse Thissell. Lo schiavo terminò di legargli i polsi. Uno schiocco dell’himerkin di Angmark lo fece allontanare. — Alzati in piedi

— disse Angmark. — Siediti là.

— Che cosa aspetti? — chiese Thissell.

— Ci sono ancora due dei tuoi amici là sull’acqua. Non ci servono per ciò che ho in mente.

— E sarebbe?

— Lo saprai a tempo debito — disse Angmark. — Abbiamo ancora un’ora o più a disposizione.

Thissell tastò la resistenza dei nodi. Sicuramente erano stati fatti a dovere.

Angmark si sedette. — Com’è che sei arrivato fino a me? Ammetto di essere curioso… Avanti, avanti — lo rimbeccò, poiché Thissell non parlava. — Non puoi riconoscere che ti ho battuto? Non rendere le cose più difficili per te.

Thissell alzò le spalle. — Ho operato su un principio basilare. Un uomo può mascherarsi, ma non può mascherare la propria personalità.

— Ah — disse Angmark. — Interessante. Vai avanti.

— Ho chiesto in prestito uno schiavo da te e dagli altri due extra-sirenesi, quindi li ho interrogati attentamente. Quali maschere avevano indossato i loro padroni il mese prima del tuo arrivo? Ho preparato una carta e ho segnato le loro risposte. Rolver ha indossato l’Uccello Lacustre circa l’ottanta per cento delle volte, il rimanente venti per cento va diviso tra l’Astrazione Sofista e il Nero Complesso. Welibus preferisce gli eroi del Ciclo di Kan Dachan. Egli ha indossato Chalekun, il Principe Intrepido, il Marevano il più delle volte: sei giorni su otto. Negli altri due giorni egli ha indossato il suo Vento del Sud, oppure il suo Compagnone Allegro. Kershaul, più conservatore, ha preferito il Gufo delle Caverne, il Vagabondo delle Stelle e due o tre altre maschere che ha indossato di tanto in tanto.

— Come ho detto, ho ricavato queste informazioni dalla fonte più accurata possibile, gli schiavi. Il passo successivo è consistito nel tenere d’occhio voi tre. Ogni giorno ho annotato quale maschera indossavate e ho fatto i confronti con la mia carta. Rolver ha indossato il suo Uccello Lacustre sei volte e il Nero Complesso due volte. Kershaul ha indossato cinque volte il Gufo delle Caverne, una volta il Vagabondo delle Stelle, una volta il suo Quincunx e una volta il suo Ideale di Perfezione. Welibus ha indossato due volte la Montagna di Smeraldo, tre volte la Tripla Fenice, una volta il Principe Intrepido e due volte il Dio Squalo.

Angmark annuì pensosamente. — Capisco il mio errore. Ho usato le maschere di Welibus, ma secondo il mio gusto… e, come tu hai sottolineato, mi sono scoperto. Ma solo a te. — Si alzò in piedi e andò alla finestra.

— Kershaul e Rolver vengono a riva in questo momento; scenderanno e se ne andranno per i fatti loro… Del resto dubito che avrebbero interferito in ogni caso; tutti e due sono diventati dei bravi sirenesi.

Thissell attese in silenzio. Passarono dieci minuti. Angmark si avvicinò a un ripiano e trasse un coltello. Guardò verso Thissell. — In piedi.

Thissell si alzò in piedi lentamente. Angmark gli si avvicinò di lato, lo raggiunse e sollevò il Faleno Lunare dalla testa di Thissell. Thissell boccheggiò e fece un vano tentativo di riafferrare la maschera. Troppo tardi; la sua faccia era scoperta e nuda.

Angmark si voltò e si levò anche la sua maschera, per indossare il Faleno Lunare. Batté un richiamo sull’himerkin. Entrarono due schiavi e si fermarono stupiti alla vista di Thissell.

Angmark suonò un vivace tiptap e cantò:

— Portate quest’uomo via sul molo.

— Angmark — strillò Thissell. — Io sono senza maschera!

Gli schiavi lo afferrarono, malgrado i disperati contorcimenti di Thissell, e lo trascinarono sul ponte, poi sul galleggiante e sul molo.

Angmark fissò una corda attorno al collo di Thissell. Poi disse:

— Adesso sei Haxo Angmark e io sono Edwer Thissell. Welibus è morto, tu morirai presto. Io potrò portare avanti il tuo lavoro senza difficoltà. Suonerò gli strumenti come un Uomo-notte e canterò come una cornacchia. Porterò il Faleno Lunare fino a quando cadrà in pezzi, poi prenderò qualcosa d’altro.

Partirà un rapporto per Polypolis: Haxo Angmark è morto. Tutto finirà nel più sereno dei modi.

Thissell ascoltava appena. — Non puoi fare una cosa simile — sussurrò.

— La mia maschera, la mia faccia… — Una donna grassa, con una maschera di fiori azzurri e rosa, camminava lungo il molo. Vide Thissell ed emise uno strillo penetrante, gettandosi a pancia in giù sul molo.

— Avanti — disse allegramente Angmark. Diede una tirata alla corda, in modo da buttare per terra Thissell. Un uomo con una maschera da Capitan Pirata, che stava uscendo dalla sua casa galleggiante, si immobilizzò stupito.

Haxo Angmark suonò lo zacinko e cantò:

— Guardate il noto criminale Haxo Angmark. Tra gli extra-sirenesi da tutti il suo nome è ingiuriato; catturato è ora, e nella vergogna condotto a morte. Guardate Haxo Angmark.

Voltarono verso la passeggiata. Un bambino strillò spaventato; un uomo gridò fino a diventare rauco. Thissell inciampò; le lacrime gli cadevano dagli occhi; riusciva a vedere solo figure indistinte e colori. La voce di Angmark risuonò potente:

— Guardate tutti, il criminale di altri mondi, Haxo Angmark! Avvicinatevi e osservate la sua esecuzione!

Thissell gridò con poca voce:

— Non sono Angmark; sono Edwer Thissell; lui è Angmark — ma non l’ascoltava nessuno; si udivano solo urla di disperazione, stupore, disgusto alla vista della sua faccia. Egli gridò ad Angmark:

— Dammi la mia maschera, una tela da schiavo…

Angmark cantò giubilante:

— Nella vergogna egli visse e vergognosamente senza maschera muore.

Un Dimonio della Foresta si piazzò di fronte ad Angmark. — Faleno Lunare, ci si incontra di nuovo.

Angmark cantò:

— Fatti da parte, fratel Dimonio; io devo giustiziare questo criminale. Nella vergogna visse egli e vergognosamente egli muore!

Attorno al gruppo si era formata una certa folla; le maschere fissavano Thissell solleticate da una curiosità morbosa.

Il Dimonio della Foresta strappò la corda dalle mani di Angmark e la gettò a terra. La folla ruggì. Delle voci gridarono:

— No al duello, no al duello! Giustiziate il mostro!

Qualcuno gettò un pezzo di stoffa sul capo di Thissell. Thissell rimase ad aspettare il colpo di mannaia. Invece gli slegarono le mani. Egli si aggiustò frettolosamente la stoffa, nascondendo la faccia e sbirciando tra le pieghe.

Quattro uomini afferrarono Haxo Angmark. Il Dimonio della Foresta lo affrontò, suonando lo skaranyi. — Una settimana fa tu tentasti di togliermi la maschera; ora hai raggiunto il tuo perverso scopo!