142413.fb2 Amore 14 - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 42

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"E che sarà mai..."

"No mica... te sei tuffata tu e tutta la borsa sul gesso."

"Ah, scusa."

"E no, vedi tu."

Poi Cudini saluta i suoi due cugini. "Ciao, Giorgia, come stai?"

"Come stai tu!" sorride la ragazza. E più moderata della madrezia uragano forza quattro, è un po'"timida e molto carina, con un filo di trucco, i capelli lisci castano chiari, dei jeans e un maglione color arancione. Il fratello invece è in tuta. Ha una bella Adidas nera con la borsa sportiva a tracolla e infilate dentro due racchette.

"Aho, me pari Nadal" ride Cudini indicandolo. Michele abboza un sorriso. "Caso mai Federer. Gioco più nel suo stile e sono meno boro."

"Sì sì, intanto vince sempre Nadal!"

"Sul campo in terra." Michele sembra completamente diverso da Cudini. E più basso, ha i capelli un po'"sul rosso, tagliati corti. E preciso, magro ma non troppo, insomma robusto. E" carino e poi sembra educato. Per questo è il contrario esatto di Cudini. Clod si pulisce le dita che sanno ancora di cioccolato e se ne esce come al solito con una delle sue.

"Giochi a tennis insomma..."

E Cudini non se la lascia scappare. "No, con quelle racchette ce fa lo spazzino... Aho, quando te ce metti sei comica col botto! " Poi Cudini fa finta di rattristarsi. "Il guaio è che non ne sei consapevole..."

Alis e Giorgia ridono. Michele cerca di non metterla in difficoltà. "Sì, sto facendo un torneo qua vicino. E" dove vado tra poco... E poi ogni tanto nel pomeriggio do anche delle lezioni di tennis per guadagnare qualcosa." Lo guardo. Incrocia il mio sguardo e mi sorride. E" carino. Poi forte questa cosa che insegna tennis per guadagnare qualche soldo. Un po'"come Rusty James. Insomma anche Michele non vuole pesare sui suoi, anche se per loro non credo che sarebbe proprio un problema, a differenza dei nostri.

"Costa molto una lezione?" Decido d'intervenire nella chiacchierata.

"Oh... non molto e poi mi metto sempre d'accordo in un modo o nell'altro. Il tennis è troppo bello per non provarci almeno una volta."

Gli sorrido. "Mi divertirebbe..."

Michele diventa professionale. "Ma tu sai giocare?"

"Mai provato, magari però sono portata. Vado bene nello sport. "

Clod annuisce facendo vedere che non dico bugie. Alis fa la faccia sufficiente. Non so perché è un po'"gelosa a volte delle mie situazioni. Ma scusa, potevi parlare tu, no? Sembra che facevamo tutti scena muta.

Clod si è un po'"ripresa e decide di intervenire. "Io una volta ci ho provato... Non sono andata male." Cudini non se la lascia scappare.

" Sì, è fortissima nello sport... all'ora di pallacanestro poi la usiamo come palla! " e scoppia a ridere da solo. Come al solito deve rovinare tutto, proprio in quel momento per fortuna entrano due infermiere,

"Scusate, dovete lasciare la camera... Dobbiamo fare le pulizie, controllare i malati prima che passino i professori. Grazie." Una delle due è bionda, un po'"cicciotta ma carina forte, un po'"troppo truccata forse, ma con un seno che neanche mia sorella quando esagera di push up ci arriva. E infatti Cudini poggia i gomiti sul letto e si tira un po'"indietro con il sedere, come per darsi una certa sistemata, per rendersi più presentabile, sempre che questo sia possibile. E per la prima volta sembra essere d'accordo con una richiesta ufficiale.

"Sì, sì, dovete uscire..." Mamma e zia lo sbaciucchiano, stavolta in maniera più frettolosa e alla fine ci troviamo tutti nei corridoi dell'ospedale.

"Ciao..." Michele e Giorgia ci salutano.

Michele è come se volesse dire ancora qualcosa, ma poi ci ripensa e se ne va. Anche la mamma di Cudini ci saluta. "Arrivederci ragazze, grazie di essere passate." E anche la zia. " Sì, siete state molto carine."

Così rimaniamo per un po'"nel corridoio a chiacchierare.

"Oh... ma qui non c'è una macchinetta della cioccolata o altre cose da bere?"

"Clod, ma ti sei mangiata poco fa tutti i cioccolatini da Cudini..."

"E infatti ora mica ho fame, ho sete. Ma possibile che non c'è nanche una fontanella, niente?"

"Sì, sì, te che c'hai sete."

"Ho sete, ho sete, mi sto disidratando... e poi sapete che bere aiuta a dimagrire, scioglie i grassi."

"Sì ma non quello che vuoi bere tu... la cioccolata!"

"Madonna come sei fiscale..."

In quel momento passa un dottore. "Scusi." Clod gli si avvicina. "Che, sa se ci sono delle fontanelle, quelle con lo zampillo in su... insomma per bere dell'acqua?" e guarda noi, anzi per essere più precisine, come a dire hai visto... cosa ti credevi? "Sì guarda, la trovi di fronte ai bagni, giù in fondo." E così Alis, Clod e io ci dirigiamo in fondo al corridoio. Clod, forse per il fatto che finalmente si leva la sete, sembra risvegliarsi. "Oh, comunque non era male il cugino di Cudini." Anche Alis sembra d'accordo. "Se non altro è più educato... E poi è pure carino."

Anch'io sono d'accordo con loro. Poi vedevo che mi guardava e non c'è niente da fare, quando ti accorgi che a uno tu gli interessi, automaticamente un po'"ti piace... o almeno per me adesso è così.

Clod si mette a ridere.

"Che c'è, perché ridi? A cosa stai pensando?" Clod si avvicina alla fontanella. "Che era troppo fico... tutto vestito sportivo..."

Alis alza un sopracciglio guardandola. "Bè, come diceva Cudini prima, tu sei la palla da basket, io invece vorrei essere la sua pallina da tennis!"

Clod gira la manopola e si mette a bere. "Aho, ti stai cudinando."

Clod smette di bere e mi guarda. Ha ancora le labbra bagnate e la faccia da bambina curiosa. "Ma che vuoi dire, Caro?"

"Che Alis sta diventando proprio bora!"

"Se, figurati, vuoi dire che a te non ti piaceva Michele."

"Non mi piaceva" dico serena senza problemi.

"Ma ti guardava..."

"Sentite, che facciamo?" Clod si intromette nella nostra discussione. "Perché non andiamo a..."

"No, io devo studiare..."

"Anch'io e poi domani c'è il compito di matematica,"

"Alla seconda ora... Hai voglia a studiare."

"Ma alla prima che c'è?" "Religione."

"Appunto... stai a posto, puoi pure fare la preghiera sperando che ti vada bene."

E usciamo così, ridendo divertite dal'ospedale. Certo se uno poi un po'"ci pensa, non dovremmo farlo, visto che le persone che entrano lì lo fanno perché hanno qualche problema. Ma il fatto che Cudini stia così, bè, a noi ci fa solo allegria e l'ospedale ala fine è un posto come la scuola... della serie, se non tocca a te è il massimo! Ma quando arriviamo fuori dal cancello, vicino alle macchinette di Clod e Alis, lì dove vorrei tanto che ci fosse anche la mia, invece c'è lui: Michele. Sta in piedi con la sacca delle racchette da tennis sulle spalle e l'aria un po'"imbarazzata.