142413.fb2 Amore 14 - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 62

Amore 14 - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 62

In realtà potrei dire che vado da Alis. Succede che a volte andiamo a cena da lei. Tipo l'altra sera quando abbiamo deciso di farci una pizza a casa sua, di quelle precotte. La cuoca non c'era e la mamma di Alis era fuori per una festa. Così nella villona c'erano solo i cani e ovviamente la coppia di filippini che sono lì a servizio, fissi, ma che di solito non ci rompono le scatole. Clod ha fatto un casino! Voleva condire le pizze, che erano semplici Margherite surgelate, col prosciutto cotto, i capperi e le acciughe. Poi ha trovato nel frigo anche le zucchine e la pancetta. Morale: c'ha messo tutto! E venuta una pizza troppo pesante. Ma che risate! Se ci fossero state, Clod ci avrebbe messo anche le castagne! Quando facciamo queste fughe da Alis, se l'ho detto almeno due giorni prima, i miei me

permettono, a patto che Clod mi passa a prendere e mi riporta a casa entro le undici. Ora sarebbe diffìcile inventarsi qualcosa e sinceramente non lo so... Boh, forse per questa cosa che è appena accaduta, insomma non mi va molto.

"Lele, litigherei con i miei..." Rimane per un attimo in silenzio. Piega la testa. Poi forse si convince di quello che gli ho detto e la rialza sorridendo.

"Ok. E domani ti va di giocare?"

"Perché no, facciamo partita!"

Gli do un bacio sulla guancia ma quando mi stacco vedo che fa broncio, come se fosse dispiaciuto. Cioè, ha diciotto anni e sembra più piccolo di me. Mi guarda e fa: "Ma che mi saluti così?".

Mi avvicino e gli do un bacio leggero sulle labbra ma non faccio in tempo a staccarmi che lui mi abbraccia e me ne da uno più lungo. E profondo! Ma come! Proprio qui sotto il mio portone. E" pazzo. Vedo che non mi molla. Mi lascio andare. Continua a baciarmi. Con la lingua e lo lascio fare. E mi fa strano, qui fuori al freddo, un bacio così... caldo. Per fortuna Rusty James non abita più qui. Sembra uno di quei titoli da film. Se mi beccasse lui sarei morta. Ma come mai mentre bacio Lele penso a tutte queste cose? Cosa si pensa mentre si bacia? Dovrò chiederlo ad Alis. Non certo a Clod. O meglio ancora a mia sorella Ale! Comunque mi sta baciando ancora. E se arrivasse qualcuno?

"Ehm, ehm..." Non l'avessi mai detto. Sento quel verso e automaticamente tutti e due ci stacchiamo. Ecco fatto. Questa proprio non ci voleva. La signora Marinelli. Secondo piano. Una delle più pettegole del palazzo. Mia madre dice sempre che è una che ha sempre da ridire su tutto e tutti.

"Suo figlio posteggia male la moto. Sua figlia butta le sigarette davanti al portone..."

E mia madre: "Ma se lei non sa fare le manovre che ci possiamo fare noi? E poi... Guardi che si sbaglia, mia figlia Alessandra non fuma!".

E ora che le dirà?

"Sua figlia Carolina intralcia l'entrata del palazzo con i suoi baci davanti al portone. "

Questa proprio non ci voleva. La Marinelli tira fuori le chiavi e mi fa uno strano sorriso. Forzato.

"Scusate eh, dovrei entrare."

"Prego..." Mi sposto. Lele ne approfitta e giustamente mi saluta.

"Ciao, magari ti chiamo dopo."

Anche lui è leggermente imbarazzato e così, meglio di molti maghi negati, puff, scompare all'improvviso. La signora Marinelli ci mette un po'"a trovare la chiave del portone e proprio quando finalmente ci riesce, sento un'altra voce alle mie spalle.

"Lasciate aperto!" Mia madre. Non ci posso credere! Ma che è? The ring? no, di più: insieme a Saw 1,2,3 e 4! Un super film dell'orrore.

Mamma arriva tutta contenta, forse solo un po'"stanca, ma con due buste della spesa.

"Ciao Caro!"

"Mamma, aspetta, ti do una mano !" Le corro incontro e le prendo una delle due buste. "Ma no, prendi questa."

"Ma pesano uguali! "

"Sì, ma lì ci sono le uova."

La sua solita grande fiducia in me. E se fosse arrivata poco prima? Altro che, come si dice? Uova rotte nel paniere! Anzi peggio, sarebbe stata una super frittata! Guardo mia madre e le sorrido. Anche lei fa lo stesso. Poi alza gli occhi al cielo come a dire "Proprio la Marinelli ci doveva capitare?". Non ci voleva, è così rompiscatole. Eh, dillo a me!

Alzo il sopracciglio come a dire "Eh, già,..". Ma in realtà è solo grazie al suo "Ehm, ehm" che Lele e io ci siamo staccati, cioè, devo tutto alla Marinelli! Magari continuava, ma ehm, ehm lo faceva mamma ! Argh!

E ora che faccio? Siamo tutte e tre davanti all'ascensore. Faccio le scale come sempre e le lascio sole? E poi cosa si diranno? La Marinelli non aspetta altro, capirai... parlerà, dirà tutto, il nostro segreto... non posso abbandonarle. Appena arriva neanche si aprono le porte che mi ci fiondo dentro. Mamma mi guarda sorpresa: "Non vai a piedi?",

"No, no. Vengo con voi."

Le sorrido. "Ti aiuto a portare la spesa."

La Marinelli mi guarda come a dire "Sì, sì, certo. E solo per questo che vieni, no?".

E così cominciamo il viaggio in ascensore, stiamo tutte e tre zitte ma con una serie di facce che dicono tutto.

La Marinelli alza il sopracciglio e disapprova affilata e maliziosa e poi mi guarda con un sorriso interrogativo come a dire "Glielo dirai, vero, a tua madre?".

E io la riguardo, con una faccia superpentita, come a dire: "Certo, certo, ho sbagliato ma le dirò tutto...".

Lei fa una specie di sì con la testa e un sorriso più tranquillo, come a dire; "Tanto lo sai, no? Se non glielo dici tu, cara, prima o poi glielo dico io".

E io faccio un sorriso sereno, come a dire: "Sì, lo so, forse è anche per questo che ho deciso di dirle tutto".

Ecco. L'ascensore si ferma al piano della Marinelli e lei scende.

"Arrivederci..." poi guarda me e fa uno strano sorriso. "Buona serata" come a dire "Buona chiacchierata".

Mamma spinge un altro pulsante per il nostro piano. Appena si chiudono le porte mi guarda.

"Ma che aveva la signora Marinelli?"

"Ma non so... niente! "

"Mi sembrava così strana e poi ti guardava e faceva delle facce..."

Non c'è niente da fare, le mamme si accorgono di tutto.

"Bè, sì..." Tanto vale affrontare subito la cosa. "Mamma, sai Lele, quel ragazzo con il quale gioco a tennis ogni tanto..."

"Sì, e allora?"

"Eravamo sotto il portone quando è arrivata lei."

"E allora?"

Mamma diventa più curiosa, anche leggermente preoccupata. L'ascensore arriva al nostro piano e io esco subito.

"Oh mamma, lo sai.... le solite cose..."

Mamma mi corre dietro, si ferma davanti alla porta e poggia la spesa per terra.

"No. Non lo so proprio." Ora sembra sul serio preoccupata. "Quali sono le solite cose?"

"Quelle che possono accadere tra un ragazzo e una ragazza."