123823.fb2 Io, Nomikos, limmortale - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 24

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Scosse la testa.

— Chi sono?

— Spiacente.

— Ma devo saperlo.

— Spiacente di nuovo. Se vuole andarsene, posso riportarla al Porto oggi stesso.

— No, non posso farlo. Devo continuare. Come devo comportarmi?

— Mi dica qualcosa di più, e le darò qualche suggerimento.

— No, lei sa già troppo… Allora questa deve essere la vera ragione della presenza di Dos Santos — aggiunse rapidamente. — È un moderato. L’ala attivista della Radpol deve avere saputo qualcosa della faccenda e, come dice lei, ha… frainteso. Lui sa il pericolo che corro. Forse dovrei andare da lui…

— No — dissi in fretta, — penso proprio di no. Non cambierebbe nulla. E cosa gli direbbe, comunque?

Una pausa. Poi: — Capisco cosa vuol dire. Anche a me è venuto da pensare che forse Dos Santos non è così moderato come credevo… Ma se questo è il caso…

— Già — dissi. — Vuole tornare?

— Non posso.

— Allora okay, amico blu, lei dovrà avere fiducia in me. Può cominciare col dirmi qualcosa di più su questa sua visita…

— No! Non so quanto lei sappia e quanto lei non sappia. È chiaro che sta cercando di strapparmi altre informazioni, sicché non penso che lei sappia poi molto. Quello che sto facendo è ancora di natura confidenziale.

— Sto cercando di proteggerla — replicai, — per cui voglio tutte le informazioni che posso ottenere.

— Allora protegga il mio corpo, e lasci che sia io a preoccuparmi dei miei motivi e dei miei pensieri. In futuro la mia mente le sarà chiusa. Non vale la pena che lei si dia da fare per metterla alla prova.

Gli tesi un’automatica.

— Le suggerisco di portarsi dietro quest’arma per tutta la durata del viaggio. Per proteggere i suoi motivi.

— Molto bene.

La pistola svanì sotto la sua tonaca fluttuante.

Puff — puff — puff, faceva il vegano.

Maledizione-maledizione-maledizione, facevano i miei pensieri.

— Vada a prepararsi — dissi. — Partiamo tra poco.

Mentre tornavo all’accampamento, seguendo un altro percorso, presi ad analizzare i miei motivi. Un libro, da solo, non poteva mandare in pezzi la Terra, la Radpol, il Ritornismo. Non c’era riuscito nemmeno Il Richiamo della Terra di Phil. Ma quest’accidente di Myshtigo sarebbe stato qualcosa di più d’un libro. Un’ispezione? Cosa poteva essere? Una spinta in quale direzione? Non lo sapevo e dovevo saperlo. Perché Myshtigo non doveva vivere, se quella cosa ci avrebbe distrutti; ma non potevo nemmeno permettere che lo uccidessero, se la sua missione poteva essere di aiuto. Il che era possibile.

Di conseguenza bisognava aspettare finché non fossimo completamente sicuri.

Mi avevano tirato per il guinzaglio. Potevo solo obbedire alla spinta.

— Diane — dissi, mentre eravamo fermi all’ombra della sua Lancia, — mi hai detto che significo qualcosa per te, come Karaghiosis.

— Credo proprio di sì.

— Allora ascoltami. Io credo che potreste sbagliarvi per quanto riguarda il vegano. Non ne sono sicuro, ma se voi vi sbagliate sarebbe un errore enorme ucciderlo. Per questa semplice ragione non posso permetterlo. Abbandonate tutti i progetti finché non raggiungeremo Atene. Poi chiedete una chiarificazione di quel messaggio della Radpol.

Mi fissò in entrambi gli occhi, poi disse: — Va bene.

— E Hasan?

— Aspetterà.

— È lui che sceglie il momento e il posto, non è vero? Aspetta solo l’opportunità di colpire.

— Sì.

— Allora bisogna dirgli di stare calmo finché non siamo sicuri.

— Molto bene.

— Glielo dirai?

— Gli sarà detto.

— Bene.

Mi voltai, cominciai ad allontanarmi.

— E quando arriverà di nuovo il messaggio — disse lei, — se ripeterà la stessa cosa… Che faremo?

— Vedremo — replicai, senza girarmi.

La lasciai lì vicino alla sua Lancia, e ritornai alla mia. Sapevo che mi sarei trovato con più guai tra le mani, se il messaggio fosse arrivato per la seconda volta dicendo le cose che pensavo. E per questo avevo già preso la mia decisione.

Molto a sud-est da noi, certe zone del Madagascar aggredivano ancora i contatori geiger con le loro urla di dolore radioattivo: un tributo all’abilità di uno di noi. Hasan, ne ero sicuro, poteva ancora affrontare qualsiasi barriera senza strizzare quei suoi occhi gialli, essiccati dal sole, abituati alla morte…

Sarebbe stato difficile fermarlo.

Giù. Sotto di noi.

Morte, caldo, un mare striato di lava, nuove linee di spiaggia…

Fenomeni vulcanici a Chio, Samo, Icaria, Nasso…

Alicarnasso spazzata via…

La parte occidentale di Kos ancora visibile, ma cosa importava?