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Più tardi a cena mi ha sorriso.
"Nonna, mi hai fatto la carne che mi piace tanto, la cotoletta con sopra il pomodoro. "
"Sì, anche se non piace a nonno."
Lo ha guardato con quegli occhi, non so come dire, e quel sorriso poi, sì, che parlavano d'amore. O che almeno a me così sembra. Nonno ha fatto finta di arrabbiarsi.
"E cosa ci si può aspettare da voi due... Io me ne vado di là a lavarmi le mani."
Ed è uscito così dalla cucina e nonna è diventata seria e mi ha guardato con un sorriso dolce, leggermente triste, forse un po'"preoccupato.
"Non dirai nulla, vero? Quello deve essere il nostro segreto."
E io mi verso da bere senza guardarla e poi bevo tutto d'un fiato e con il bicchiere in bocca faccio cenno di sì con la testa. E lei sorride. In realtà non avevo sete ma se avessi dovuto parlare e dirlo a voce già so che sarei scoppiata a piangere. Poi torna nonno. "Allora, cosa si mangia? O avete già spolverato tutto?" e si siede a capotavola tra di noi e mi afferra la mia mano con la sua che è grande e fresca, appena lavata.
"Mostro, sei un mostro, ma sei così bella che te la mangio questa! " E prova a mordermi la mano e mettersela tutta in bocca. E io cerco di sfuggirgli ma mi fa così ridere. Anche nonna è di buonumore e alla fine mi dimentico perno il nostro segreto.
Meno due! Domani sera c'è la mitica festa della Borzilli al Supper. Iniziamo i preparativi a casa.
"Mamma, domani ci ha invitato Alis a dormire a casa sua."
"Ma chi siete?"
"Clod, io e Alis."
"E basta?" Alza il sopracciglio leggermente dubbiosa.
"E certo, vuoi chiamarla? Poi c'è la madre, naturalmente."
Mamma scuote la testa. "E" tutta scombinata quella famiglia."
"Ma Alis no, Alis è una mia amica, Alis non c'entra niente con i casini dei genitori."
"Caro! Piantala, non mi piace quando parli così... Sembra che
te fai parte di quella famiglia. Che, sei stata adottata?" Mi ridimensiono. "No, no, scusa mamma." "Ok. Parlo con tuo padre. Per me puoi andare." "Sì, ma convinci anche lui. Se no, a che serve! E dai che se vuoi..."
Me l'abbraccio e la stringo tutta. Mamma all'inizio alza le braccia. E come se si fosse arresa. Poi le lascia cadere giù. E mi abbraccia.
"Sei terribile. Vai a scuola se no fai tardi e poi sul serio non vai da nessuna parte."
"Sì, sì, certo." Scappo via, non me lo faccio ripetere due volte. E faccio sul serio quella preoccupata di fare tardi.
Cioè sembro la Raffaelli, una di quelle che non vive che per la scuola, che ama proprio studiare e non se ne vergogna! E lo faccio così bene che mi merito un Oscar come attrice. E invece.. quando torno da scuola, vinco il permesso.
"Sì, ha detto papà che ci puoi andare!"
Grande mamma. L'abbraccio ancora di più. "Ehi... ferma, ferma, così mi fai cadere! Che è tutta questa felicità? Mi devo preoccupare?"
Già, è vero. Sono stata stupida. Mi ricompongo.
"No, è che sono felice che tu sai capire quanto ci tengo all'amicizia con... Alis e Clod..." Mamma mi guarda. "Quando avevo la tua età avevo un'amica, Simona, un giorno così di botto non mi volle più vedere. "
"Forse eri troppo bella per lei." Sorride e piega la testa.
"Non sto scherzando. Allora l'ho cercata e ho chiesto spiegazioni. Se avevo fatto qualcosa di male. E lei mi ha detto semplicemente: no, no, ti sbagli. Forse ho avuto un po'"da fare. Ma da quel giorno comunque non mi ha mai più chiamato."
La guardo perplessa. "Cosa vuoi dire, mamma?"
"Che per me Simona era la mia amica del cuore. Per lei invece io non ero nulla, solo che non l'avevo capito."
"Sì mamma, ma Alis, Clod e io ce o siamo dette, ci raccontiamo tutto, siamo proprio unite è diverso... Solo che non sei con noi... Tu non puoi capire, "
"Ah certo, io non posso mai capire. Sai cosa mi diceva sempre mia mamma? "A volte devi sbattere contro un vetro per capire che c'è.'"
"Si vede che nonna non vedeva un tubo... Io ci vedo benissimo. "
E fuggo via.
"Chiamami quando sei arrivata."
"Sì, mamma." Scendo veloce le scale e come da piano stabilito Clod è fuori dal cancello. "Ciauuu!!!"
Monto sulla macchina, ma prima saluto mamma che naturalmente si è affacciata alla finestra.
"Andiamo. Vai Clod, vai! "
Parte a tutta velocità.
"Non così forte che c'è mamma affacciata! "
"E prima forte... E poi no... Ma insomma con voi non ci si capisce mai niente!"
"Che hai? Ti rode?"
"Io?"
"E chi se no?"
"Ma che, non ho niente."
"Non è vero!"
"Ok, potevo andare con Aldo, ci siamo sentiti e poteva venire anche lui, è stato invitato!"
"Sul serio? E come mai la conosce?"