143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 109

Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 109

L'auto lentamente si avvicina al ciglio della strada e si ferma. Niki passa sopra Alessandro.

"Niki, aspetta che scendo."

"Dai, non fare l'anziano, spostati da dentro, facciamo prima."

E un confuso intrecciarsi, si azionano le frecce, Alessandro sbatte sul cruscotto, "Ahia", una gamba messa di traverso, Niki

che ride. "Ma quanto pesi..." E quei jeans troppo stretti... Ma finalmente ognuno è al nuovo posto. "Vado?" "Vai. E piano."

Niki preme la frizione. Mette la prima. "Come sto andando?"

"Eh, benissimo... Forse perché ancora non vai. Premi l'acceleratore e lascia andare piano la frizione." Niki esegue. L'auto parte lentamente.

"Bene, ora metti la seconda."

Niki spinge di nuovo la frizione. E cambia la marcia. "Ecco fatto, seconda..." "Hai grattato."

"E come la fai lunga, l'ho messa, no?" E via così, nel traffico della sera. Una marcia dopo l'altra. Una grattatina qua e là. Qualche sussulto. Una freccia messa in ritardo. Una frenata di troppo. Alessandro mette le mani contro il parabrezza. "Ahia, ma perché freni così?"

"Scusa..." Niki ride e riparte. E di nuovo così, una scuola guida divertita.

"Tieni il volante alle dieci e dieci." "Ma è tardi."

"In che senso, devi tornare a casa?"

"No, è tardi alle dieci e dieci, il volante lo devo tenere già |adesso, no? Sennò sbattiamo!"

I"Carina..."

I"Una di quelle battute che dici in ufficio e tutti ridono...

IComunque mi stanco a tenerlo così..."

|"E io ti boccio."

I"E io faccio ricorso." Niki sbuffa e accelera. E riparte in

|,seconda. "Bene." E l'auto si spegne.

l"Male. E ti riboccio."

\-E via così, migliorando pian piano, accelerando ogni tanto,

\guidando lentamente, senza troppi strappi al motore.

|"Ehi, Niki, ma hai preso il raccordo."

?"Sì, è più facile" e si mette a cantare. "E tornare a viaggiare.

E di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare. Con coraggio gentilmente, gentilmente. Dolcemente viaggiare..." piccolo tonfo che fa sussultare l'auto, "... evitando le buche più dure. Senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo con amore."

"Che fai, ti fermi?"

"Sì, tanto ho guidato benissimo. Sono stanca." Niki parcheggia in una piccola piazzola di sosta. "E poi se è vero quello che mi hai detto, voglio inaugurare io la macchina di tua madre." Accende la radio e spegne tutto il resto.

Buio. Improvvisi sospiri. Mani che s'intrecciano, divertite, leggere. Sbottonano, cercano, trovano. Una carezza, un bacio. E ancora un altro bacio e una camicia che si sfila. Una cintura che si apre. Una zip che lentamente scorre. Un tuffo. Nel buio dipinto di buio. Felici di stare laggiù... Buio fatto di desiderio, di voglia, di trasgressione leggera. La più bella, la più morbida, la più desiderabile. Macchine che sulla strada passano veloci. Fari che illuminano in un lampo e spariscono. Fasci di luce pennellano bocche aperte, desideri sospesi, sofferti, raggiunti, presi, occhi chiusi, poi aperti. E ancora, ancora. Come tra le nuvole. Capelli arruffati e scomodi sedili, mani che danno piacere, bocche in cerca di un morso. E auto che continuano a passare così veloci che nessuno fa in tempo a cogliere quell'amore, che va a tempo di musica a caso, che esce dalla radio. E due cuori accelerati che non frenano, che dolcemente vanno a sbattere.

Poco più tardi. Un finestrino ancora appannato d'amore si abbassa.

"Ehi, fa caldo qui dentro."

"Da morire."

Alessandro si sta chiudendo la cinta dei pantaloni, Niki si tira fino in fondo la maglietta. Una luce improvvisa li prende in pieno viso. Accecandoli quasi.

"Ehi, ma che succede?"

"Un ufo?"

L

La luce si sposta lateralmente. Compare una scritta. Carabinieri.

"Scendete, per favore."

"Non ci posso credere" sorride Niki chiudendosi i jeans. "Appena in tempo."

Dalla pantera scendono due carabinieri, mentre Alessandro e Niki aprono i rispettivi sportelli.

"Documenti, prego."

Poi all'improvviso tutti e quattro si riconoscono.

"Ancora voi!"

Niki si avvicina all'orecchio di Alessandro. "... Ma non dovevamo vederci più? Tanto per rimanere in tema!"

"Secondo me ci seguono" poi Alessandro rivolto a loro "Ma li volete lo stesso i documenti?"

"Li dovete consegnare lo stesso..."

Il carabiniere più giovane si avvicina all'auto. Illumina con la sua pila l'assicurazione sul parabrezza.

"Scusi, ma lei non aveva una Mercedes un po abbozzata?"

"Sì..."

"E questa macchina di chi è?"