123659.fb2 Il tempo considerato come una spirale di pietre semipreziose - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 6

Il tempo considerato come una spirale di pietre semipreziose - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 6

Obbedì. Poi disse: — Oh. — E poi: — Sai, è mezzanotte.

— Edna mi ha appena comunicato la Parola.

— Ed è?

— Agata.

Annuii.

Finì di abbottonarsi il colletto. — A cosa stai pensando?

— Alle vacche.

— Alle vacche? — chiese Hawk. — Perché?

— Sei mai stato in un allevamento di vacche da latte?

Lui scosse il capo.

— Per ottenere più latte, tengono praticamente le vacche in animazione sospesa. Le nutrono per fleboclisi con un grande serbatoio che fa scorrere le sostanze nutrienti in tubi sempre più piccoli, fino a che arriva a quei semicadaveri ad alta resa lattifera.

— Ho visto le fotografie.

— La gente.

— …e le vacche?

— Tu mi hai dato la Parola. E adesso comincia a scendere nell’imbuto, a diramarsi, mentre io la dico ad altri, e quelli la dicono ad altri ancora, fino a che, alla mezzanotte di domani…

— Vado a prendere il…

— Hawk?

Si voltò. — Cosa?

— Tu dici di non credere che io sarò la vittima di uno scontro con le forze misteriose che ne sanno più di noi. Okay. Ma appena mi sarò sbarazzato di questa roba, farò l’uscita più straziante che tu abbia mai visto.

Due minuscole rughe s’incisero sulla fronte di Hawk. — Sei sicuro che questo io non l’abbia già visto?

— Per la verità, credo che l’abbia già visto. — Sogghignavo, adesso.

— Oh — disse Hawk, poi emise un suono che aveva la struttura di una risata, ma era tutto respiro. — Vado a prendere The Hawk.

Sparì fra gli alberi.

Alzai gli occhi verso le losanghe di chiaro di luna tra le foglie.

Abbassai gli occhi sulla mia valigetta.

Tra le rocce, girando intorno all’erba alta, venne The Hawk. Portava un abito da sera grigio, un maglione di seta grigia, con il collo a tartaruga. La faccia era dura, la testa completamente rasata.

— Mr. Cadwaliter-Erickson? — Mi tese la mano.

Gliela strinsi: ossa minute e aguzze nella pelle floscia. — Debbo chiamarla Mr…?

— Arty.

— Arty The Hawk. — Cercai di non far capire che stavo scrutando il suo abbigliamento grigio.

Lui sorrise. — Arty il Falco. Già. Scelsi il nome quando ero più giovane del nostro amico laggiù. Alex ha detto che lei ha… ecco, alcune cose che non sono esattamente sue. Che non le appartengono.

Annuii.

— Me le mostri.

— Le hanno detto cosa…

Non mi lasciò finire la frase. — Su, mi faccia vedere.

Allungò la mano, sorridendo affabilmente come un impiegato di banca. Passai i pollici intorno alla chiusura a pressione. Il coperchio fece tsk. — Mi dica — dissi, guardandogli la testa che aveva chinato per vedere il contenuto della valigetta — cosa si può fare con il Servizio Speciale? Sembra che mi stiano dietro, quelli.

La testa si rialzò di scatto. Lo stupore si trasformò lentamente in un’espressione maliziosa. — Oh, Mr. Cadwaliter-Erickson! — Mi squadrò apertamente. — Mantenga regolare il suo reddito. Lo mantenga regolare, è l’unica cosa che può fare.

— Sarà un po’ difficile, se lei compra questa roba per un prezzo abbastanza vicino al valore effettivo.

— Lo immagino. Potrei sempre pagarla meno…

Il coperchio fece di nuovo tsk.

— …oppure, escludendo questo, potrebbe cercare di usare il cervello e di dimostrarsi più furbo di loro.

— Lei deve essersi dimostrato più furbo di loro, una volta o l’altra. Adesso può trovarsi in una situazione invariabile, ma avrà dovuto arrivarci da un gradino più basso.

Il cenno del capo di Arty The Hawk fu apertamente furbesco. — Credo che lei abbia avuto un piacevole incontro con Maud. Beh, ritengo sia il caso di farle le mie congratulazioni. E le mie condoglianze. Mi piace fare ciò che è doveroso.

— Sembra che lei sappia badare a se stesso. Voglio dire, ho notato che non si è mescolato agli altri ospiti.

— Questa sera, qui, si svolgono due feste — disse Arty. — Dove crede che vada Alex, quando sparisce ogni cinque minuti?

Aggrottai la fronte.

— Quella luminaria, lì tra le rocce — disse lui, indicando i miei piedi — è un mandala di sfumature mutevoli sul nostro soffitto. Alex — aggiunse ridacchiando — scappa sotto le rocce, dove c’è un padiglione di splendore orientale…

— E un elenco distinto degli ospiti sulla porta?

— Regina figura su entrambi gli elenchi. E anch’io. E il ragazzo, Edna, Lewis, Ann…

— E io sono autorizzato a sapere tutto questo?