125571.fb2 Padrone della vita, padrone della morte - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 3

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PIANO 20

Eutanasìa: Clinica e Archivi

Walton aveva dimenticato lo stramaledetto quadro indicatore. Cominciò a pentirsi di essere sceso con il direttore. Adesso gli sembrava che i suoi piani fossero evidenti, che gli fossero scritti in viso.

Gli occhi del vecchio brillavano, divertiti: — Immagino che tu scenda qui — disse. — Spero che tu riesca a metterti al passo con il tuo lavoro presto, Roy. Dovresti realmente trascorrere qualche ora al giorno cercando di rilassarti. Lavoreresti meglio, e saresti più sicuro, te lo dico io.

— Tenterò, signore.

Walton uscì dall'ascensore e ricambiò il sorriso che FitzMaugham gli rivolse mentre la porta si chiudeva. Ma non appena fu nuovamente da solo, la sua mente cominciò a venire attraversata da un'orda di amari pensieri.

"Che razza di criminale in gamba sei! Hai già rivelato i tuoi piani, e tutto in pochi secondi! E accidenti a quel bel sorriso paterno. FitzMaugham sa! Deve sapere!"

Walton esitò, poi, bruscamente, prese una decisione definitiva. Respirò profondamente e camminò con passo deciso verso la grande sala nella quale venivano conservati gli archivi del programma di Eutanasia.

La sala era grande, grande come lo potevano essere le stanze a quei tempi… nove metri per sei, con strati e strati di banchi di memoria Donnerson accumulati su una parete, e un intero settore occupato da registrazioni microfilmate sull'altra parete. In sei settimane di vita Poppy aveva raccolto un'impressionante collezione di dati.

Mentre stava lì fermo, il computer continuava a brontolare e a chiacchierare tra sé, facendo lampeggiare brevemente le sue molte luci. Nuovi fatti si riversavano nei banchi di memoria. Probabilmente quel processo continuava di giorno e di notte senza un attimo d'interruzione. I cervelli elettronici, beati loro, non avevano alcun bisogno di dormire come gli esseri umani.

— Posso fare qualcosa… oh, è lei, signor Walton — disse un tecnico in camice bianco. Poppy dava lavoro a un piccolo esercito di tecnici, ciascuno dei quali pareva senza volto e senza personalità, ma che erano tutti pronti a rendersi utili, senza eccezioni di sorta. — Posso fare qualcosa per lei, signor Walton?

— Sto semplicemente facendo un normale controllo. Posso usare la macchina?

— Senz'altro, signore. Faccia come vuole.

Walton sorrise e si fece avanti. Il tecnico sparì, letteralmente.

"Senza dubbio devo avere un'aura di santità", pensò. All'interno dell'edificio, naturalmente. Là dentro lui doveva irradiare luce propria, in virtù del fatto che lui era il protetto del direttore FitzMaugham, e il secondo uomo in ordine d'importanza del Centro. Fuori, nella fredda realtà di una metropoli troppo affollata, lui teneva per sé la sua identità e il grado che aveva all'interno di Poppy; era anonimo, fuori, e quell'anominato gli piaceva.

Corrugando la fronte, cercò di ricordare il nome del figlio di Prior. Philip… era quello? Programmò la richiesta della scheda di Philip Prior, e la inserì nel cervello elettronico.

Seguì un momento di pausa, mentre i milioni di minuscoli circuiti elettronici venivano attraversati da velocissime pulsazioni di ricerca, e i banchi Donnerson venivano perlustrati alla ricerca dell'informazione desiderata. Poi, un breve rumore gracchiante e una tessera giallognola uscì dalla fessura: