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"Bene!"
"Tutto ok!"
"Sì, ok!"
"Ok, a parte la fame." Davide, il solito rompicoglioni. Alessandro apre il tovagliolo. Modo becero di farmi pesare il mio ritardo. Guarda Claudia. Si sorridono. Poi Alessandro le fa l'occhiolino e annuisce. Come a dire fai proprio bene a lasciarlo. Ma un attimo dopo fa no. Non è vero. Non fare cazzate, Claudia.
La mamma suona il campanello collegato con la cucina. Dina si affaccia subito. E un rituale che si ripete da sempre, da quando erano in fasce.
"Dina, cara, mi scusi, può portare via questo piatto? È in più. Purtroppo Elena non c'è. Passa più tardi per il dolce."
Alessandro si sporge verso la madre. "Guarda che mi sa che non ce la fa a venire neanche dopo..."
"Lo so, ma perché dobbiamo proprio raccontare tutto tutto?! E alla signorina poi..."
"Già..." Alessandro si mette al suo posto. "Che sciocco."
Poco dopo torna Dina con un carrello pieno di piatti. Alessandro sbircia in avanti. Gnocchi al pomodoro e tagliolini alle zucchine. Doppia pasta. Niente male. Dina inizia ad appoggiare i piatti davanti a ognuno.
"Ci porta anche le posate da portata per favore..."
"Ah, certo, signora."
Dina torna veloce in cucina.
"Oh, non c'è niente da fare. E da quando è entrata in questa casa, e ormai sono più di trent'anni, che si dimentica di portarle, e se ne andrà dimenticandoselo!..."
Margherita, la sorella minore, si asciuga le labbra col tovagliolo. "Mamma, ringrazia che ha resistito così tanto. La maggior parte dei nostri amici hanno in casa dei filippini o stranieri di dubbia provenienza che non cucinano certo così bene... e all'italiana!"
Luigi, suo marito, si sporge in avanti, cercando di non farsi sentire. Non si sa bene poi da chi. "E soprattutto" dice, "in quei casi non sai mai bene chi ti metti in casa. Per esempio, prendi la signora Della Marre e la fine che ha fatto."
Continuano così, spaziando in tutte le direzioni e nessuna. Nuove tasse, un libro non finito. Un film svedese. Uno cinese. Un festival. Una mostra. Un taglio di capelli orrendo. Una novità americana di cui Davide ha tanto sentito parlare ma non sa assolutamente niente di preciso, potrebbe anche essere una bella idea, se solo si riuscisse a capirci qualcosa da come la espone.
E poi cotoletta primavera, carciofini fritti, soufflé di patate e di verdure. Poi altre novità. Qualcosa sentito al telegiornale. Una notizia terribile. Un ragazzo giovanissimo ha ucciso i suoi genitori. Un'altra assurda ma allegra. E poi figli di amici che stanno per sposarsi. Biglietti presi per un prossimo concerto a Milano di un importante cantante straniero. E un'indiscrezione su un vip, uno dei soliti inventati, costruiti, o forse veri o falsi tradimenti. E poi la possibilità di andare allo spettacolo di Fiorello, anche se non si trovano più i biglietti, malgrado ormai costino più di una vacanza per un'intera famiglia.
Margherita improvvisamente si alza in piedi. Batte con la forchetta sul bordo del suo bicchiere.
"Un attimo di attenzione. Anch'io devo darvi una notizia. Magari non sarà importante come alcune di quelle che ho sentito fino adesso, ma per me fondamentale! Presto raggiungerò mia sorella Claudia. Aspetto anch'io un altro bambino ! "
Silvia, la madre di tutti e tre, si alza subito in piedi, allontana la sedia e va di corsa da Margherita. L'abbraccia, la riempie di baci. "Amore mio, che bella notizia. Tra un po sarò nonna di quattro nipotini! Sai già cos'è?..."
"Un maschio. Nascerà tra quattro mesi e mezzo ormai." |"Che bello! Avrete un maschio e una femmina, proprio
!come Claudia!"
La sorella maggiore mangia un altro carciofo fritto. "Io lo sapevo già. Da noi però il maschio è più grande!" "Avete già deciso il nome?" "Siamo indecisi tra Marcello e Massimo." Alessandro guarda sua sorella Margherita e poi alza un Isopracciglio. "Secondo me meglio Massimo..."
sClaudia e Margherita si girano verso di lui.
|"E perché?"
|"Be, quel nome è sempre stato vincitore..."
|"Ah..."
!Luigi si alza. "Sono d'accordo..." Mette le braccia sui fian
Ichi.
Fa la faccia convinta. E mostra la sua preferenza con con
?vinzione.
"Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante
dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa e avrò la mia vendetta in questa vita o nell'altra."
"Sì, a lui piacerebbe Massimo. Il gladiatore."
"E certo. E magari un giorno ci faremo anche lo stesso tatuaggio, io e lui come quello del nostro grande capitano!" E da una visione storica è naturalmente scivolato in quella calcistica.
Silvia ride e torna al suo posto. Da un bacio al marito.
"Luigi, hai sentito che bella notizia? Hai visto che splendida famiglia abbiamo creato, amore mio?"
Silvia sistema meglio la sedia. Poi appoggia la mano sul braccio di Alessandro.
"E tu, tesoro? Quand'è che ci dai qualche notizia?"
Lui si asciuga col tovagliolo. "Anche subito, mamma, ma non so se è bella."
"Be, tu diccela. Poi te lo facciamo sapere."
"Ok. Signori, mi sono lasciato con Elena."
La tavola piomba in un silenzio improvviso. Gelido. Intenso. Claudia guarda a destra e sinistra. Alla fine interviene per salvare il fratello.
"Scusate, non è che ci sono altri carciofi?"
Poco più tardi. Tutti escono dal portone. Baci sulle guance. Strette di mano, promettendosi di rivedersi presto. Magari una pizza, un cinema, perché no. Anche se finisce quasi sempre che poi non se ne fa niente. Margherita raggiunge Alessandro che le dice "Ciao sorellina mia, sono felice per te!".
"Io no per te, dico. Mi piaceva Elena. Dove la trovi una così, ora?" e lo saluta con un bacio scuotendo la testa.
Claudia la guarda andar via. Poi si avvicina ad Alessandro. "Sembra sempre che lei sappia meglio di tutti come va la vita. O almeno il corso dell'amore..."
"Lo sai che lei è fatta così..."