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"Te lo giuro che non è così."
"Tieni il volante!"
"Ok." Lo riprende. "Ma mi credi?"
Lo guardo per un po', mi guarda cercando di convincermi, sostiene lo sguardo.
"Ok, ti credo. Anche se prima abbiamo fatto lo stesso gioco e mi hai imbrogliato."
"Ma lì era diverso..."
"Perché?"
"Perché ti volevo baciare! "
"Cretino."
"Dai scherzavo, non litighiamo..."
"Ok."
Fa un sospiro. Anch'io. Speriamo sul serio che non lo sappia Filo. Una volta mi ha chiesto un bacio e io non gliel'ho dato, dicendo che in quel modo avremmo rovinato la nostra amicizia. Poi all'improvviso mi viene una curiosità.
"Scusa, eh?! Ma se invece della cioccolata ti chiedevo un cappuccino che comunque mi piace tanto, non ti avrei dovuto baciare! "
Gibbo rimane perplesso.
"Vuoi la verità?"
"Sempre!"
Apre di nuovo il cassettino e lo fa ruotare su se stesso Dietro ci sono tutti i caffè e decaffeinati possibili.
"Ok, ok..."
Mi metto la mano sui capelli. "Portami a casa! "
Per fortuna mette Lenny Kravitz. l'II Be Waiting. E la cosa va un po'"meglio. "H broke your heart, he took your soul, you rè hurt inside, "cause therè s a hole, you need some time, to be alone, then you will fin, what yoù ve aiways known, Vm thè one who really love ya, baby, l" ve been knockin'at your door. "
E ora? Come faccio ora che ci siamo baciati! No, non ci posso credere, cioè, per assurdo è stato anche bello. È che c'è troppa simpatia tra di noi, ci divertiamo un sacco, ci diciamo tutto... e se da adesso in poi le cose non dovessero andare bene tra di noi? Cioè, mi troverei veramente in un bei casino. Soprattutto... perché lui mi aiuta sempre in mate!
"Ecco, siamo arrivati."
"Posteggia un po'"più avanti."
Gibbo si porta in fondo a via Giochi Istmici e poi si ferma.
"Mi devi fare un piacere."
Gibbo sorride.
"Certo, tutto quello che vuoi."
Sorride troppo! Aiuto. Mica penserà che siamo fidanzati... Bè, non ci voglio pensare. "Allora, devi scendere e controllare che non arrivi nessuno, ok?"
"E tu?"
"Io rimango in macchina."
"A far che?" Giustamente Gibbo non può capire.
"Una cosa."
"Ma che cosa?" Bè d'altronde ha ragione. La macchina è sua e poi comunque dopo mi vedrebbe scendere.
"Mi devo cambiare. Ero uscita vestita tutta in un altro modo."
"Ah..." Ora sembra aver capito, scende dalla macchina e si allontana. Poi si ferma e resta di spalle. Ma non voglio sorprese. Apro il finestrino.
"Ehi, non ti azzardare a girarti." Gibbo si gira e sorride.
"No, no, stai sicura."
"Ma se ti sei girato!"
"Ma perché mi ha chiamato."
"Eh, non ti girare più." Comincio a infilarmi i pantaloni sotto la gonna.
"Neanche se mi chiami?"
"No, neanche in quel caso. E comunque non ti chiamo."
Ma si rigira lo stesso.
"Sicura? E se succede qualcosa?"
"E dai... girati!"
Gibbo si gira e ora viene la parte più diffìcile. Preparo la camicetta; poi controllo e mi levo il top. Gibbo non si gira, per fortuna. Sta fermo in fondo alla strada, sempre di spalle. Ma proprio in quel momento... Tum, tum. Mi bussano sul vetro e mi prende un accidente. "Caro... Ma che stai facendo?"
Sono mezza nuda con la testa infilata per metà dentro la camicetta. Ne sbuco fuori sorridendo.
"Niente! " Per fortuna è Rusty James. Mi infilo al volo le scarpe e scendo.
"Come niente?"