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Se è vero che ci sei, Biagio Antonacci.
Quella che i fa venire in mente la tua infanzia;
Parlami d'amore, Negramaro.
Quella dei tuoi genitori:
Almeno tu nell'universo Mia Marini.
Quella della sera:
Que Hiciste, Jennifer Lopez.
Quella che descrive un momento bello dela tua vita:
Girifriend, Avril Lavigne.
Quella da suonare con gli amici:
What Goes Around. Comes Around, Justin Timberlake.
Quella che dedicheresti a lui:
How To have a Life, The Fray.
Quella per quando sei incavolata:
Makes Me Wonder, Maroon 5.
Quella col miglior inizio:
Hump de Bump, Red Hot Chili Peppers.
"Ehi, ma che hai, che è un po'"che mi sfuggi?" Gibbo mi raggiunge in giardino.
Gibbo mi raggiunge in giardino.
"Io?"
"Sì, non fare fìnta di niente. E" così. Non era buona la cioccolata?" Mi guarda e sorride. E sempre così carino e gentile e certo mi passa anche i compiti. Ma c'è un unico problema, mi piace per un bacio ma niente di più. Ma come glielo dico? Bè, ci provo.
"Ecco Gibbo... io ci sto malissimo..."
"Per cosa? Che è successo?"
"Se penso di perderti come amico."
"E perché dovresti? Anzi è diventato tutto più facile."
"Cioè?"
"Bè, perché alla fine era un pensiero che avevo e che se non fosse accaduto così come un gioco, quella scommessa persa, ci sarebbero comunque state altissime probabilità, più del 77%, che in quel caso a nostra amicizia sarebbe finita." Poi mi guarda, mi sorride, si avvicina, come per darmi un altro bacio.
"Invece adesso, che finalmente stiamo insieme..."
E prova a darmelo, ma appena arriva alla mia bocca io mi giro e me lo stampa sulla guancia.
"Ecco, è proprio questo" mi alzo. "Noi non stiamo insieme. Anzi è proprio quello il rischio, se continuasse così alla fine noi non avremmo ne l'uno ne l'altro... Ci perderemmo di vista."
Gibbo allarga le braccia. "Ma scusa non l'hai visto Harry, ti presento Sally?"
"E allora?"
"Loro sono molto amici, anzi così amici che addirittura cercano sempre un altro uomo o un'altra donna per l'altro ma poi alla fine capiscono che gli unici che possono andare bene per loro sono proprio loro stessi, lei per lui e lui per lei, non ci sono altre possibilità."
E si avvicina di nuovo per baciarmi, ma io mi giro veloce dall'altra parte e così mi bacia anche sull'altra guancia.
"Già, ma c'è solo un piccolo dettaglio..."
"E cioè?"
"Che quello è un film mentre la nostra è una triste realtà."
E me ne vado così, di spalle. Un po'"esagerata, eh? Ho fatto l'uscita figa con la frase a effetto, ma almeno lui ci pensa. Gibbo rimane sul fondo del giardino e allarga le braccia. "Ma scusa, perché triste realtà? Mi sembrava che ci divertissimo un sacco noi due!"
Faccio finta di non sentire, rientro e salgo su per le scale. E sembra quasi un film sul serio.
Ma non passa un secondo che incontro Filo che mi prende per il braccio.
"Scusa, puoi venire un attimo?"
Mi trascina per il corridoio e qualcuno dei ragazzi appoggiati al muro se ne accorge e ci guarda pure un po'"sorpreso.
"Vieni, vieni, entra qui."
Apre la porta dei bagni dei prof e mi spinge dentro.
"Ahia Filo, mi fai male al braccio! "
Mi lascia andare.
"No, spiegami questa cosa che ho sentito, no spiegamela."
Mi si piazza davanti e mi mette nell'angolo. Cerco in tutti i modi di sfuggirgli ma mi tiene le braccia alte intorno alla testa, appoggiate al muro.
"Ma cosa?" Anche se temo di capire di che parla. Alis e Clod... mai una volta che sanno tenere la bocca chiusa. Brave! No, brava tu che continui a raccontargli le cose.