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-"Ehi, ma che succede?"
ì."Che cazzo te ne frega, Bama, eh?"
'>"Bama? Ma che vuoi dire?"
SSjj
"Vuoi dire che non capisci un cazzo e che ti vesti pure male."
"Niki, tutto ok, stai bene?" Ma Alessandro non fa in tempo a finire la domanda. Fabio spinge forte Niki contro un muro. Poi carica il destro con tutto il suo peso e colpisce dritto dritto|
la mascella di Alessandro, che, abbattuto dalla rabbia di quel{
cazzotto, stramazza a terra.|
"Ecco fattela te ora 'sta domanda e datte pure una risposta...|
Marzullo de 'sta minchia!"
Cencio se ne accorge. "Bravo B, bang, bang, bang!" e, fregandosene di tutto e tutti, continua a ballare come un pazzo, totalmente preso dalla sua sfida di freestyle.
Fabio Fobia sputa per terra e se ne va. Poi scompare veloce in mezzo ad alcuni ragazzi che accorrono spaventati vedendo quel tipo a terra. Anche Niki lo raggiunge. Si inginocchia vicino a lui.
"Alex, Alex, stai bene? Prendete dell'acqua, presto!" Niki lo schiaffeggia un po, leggera, per farlo riprendere.
"Spostatevi, spostatevi, fatemi vedere." Un ragazzo giovane s'infila tra le gente e s'inginocchia di fronte a Niki. Apre col pollice uno dei due occhi di Alessandro. Tira su la palpebra. Poi guarda Niki con la faccia seria.
"Ha fumato troppo? Ha bevuto? Ha preso qualche pasticca?"
"Macché, ha preso una stecca in faccia da uno stronzo!"
Arriva qualcuno con un bicchiere d'acqua. Lo passa a Niki che c'infila la punta delle dita. Schizza così in faccia Alessandro, che piano piano si riprende.
"Ecco, sta meglio. Grazie."
Il giovane ragazzo sospira. "Meno male. Era il mio primo paziente."
Una delle due ragazze che stavano ballando si avvicina curiosa. "Ma perché, scusa, tu sei medico?"
"Be, ancora no. Sono al quarto anno."
"Ah no, perché io c'ho sempre un dolore qui al braccio, quando lo piego."
IL
"Fai vedere" e si allontanano, immersi in chissà quale futura diagnosi di un caso potenzialmente anche sentimentale.
Alessandro si appoggia sui gomiti e scuote la testa per riprendere lucidità. È ancora frastornato.
"Mamma mia che botta..." Poi si tocca la mascella. "Ahia. Fa un male cane."
Niki lo aiuta a rialzarsi. "Eh, sì. Quello stronzo picchia duro."
"Ma chi era?"
"Il mio ex ! "
"Ecco, ci mancava solo questo..."
Niki gli passa il braccio attorno alla vita. Lo sorregge mentre si allontanano tra centinaia di ragazzi ormai totalmente indifferenti all'accaduto.
"Ho fatto proprio bene a lasciarlo."
"Ah quello è sicuro. Io invece devo ancora capire se ho fatto bene a mettermi con te. Da quando ti conosco ho distrutto la macchina, m'hanno riempito di multe e ora ho preso anche un cazzotto."
"Guarda il lato positivo della questione..."
"In questo momento a essere sincero mi sfugge..."
"Eravamo venuti in cerca di sogni. E tu come al solito sei stato più fortunato... Hai visto le stelle..."
"Ah ah, bella battuta... Sai che ero riuscito ad arrivare ai trentasei anni senza mai fare a botte?"
"Pensa che noia. Ti mancava... È un'esperienza in più."
Alessandro la stringe e si mostra ancora dolorante. Forse troppo. "Di certo c'è che, dopo tutto quello che mi è successo, ti sentirai in colpa e mi troverai un'altra bellissima idea, un sogno naturale che mi farà vincere coi giapponesi."
"Ah, ne puoi stare certo."
Arrivano alla Mercedes. Niki gli sfila il braccio da sotto.
"Intanto ti porto a casa tua dove vorrei medicarti per bene."
"Estratti di gelsomino?"
"Anche. E dei nuovi ritrovati..." Niki gli sorride. "Guido io?"
"Sì, così andiamo direttamente all'ospedale. Dai qua!" Alessandro le riprende le chiavi dalle mani e si mette alla guida. Niki sale al suo fianco. Prima di mettere in moto, Ales sandro la guarda.
"Toglimi una curiosità. Ma quanto ci sei stata con quello?" Niki sorride. "Forse troppo. Ma se ti piaccio così tanto è pure colpa sua!..." e partono così, in una notte appena iniziata e tanti sogni ancora da consumare.
Settantanove
Un pomeriggio dopo pranzo. Uno di quei pomeriggi tranquilli, senza troppo traffico, senza troppi suoni. Senza i preparativi per qualche grossa partita. Anche se in realtà questo pomeriggio sarà tutto meno che tranquillo.
"Già ho preso un cazzotto dal tuo ex, dimmi perché devo rischiare ancora..."