143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 156

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interi a pensare, a sperare... Mi sono detta: magari alla fine accetterà quello che non andava di me, qualunque cosa io ho fatto o detto di sbagliato... Oppure ancora peggio, qualunque cosa io non ho fatto e che lui si aspettava da me... Mi sono sen tita sola come non mai. Senza un perché. Piena di tanti dubbi. E tu invece... sapevi tutto. Ma allora perché non mi hai detto subito che era tornata? Perché?... L'avrei capito, avrei accettato tutto più facilmente."

"Mi dispiace."

"No. Alex, me lo hai fatto vedere proprio tu quel film... amore è non dover mai dire mi dispiace. E vorrei aggiungerne una... è anche saper dire quanto sei stronzo."

Alessandro continua a rimanere in silenzio.

"Non dici niente. E certo, in certe situazioni è molto più facile stare zitti... be, allora te la dico io una cosa. Tra un po io avrò la maturità. Certo sto male, non sto riuscendo a studiare, ma forse la prenderò. Ce la voglio fare. Invece vorrei tanto sapere quando tu prenderai la tua maturità... Sai, Alex, in tutti questi mesi tu mi hai riempito di regali ma alla fine ti sei ripreso il più bello. La mia favola."

E si allontana così, sale sul suo motorino e alla fine scuote la testa e sorride pure. Perché questa è Niki.

Centodieci

E quando da Alaska arriva Niki, le amiche non hanno dubbi. Anche perché lei scoppia a piangere. Allora tutte l'abbracciano. E Olly guarda Diletta. Poi Erica. Ma non segna nessun punto. Chiude gli occhi. Si morde il labbro. E si dispiace da morire di aver avuto ragione. E tutte cercano di farla ridere e le offrono un gelato e parlano di altro e cercano di distrarla. Ma Niki si dispera. Non se lo sarebbe mai aspettato. Questo no. Sul serio.

"Cioè mi potevo immaginare tutto, vi giuro tutto... ma non questo. È tornato con quella con cui stava. Cioè... è finita."

E quel pomeriggio stesso Olly decide di fare una follia. In fondo le possibilità non le mancano.

"Niki, scendi!" Urlano tutte insieme. E poi proprio lei, Olly, la grande organizzatrice, si infila nella macchina e suona il clacson come impazzita. "Po po po..."

Niki si affaccia dalla finestra.

"Ma che succede? Che è questo casino?"

"Muoviti, ti stiamo aspettando!"

Niki vede la macchina. Poi le sue amiche. "Non mi va di scendere."

"Non hai capito... Saliamo su e ti smontiamo casa."

"Sì, e io mi faccio tuo padre!"

"Zitta Olly! ! Ok scendo. Piantatela di fare casino!" E in un attimo è giù. Corre curiosa verso quella Bentley ultimo modello.

"Ma che fate?"

"Abbiamo organizzato una giornata ad hoc per te... Per noi, per me... Insomma perché mi va, forza!"

Olly spinge Niki nella macchina. E partono così con l'autista, una ragazza di trent'anni di nome Samantha che sorride e mette la prima.

"Dove mi ha detto lei... Olly?"

"Sì, grazie..." poi rivolta a Niki, "allora ci ho pensato bene su... Noi Onde non dobbiamo permettere a nessun Alex o altro uomo che sia di farci versare una lacrima per lui! È chiaro?"

E alza la musica del ed che aveva appena infilato. Le Scissor Sisters inondano la macchina. Don't FeelLike Danari. E cantano anche loro e ballano e ridono e fanno casino. Trascinano Niki spingendola, tirandola, scapigliandola pur di farla ridere. E perfino Samantha sorride e si diverte con quelle quattro pazze così affamate di felicità.

"Arrivate."

"Bene, forza, ragazze, scendete... Prima tappa qui alla Spa dell'Hilton. Già tutto riservato, fissato e soprattutto pagato... Forza entrate, Onde!"

Olly le spinge all'interno della Spa, in quello strano tempio in stile romano. Poco dopo sono tutte e quattro con solo dei grossi asciugamani intorno alla vita. Olly fa da guida.

"Vedete qui... sono circa duemila metri quadrati di puro piacere, certo, non di quello che vorrei io... però ci si può stare."

E in un attimo tutte si lasciano andare. Abbandonate in quella piscina interna riscaldata, a guardare attraverso quella cupola di vetro delle nuvole che passano leggere. A ridere, a chiacchierare. Poi sotto una cascata svedese, e un idromassaggio e una passeggiata in vasche di pietre calde.

"E ora Chocolate Therapy!"

"Cioè?"

"È quella che va tanto di moda adesso..."

"Uhm, buono il cioccolato..."

"Ma mica te lo devi mangiare! È lui che si mangia il tuo stress..."

Erica si tocca il sedere, stringendosi un po la coscia.

"E qui? Qui ci pensa lui a mangiarsi qualcosa?"

"Ah no, per quello devi fare un trattamento ayurve

ico..."

"Cioè?"

"Già, che sono?"

Olly sorride.

"Sono dei trattamenti che risalgono all'arte indiana iniziata inquemila anni fa. E per quel problema che ti preoccupa anto... dovresti fare un garsha... Ma è ancora presto, non hai in filo di cellulite!"

"Secondo me tu hai qualche quota in questa Spa, ne sai

roppe..."

"Macché, ho mia madre che ha praticamente provato di utto e di più... ma con scarsi risultati, solo che me lo racconta jraticamente ogni giorno!"

E poi più tardi di nuovo in macchina con Samantha, verso jna nuova avventura.

La macchina posteggia all'entrata del Parco di Veio. Olly, Niki, Diletta ed Erica si incamminano per un piccolo sentiero nel verde di quel bosco. Tra siepi di bosso, pini, palme. E un prato all'inglese, perfettamente curato, con delle luci soffici, nascoste e una musica bassa che danza tra il leggero frusciare di quelle piante inchinate a quel tiepido vento estivo.

"E qui cosa c'è?"

"Si chiama tete à tete..."

"Cioè?"