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"Sì sì, va benissimo."
Clod naturalmente s'infila. "Me ne fa uno anche a me?"
"Certo..."
Dopo qualche secondo ci passa due piatti. Prendiamo forchette e tovaglioli e ci sediamo lì vicino.
"Uhm, buona..."
"Buonissima."
"Figurati se non eri d'accordo..."
"E" buona sul serio, è al dente."
Guardo sotto il grande albero. Massi è sempre lì. Ora è seduto anche lui sullo schienale della panchina e chiacchierano più vicini.
"Che c'è, ti scoccia?"
Mi giro verso Clod. "Che cosa?"
Fa un altro boccone e poi indica con la forchetta ormai libera Massi e Alis. "Loro."
Li guardo ancora una volta e poi mi metto a mangiare anch'io. "No, scherzi, li stavo solo guardando."
"E cosa guardavi?"
"Cosa si dicono. Come starebbero insieme se si fossero conosciuti loro due al posto mio..."
"E non ti scoccia?"
"No. Lei ci parla perché è mio." Poi mi giro e le sorrido. "E resterà mio." E continuo a mangiare tranquilla.
Proprio in quel momento al grande albero delle panchine, arriva Edoardo, il ragazzo di Alis. Si mette davanti ai due e inizia a discutere con lei. Clod se ne accorge.
"Caro... Guarda lì."
Mi giro e vedo la scena, poi Massi che si alza dalla panchina e si allontana.
Clod scuote la testa.
"Il ragazzo di Alis non ce l'ha fatta... Non la pensa come te."
Continuo a mangiare senza guardarla. "E già. E" insicuro." Mangio l'ultima forchettata e poggio il piatto lì accanto.
"Mai farsi vedere insicuri... Vieni a farti un bagno?"
"Ma ti ho detto che non posso."
"Te l'ho detto proprio adesso: mai farsi vedere insicuri..."
Clod ci pensa un attimo su, poi sorride. "Prendo l'asciugamano e arrivo. "
Facciamo una partita a pallanuoto pazzesca.
"Lancia lancia!"
Ricevo la palla e cerco di segnare. Niente! Il prof Leone para e riparte all'attacco. Continuiamo così per un po'.
"Vai, Clod, passala! " Mi crossa la palla. Massi cerca di fermarmi ma riesco a saltarlo e vado a segno.
"Goal!"
Poco più tardi sotto la grande luna piena. Tra l'erba alta cavalli eleganti si muovono lenti, portandoci. Qualcuno guida la passeggiata.
"Di qua, di qua, seguitemi..."
Sono dietro a Massi, ci siamo cambiati il costume. Sento la sua pelle e quella del cavallo. Lo abbraccio e vorrei essere selvaggia. Ora. Toccarlo così da dietro, nel buio della pineta. Ma non ci riesco. Lo abbraccio e lo bacio con la bocca sulla schiena, facendo del calore con il respiro. Si gira, sorride e mi sussurra piano nella notte.
"Ehi, ma così mi fai venire i brividi..."
"Voglio farti venire i brividi..." Lo bacio ancora. Si ribella. Rido e continuo a baciarlo. Passa Alis vicino a noi. Ci guarda e si allontana. Poi il suo ragazzo. Sono su due cavalli diversi. E lui non ci guarda. Stringo più forte Massi. Lui poggia all'indietro la testa su di me, mi è più vicino ora. Scorgo la sua bocca.
"Eri gelosa prima, che parlavo con Alis?"
Rimango con la testa poggiata. "Avrei dovuto esserlo?"
"Sì. Ma senza ragione..."
"Allora no, non sono stata gelosa."
Il cavallo continua a camminare con noi due sopra, sotto la luna grande, nel silenzio della pineta, tra altri cavalieri al buio. Massi mi accarezza la gamba. "Meglio così."
Sorrido e finalmente sono pronta.
"Massi...?"
"Sì?"
"Ti amo." E lo stringo un po'"più forte. E lui lo sento sorridere e porta un braccio dietro di sé, per stringermi contro la sua schiena, per farmi sentire considerata, amata... e felice. Poi si gira verso di me e mi sorride. "Idem..."
No! Non ci posso credere! Mi ha detto come Patrick Swayze in Ghost. La storia più bella del mondo. Ho pianto un sacco vedendolo. Ma io con lui voglio essere felice. Sono felice. E lo abbraccio più forte, ripetendolo quasi dentro di me, "Ti amo, ti amo, ti amo...." mentre ci perdiamo nella notte.
E così eccoci qui.
A questa mattina.