142413.fb2
Clod ha in mano l'iPod Touch di Alis.
"Bene... Sono felice per te." Clod lo poggia sul cruscotto. Mi guarda un po'"perplessa. "Secondo te non lo dovevo prendere? Mi ha detto che se no lo buttava..."
"No no.. E" che Alis non la capirò mai."
Clod mi sorride. "Ma l'amicizia è anche questo, no? Una persona ti sta simpatica, le vuoi bene e basta... Mica la devi per forza capire..."
E riprende a guidare.
Sì. E vero. Forse è così. Ci sono cose che a volte ti sfuggono e che invece una persona così semplice come Clod coglie nel modo più naturale. La guardo e le sorrido. Anche lei mi sorride. Faccio un respiro lungo e poi un breve sospiro. Comunque è stata una bella giornata e il libro di Rusty mi è piaciuto moltissimo. Come finiva? Ah, sì. "Non andartene mai più."
Sono passata a casa da nonna. Mi ha preparato un dolce. "Grazie, proprio quello che mi piace un sacco..." Nonna mi sorride. "Danne un pezzetto anche a tua sorella." "Sì, ma lo taglio prima per Ale, se no lei se lo mangia quasi
tutto!"
"Va bene, fà come vuoi..." E non diciamo altro, usciamo fuori in terrazza e facciamo una passeggiata. Nonna ha messo un sacco di vasi e di fiori diversi.
"Ecco..." Si avvicina a una pianta che scende giù dal muro, una cascata di verde profumato.
"Questo è glicine..." lo prende con la sua mano magra, quasi scavata e se lo porta al viso. Si tuffa in quel fiore lillà, chiude gli occhi e l'annusa come se lì ci fosse tutta la primavera, un pezzo della sua vita, l'amore che se ne è andato...
"Senti, senti come è profumato..." E quasi non ci arrivo e mi abbraccia da dietro e mi aiuta ad alzarmi. E delicato e leggero. E mi perdo tra quei piccoli petali. E guardo i suoi occhi che curiosi leggono i miei.
"Sì, è buonissimo..." E continuiamo così a camminare per il terrazzo e lei mette una mano sotto il mio braccio e io lo allargo un po'"e lei ci si infila e continuiamo così, a braccetto, in silenzio, ognuna con i suoi pensieri, anche se io li immagino i suoi e la lascio andare. La guardo con la coda dell'occhio e la vedo come cercare tra i suoi ricordi qualcosa, poi lo trova e sorride. Allora chiude gli occhi. È come se si stringesse il cuore perché quell'immagine ormai sfuocata, vola via così. Allora poggio una mano sulla sua che tiene sì mio braccio, la sfioro leggera, senza disturbarla, ascoltando tutto quel dolore che, così educato, mi cammina accanto.
Sera di qualche giorno dopo.
"Ehi, ma ti ho mandato un messaggio!"
Sono sul letto che studio, non avevo vicino il cellulare fino a quando non ha suonato.
"Ah sì, Clod, lo vedo..."
"Eh, volevo sapere cosa avevi deciso. Allora che fai, Caro, vieni?"
"Ma non so... Non è che mi va tanto."
"Ma guarda che è fìchissimo... Dai, Aldo non può. Ti passo a prendere, ci sarà una musica pazesca."
In effetti ho finito di studiare.
"Dai, è la serata di chiusura del Piper, non puoi mancare..."
"Boh non so. Risentiamoci dopo" chiudo. E continuo a stare così, con i piedi poggiati in alto sul muro, le gambe mezze piegate. Le muovo a destra e sinistra, insieme, facendo ballare il polpaccio, sciolgo un po'"i muscoli.
Risuona il cellulare. Lo guardo. Alis. Rispondo.
"Ho parlato adesso con Clod, non esiste proprio... Scendi tra venti minuti se no salgo e ti distruggo casa."
"Ok, ok" sorrido, lo so che scherza ma sarebbe sul serio capace.
"Guarda che sul serio tra venti minuti sono sotto casa tua... non mi fare aspettare..."
"Sì, badrone!" La sento ridere dall'altra parte. Chiudo il telefono.
Dopo una "tatticosa" anche se veloce trattativa riesco a far dire di sì a mamma. Ma che fatica! Comunque non ero uscita mai nella settimana. Inizio a prepararmi. Dopo un secondo mi risquilla il cellulare. È Clod.
"Cioè non capisco, te lo dico io niente... Ti telefona lei dici subito di sì."
Sorrido. "Ma non è vero... Ho detto di no... Poi mi ha detto che stavi male, che ti eri mezza mollata con Aldo! Che dovevamo farti compagnia."
"Ma non è assolutamente vero! Ma che mi porta sfiga?"
"Oh, a me ha detto così. E per questo che le ho detto va bene."
"Sì, sì, non so chi è più felice tra voi due! lettatrici! Fidanzatevi voi che poi ve la tiro io. Va bè, ci vediamo lì di fronte. Non fate tardi!!!"
Chiudo, mi metto a ridere e comincio a prepararmi. Che bello stare a casa da sola. Ale è dal suo nuovo ragazzo, credo, oppure si è rimessa con quello di prima. Boh, con lei non ci si capisce niente. Non so come fa. Dovrebbe essere chiaro se ti piace una persona o un'altra, non puoi avere un dubbio di questo genere! Invece lei finisce una storia, si mette subito con un altro e poi fa i confronti, ripensa a quello di prima. Si ricorda qualcosa, le sembra che ci stava meglio e così torna con quello di prima. E dopo che ci si è rimessa insieme, magari accade qualcosa di semplicissimo, che ne so una di quelle piccole discussioni: "Andiamo dagli amici tuoi, no dai miei..." o "Cinema? No pizza!" e tac, automaticamente le manca quello nuovo! Mia sorella... So tutte queste cose perché ne parla fìssa al telefono con Ila, Ila sua amica del cuore. Con me fa la vaga, anzi, quella che ha chiare le idee! A me fa solo ridere.
Mi continuo a truccare davanti allo specchio. Mi metto un filo di rimmel, ma proprio un po'"eh... Poi un po'"d'azzurro, una matita leggera. Alla radio fanno Mercy di Duffy. E ballo un pochino. Faccio un passo, una giravolta e mi ritrovo davanti allo specchio. Sorrido. Ma sì, in fondo mi è venuta voglia di andare alla festa. E meno male che ho preso questa decisione. Ancora non lo sapevo, ma tra poco tutta la mia vita sarebbe cambiata.
"Eccola, eccola lì Clod!" Posteggiamo a un metro da lei.
"Ma guarda come si è conciata!" Ha una giacca colorata, rosso ciliegia, e un cappellino tipo coppola di jeans.
"Ehi! Sei fichissima..."
"Ehi, siete arrivate!" Guarda scocciata l'orologio. Scendo dalla macchinetta. "Oh, io ero pronta subito..."
Alis mi da una spinta. "Sì come no... per andare a letto! Dai, venite che siamo sulla lista. " Saluta il tipo alla porta.
"Edo, sono con me."
"Ok, entrate!"
Alis ci trascina giù per le scale.
"Dai dai, facciamo presto, c'è una musica pazzesca!"
Alis va al guardaroba e lancia la sua giacca sul bancone. "Mi prendi il numeretto se no fa niente..."
Poi fugge via nel casino tra la gente. Mi levo il mio giubbotto e lo metto insieme a quello di Alis e Clod.
"Tutti e tre insieme?" Ci fa la guardarobiera, una ragazza carina, capelli neri con una frangetta sbilenca, un piercing al naso e una gomma troppo grossa che mastica a bocca aperta.
"No... no... ce li fa separati."