143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 150

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"Le nove. Ti ho portato la colazione."

Poggiato sul comodino lì accanto c'è un caffellatte ancora fumante, uno yogurt, del succo d'arancia e dei croissant.

"Pure i cornetti! Ma allora sei già uscito... Ma da quanto sei sveglio?"

"Non ho dormito!"

"Cosa?" Niki si tira su. "E come mai, sei stato poco bene? Era cattivo il sashimi?"

"No, era tutto buonissimo, e tu sei bellissima. E soprattutto

sei stata perfetta."

Niki addenta un cornetto. "Anche tu..."

"No, tu di più..."

"Be..." beve un po di succo d'arancia, "diciamo che la geisha in quel caso ha la situazione in mano... e ti assicuro che nor vuoi essere una volgarità..."

"Lo so. È che sei stata perfetta mentre dormivi." "Perché, che ho fatto?"

"Mi hai ispirato. Vieni..." Niki finisce di bere il succo e poi icende dal letto. Segue Alessandro in salotto. E quando arriva [ì non ci può credere. Attaccate al muro ci sono tre grandi foto di lei che dorme nelle posizioni più strane. "Ih... ma che è successo?"

Alessandro sorride. "Niente, sei tu che dormivi..." "Lo vedo, ma dovevo avere un incubo. Mi deve aver fatto male il sushi o il sashimi... guarda lì... mi contorco tutta, chissà cosa sognavo..."

"Non lo so. Ma tu mi hai fatto sognare. Mi è venuta l'idea." Alessandro si avvicina alla prima foto con Niki che ha le gambe rannicchiate.

"Ecco, c'è una ragazza che dorme in maniera strana, che sogna male..." Alessandro si sposta verso la seconda foto. Niki in questa è tutta storta, un braccio le cade giù dal letto e tocca per terra. "Ha degli incubi..." Alessandro passa alla terza foto. Niki è a pancia sotto col sedere tirato su che tira tutte le lenzuola. "Anzi ha degli incubi spaventosi..." "Mamma mia, ma qui stavo male sul serio!" Poi Alessandro si ferma alla quarta e ultima foto. E rivolta verso il muro. "Ed ecco l'idea!" La gira. Niki ora dorme tranquilla. Ha un'espressione serena, beata, con le mani intorno al cuscino e un sorriso leggero, quasi una piccola imbronciatura di soddisfazione. È bellissima. E sopra c'è il pacchetto delle caramelle con un'enorme scritta: "Con LaLuna... tu sogni!".

Alessandro la guarda felice. "Allora? Ti piace? Per me è bellissima, tu sei bellissima, anzi tu e LaLuna siete bellissime insieme!" Niki guarda di nuovo la successione di foto. "Sì... è forte! Bravo, amore mio!"

Alessandro non sta nei panni dalla gioia. Abbraccia Niki e la solleva, la riempie di baci.

"Come sono felice... ti prego, dimmi che sarai tu il mio testimonialà la ragazza dei gelsomini diventa la ragazza delle caramelle... ti prego, dimmi che ci sarai tu in quei cartelloni."

"Ma magari... non mi vorranno mai, Alex..."

"Che cosa? Tu sei perfetta, sei la nuova Venere delle cara melle, sei la Gioconda dolce! Sarai su tutti i cartelloni del mondo, ti vedranno tutti, sarai conosciuta nelle terre più lon tane, sarai famosa negli angoli più dispersi. Cioè, se torniamo a Euro Disney, saranno Topolino e gli altri che vorranno il tuo autografo!"

"Ma Alex..."

"Ti prego dimmi di sì."

"Sì."

"Ok, grazie." Alessandro corre verso le foto, le stacca una dopo l'altra, le raccoglie, le batte sul tavolo per metterle in ordine e poi le infila dentro una cartellina.

"Ok... Andiamo? Ti prepari? Dai, che così ti accompagno e poi vado subito in ufficio."

"Ma non ti preoccupare, io ho il motorino."

"Sei sicura? Allora posso andare?"

"Vai, va, io faccio le cose con calma e poi riesco..."

"Con calma? Tu qui puoi fare quello che vuoi, resta quanto ti pare, rimettiti pure a letto, finisci di fare colazione... fai un bagno, la doccia, vedi la tv... io scappo però, eh..." Alessandro prende la cartellina, s'infila la giacca e va verso la porta. Poi si ferma e torna indietro. Niki è rimasta ferma impalata in mezzo al salotto. Le da un bacio lunghissimo sulle labbra.

"Scusa amore mio, non ci sto più con la testa..." si stacca e fa un lungo respiro, "grazie, Niki... mi hai salvato una seconda volta." Ed esce correndo dal salotto.

Centodue

"C'è Leonardo?"

"È nel suo ufficio, sta al telefono..."

Alessandro non aspetta un secondo ed entra da Leonardo senza neanche bussare.

"Sei pronto? L'ho trovata. Ce l'ho, è qui dentro." Alessandro indica la cartellina. Leonardo guarda incredulo Alessandro e tutto il suo entusiasmo.

"Scusa, amore, ma è entrato un pazzo e ti devo salutare... ti chiamo dopo." Leonardo chiude il telefono. "Che succede?f :

Che hai lì dentro?"J§;

"Questo." Alessandro apre la cartella e poggia sul tavolo una dopo l'altra, in sequenza, le tre foto. Niki che dorme nei modi più strani. A pancia sotto ma rannicchiata, con un braccio per terra, con il sedere in su. Poi si ferma. Aspetta un secondo. Cattura così ancora di più l'attenzione di Leonardo che ora lo guarda incuriosito, attento, improvvisamente all'erta. Come un{

segugio che ha puntato la sua preda...' j

"Sei pronto? Ta-dà!" E poggia sul tavolo l'ultima foto. Niki'[

che dorme beata sotto le caramelle e sopra la scritta: "Con,t

LaLuna... tu sogni!".

Leonardo la guarda. Rimane in silenzio. Poi tocca la foto con,

delicatezza. Quasi preoccupato di poterla rovinare. Si alza, fa il>

giro del tavolo, va verso Alessandro. Lo abbraccia.L

"Lo sapevo, lo sapevo... solo tu potevi farcela. Sei il più;

grande, il grandissimo."j

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Alessandro si libera subito dalla stretta. "Aspetta, Leonardo, aspetta a festeggiare. Quand'è l'ultima data per la consegna?" "Domani."

"Mandiamole subito. Proviamoci, dai, vediamo che dicono..." Leonardo ci pensa un po su, poi decide e sorride. "Ma sì hai ragione, è inutile aspettare. Forza, andiamo."