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«Vacanza per la neve!» esclamò la voce della signora Harrows dal telefono interno. Tutti si voltarono a guardare verso le finestre. «Oggi si esce prima, alle nove e mezza.»
Guardai l’orologio. Erano le nove e ventotto.
«L’Organizzazione dei Genitori Iperprotettivi ha inoltrato la seguente protesta: “Adesso sta nevicando, e poiché le previsioni indicano altra neve, e poiché la neve può rendere scivolose le strade, ridurre la visibilità, provocare incidenti, sintomi da congelamento e valanghe, richiediamo che oggi e domani la scuola sia chiusa in modo da non mettere a repentaglio la vita dei nostri figli”. Gli autobus partiranno alle nove e trentacinque. Buone vacanze!»
«La neve non si è neanche attaccata alla strada,» disse Wendy. «Adesso non potremo più studiare Shakespeare.»
Delilah era nel corridoio inginocchiata sul suo cartello, e stava cancellando la parola “uomo”.
«Sono arrivate le Femministe per una Lingua alla Pari,» disse disgustata. «Hanno ottenuto un’ordinanza dal tribunale.» Al posto di “uomo” scrisse “persona”. «Un’ordinanza del tribunale! Non riesco a crederci. Voglio dire, che fine ha fatto la nostra libertà di espressione?»
«Hai scritto male “persona”,» le dissi.