142413.fb2
"Ehi, ma perché li guardi, li scegli e poi alcuni li ributti dentro?"
"Perché a me piacciono quelli di cioccolato! "
"Ma sono tutti di cioccolato..."
"Quelli marroni sono più di cioccolato." Clod e le sue fissazioni. Tutte sul mangiare. La lascio perdere.
I giocatori hanno finito.
"Stanno andando negli spogliatoi." Alis li guarda con la coda dell'occhio. Aspetta che l'ultimo sparisca. "Venite con me!" Ci tira a tutte e due per le braccia. A Clod sfugge la busta degli Smarties.
"Nooo! Me li hai fatti cadere."
"Te li ricompro, andiamo! E poi l'ho visto, ti erano rimasti solo quelli gialli."
"No, anche quelli blu che sono buoni!"
"E dai venite." Ci tira e ci spinge. Ci fa fare uno strano percorso. Praticamente giriamo intorno alla casetta del circolo e finiamo dietro dove c'è un campo pieno di verde, di alberi e cespugli.
"Ehi, ma qui è aperta campagna."
"Ho paura..."
"Shhh! Ma paura di che?"
"Degli animali."
"Non ci sono animali! Tranne te! "
Clod sbuffa. Avanziamo in mezzo all'erba alta.
"Ecco guardate..."
Ci appiattiamo sul bordo di una piccola collina. Poco sotto di noi ci sono delle finestrelle, strette e lunghe, messe in alto sopra la costruzione dietro il campo.
"Eccoli... Eccoli."
Arrivano. Vedo entrare i giocatori e poi Dodo.
"Nooo. Ma sono gli spogliatoi."
"Sì." Alis sorride tutta soddisfatta. "E loro si stanno per spogliare. "
Guardo Alis sorpresa.
"Come facevi a saperlo?"
"Mia madre viene in questo circolo. Quello lì a sinistra è lo spogliatoio femminile. D'estate sono venuta anch'io, hanno la piscina.
Rimango a guardarla. Non so se mi sta dicendo una bugia. E sinceramente non me ne importa più di tanto.
"Ecco guardate..." Alcuni hanno solo gli slip. Altri non hanno addosso più nulla. Si mettono sotto la doccia, si insaponano. Ridono, scherzano, ma non sentiamo quello che dicono, solo frasi spezzate in quel silenzio notturno, che non riescono a uscire da quelle finestrelle, che inciampano nei suoni delle panche, delle borse da calcio sbattute.
E piano piano si spogliano tutti sotto i nostri occhi.
"Guarda... Guarda quello lì che fisico..."
"E quello?" Alis indica un altro. È nudo e ha le mani lì. "Avete visto che coso?"
"Alis!"
"Ma ce l'ha pazzesco! "
"Ho capito ma..."
"Shhh."
E rimaniamo così, in silenzio, a guardare quelle fisicità. E li sentiamo ridere da lontano e parlare, ma i nostri occhi sono come rapiti. Guardo in basso, tra le loro gambe. E un po'"arrossisco e un po'"non vorrei guardare e un po'"sì. E mi sento strana. E ho caldo. Ma fa caldo? Boh, forse no...
Clod ci guarda preoccupata. "Io so solo una cosa... Secondo me sarà dolorosissimo..."
"Sì... Quando sarà!"
Poi all'improvviso...
"Ehi voi! Che ci fate lì!"
Una voce, quasi un urlo nella notte. La sagoma di un uomo a duecento metri. E" nera e tutto intorno c'è come un contorno di luce. Alis si alza per prima.
"Via via, scappiamo! " e corre in avanti giù per la collinetta, nella campagna verde e buia. La seguo e subito dietro di noi arriva anche Clod.
"Ehi aspettatemi!" E corriamo veloci con il cuore in gola, a perdifiato, in quell'erba alta, in mezzo ai cespugli più bui. Alis è vicino a me, l'ho raggiunta. Clod è dietro di noi che arranca.
"Non ce la faccio. Mi viene da vomitare,"
"Non parlare! Corri!"
Dietro il guardiano, sì, insomma, quel signore, ci sta inseguendo. Ma è ancora bello lontano. Arrivati in fondo alla collina c'è una rete.
"No... Non ci voleva."
"Ecco guarda!"
All'angolo c'è una specie di casetta bassa piena di attrezzi da giardino e lì vicino un muretto. Alis ci si arrampica subito. Sale sul muretto, poi sul tetto. Poi infila le mani nella rete e alzando la gamba riesce a scavalcarlo, poi salta giù. Faccio lo stesso e in un attimo sono anch'io dall'altra parte.
"Certo che serve la ginnastica artistica, eh?"