142413.fb2 Amore 14 - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 114

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"Ma mamma! Mi bagni tutta! " Mi libero dalla sua stretta e vado verso la porta, poi mi fermo un attimo e le faccio un sorriso bellissimo, il più bello che abbia mai fatto.

"Sabato c'è la festa di fine scuola a Sutri, ci posso andare, vero?"

Mamma si gira e fa la faccia leggermente infastidita.

"L'ho saputo stamattina, giuro!"

"Sì sì... giurin giuretto..."

Ma allora la conosce anche lei! Vado tutta felice in camera, contenta di quel suo modo di rispondere che è stato, in un modo o nell'altro, il suo sì.

"Ciauuu!"

"Ehi, non ti aspettavo, Caro..."

Rusty James mi sorride vedendomi salire sulla passerella del barcone.

"Sono venuta a farti una sorpresa..."

"Bene..." Me lo dice con un tono strano. Poi sento dei rumori dalla cucina e improvvisamente compare lei.

"Debbie! Che bello, non sapevo fossi qui..."

"Ciao!" Debbie posa un vassoio sul tavolo. Le corro incontro e l'abbraccio.

"Quanto tempo che non ti vedevo... Ti sono cresciuti i capelli e sei abbronzata..."

"Anche tu, Caro, stai benissimo."

Rusty James allarga le braccia. "Ma perché non vi scambiate i numeri? Sembrate due vecchie amiche che non si vedono da troppo tempo..."

Ci guardiamo io e Debbie e ci sorridiamo. "Già... proprio così. Aspetta... Vado a prendere un bicchiere anche per te." E sparisce in cucina.

Guardo Rusty James che ha in mano una busta.

"Bravo, R. J., sono felice..."

"Ma di che..." Non vuoi darmi confidenza.

Sorrido e mi siedo vicino a lui. "Sono felice e basta... Lo sai, mi è troppo simpatica."

Sto per dire un'altra cosa ma proprio in quel momento torna Debbie.

"Vuoi il te freddo al limone o alla pesca?"

"Oh, quello che c'è..."

"Li ho portati tutti e due."

"Pesca allora..."

"Bene, abbiamo tutti gli stessi gusti..." Debbie versa nei tre bicchieri quello alla pesca. Prendo il bicchiere e lo alzo.

"Brindiamo al mio buono buono! "

"Brava, sono felice per te! " Debbie sbatte il suo bicchiere contro il mio. R. J. fa un fischio. "Fiuuuu... meno male, ti credevo bocciata. "

"Stupido..."

"Bè, se non altro rimandata... cos'hai di diverso da Ale?"

"Tutto! E anche da te..."

"Sì, è vero..." Fa il serio. "Noi due siamo molto diversi."

"No! Non voglio! " Mi butto su di lui apposta con forza. "Voglio essere identica a te! "

"Ahia! Caro..." Mi spinge sull'altra poltrona. "Guarda che Debbie è gelosa.."

"Io?" Debbie da un sorso al suo te. "Ma figurati... Piuttosto, lo stai facendo apposta... Apri un po'"quella lettera..."

Rusty James riprende la lettera che aveva in mano. La guarda, la gira e rigira, cerca di leggerla in controluce.

Debbie smania. "E aprila dai... E da stamattina che fa così..."

"Ma cos'è?"

Rusty James mi guarda. "È una lettera di una casa editrice. Devono aver letto il mio romanzo."

"E ti scrivono?"

"Sì... ti dicono se gli è piaciuto o no."

"Vuoi che la apra io?"

"No. E che mi stavo gustando il momento in cui l'avrei fatto. Ecco. Guarda l'orologio. Sono le sette e un quarto, c'è un bellissimo tramonto e due splendide donne che mi fanno compagnia. "

Gli sorrido. "E un ottimo te alla pesca..."

"Giusto." Poi non indugia più. Fa un sospiro lungo e la apre con forza, quasi strappandola. Tira fuori un foglio, lo spiega, lo mette per il verso giusto e iniia a leggerlo.

Debbie e io rimaniamo così, sospese, con il respiro quasi immobile, preoccupate che qualcosa, anche il minimo movimento,possa rovinare quel che già su quel foglio è stato deciso. Rusty James piega il foglio. Ci guarda. Allarga le braccia.

"Niente da fare... Non è andata. Peccato..." Si alza. "Bè, vado a prendere qualcosa in frigo."

Scendo dalla poltrona e lo accompagno per un pezzo. "Sì, ma non importa, ce ne saranno altre e magari arriverà quella giusta... Ne hai mandate altre, vero?"

"Sì, certo..."