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"Bene, allora visto che non hai nulla da dire, parlo io... sei proprio uno stronzo. Perché mi hai fatto..." ed Elena continua a rovesciare una serie di insulti, rabbia, assurdità e cattiverie. Alessandro sorride, lasciandola parlare. Poi all'improvviso prende dal tavolo lì vicino un foglio piegato. E lo apre. Elena si ferma.
"E quello che è?"
"Una mail. Mi è arrivata da qualche giorno. Ma l'ho vista solo stasera purtroppo..."
"E che me ne frega a me..."
"A te forse niente, perché già lo sai. A me molto invece, perché non lo sapevo. Anzi non lo potevo proprio immaginare. Nella mail c'è una tua lettera."
"Mia?"
Elena improvvisamente sbianca.
"Sì, tua. Te la leggo, eh? Se per caso non te la ricordassi... Allora. "Amore mio. Stamattina mi sono svegliata e ti ho sognato. Ero ancora tutta eccitata ripensando a quello che abbiamo fatto. Soprattutto mi eccita da morire pensare che sta rai in riunione con lui. Riesci a passare a mezzogiorno? Ho voglia di..."" Alessandro smette un attimo di leggere. E abbassa il foglio. "Queste le salto perché sono tutta una serie di tue por cate... ecco riprendo da qui. "Spero che tu riesca a vincere così rimarrai a Roma e potremo continuare a stare insieme... Perché come sto con te, Marcello..."" Alessandro poggia il foglio sul tavolo. "Ma Marcello, quel giovane deficiente che avrebbe dovuto prendere il mio posto... ha perso. È finito a Lugano e guarda caso nella mia vita improvvisamente... puff, che strano... dopo la sua partenza ricompari proprio tu... che addi rittura stranamente ci hai ripensato e dopo la sua sconfitta guarda caso hai deciso di sposarmi..."
Elena è come pietrificata. Alessandro sorride, beve un altro sorso di champagne.
"E io che mi stavo facendo problemi nel dirti che non ti amo più."
Si alza e la supera, poi apre la porta del bagno e prende due valigie già pronte. Apre la porta di casa e le mette sul pianerot tolo. "Ho preso tutto quello che c'era di tuo, perfino qualche regalo, qualunque altra cosa, libri, penne, profumo, saponette, tazze, che potessero in qualche modo farmi ricordare di te. Vor rei che tu fossi come quelle fatine dei film, anzi più brava di loro. Devi sparire per sempre." Alessandro chiude la porta. Poi da due mandate, mette il blocco e lascia le chiavi infilate den tro. Poi prende la bottiglia di champagne, mette la musica al massimo e se ne va in camera sua. Felice come non mai. Non devo neanche andarmi a cercare un albergo. Ora devo solo riu scire a capire chi è questo "amico vero" e soprattutto... se posso recuperare ancora i miei gelsomini.
Centoquindici
Davanti ad Alaska. Olly abbraccia Niki. "Cazzo! Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta! Sento che ce l'ho fatta! Ho superato la maturità!" "Ma guarda che i quadri usciranno tra un mese." "Sì, ma io ci credo e poi cerco di portare fortuna anche a
voi!"
"Ma tu sei pazza, guarda che così porti solo sfiga!"
"Ragazze... tra poco si parte..." Erica si avvicina a loro con una cartina. La apre. "Allora, vi faccio vedere. Partiamo presto con il treno da Roma."
"A che ora?"
"Alle sei."
"Ma non ce n'era uno dopo..."
"Tanto dormi in treno, quanto ti pare..."
"E poi c'hai tutta la vacanza per recuperare..."
"Be, io in vacanza vorrei fare altro..."
"Olly, piantala!"
"Volete dare un'occhiata... allora, poi da Patrasso prendiamo il pullman e facciamo la costa fino ad Atene. Ci sono un sacco di posti bellissimi. A Rodi, c'è la spiaggia di Lindos, dicono che sia bellissima, piena di angoli molto carini, un certo Socrates che va foltissimo... Poi Mykonos, spiagge e vita notturna. Santorini, col suo vulcano in cui si perdono i tramonti più famosi del mondo. Ios, definita l'isola dell'amore ma anche della notte sfrenata della Chora, alias "the village". E poi io voglio vedere assolutamente Amorgos, dove Lue Besson ha girato il film Le grand bleu."
Diletta guarda sognante il telefonino. Niki se ne accorge. "Che stai facendo?"
"Mi ha mandato un messaggio Filippo. Che romantico."
"Che ti scrive? Fai vedere..." Olly cerca di strapparle il telefonino dalle mani. Diletta è più veloce. E si gira dall'altra parte. Ma Olly le prende il braccio e insiste.
"E mollalo!"
Niki si mette in mezzo. "E dai lasciala! Abbiamo capito, abbiamo capito... ma almeno facci capire che tipo è! Scusa eh, noi ci preoccupiamo per te da una vita e ora sul più bello... tu ci escludi."
Diletta riprende il telefonino e lo legge di nuovo sognante.
"Vorrei essere io tutte le tue Onde e partire con te..."
"Che stronzo ! "
"Che paraculo!"
"Già... ma le Onde siamo noi e basta!"
Proprio in quel momento si sente una voce da dietro. "E certo! Le Onde sono perfette, uniche... soprattutto fedeli."
Sul bordo della strada, appoggiato a un palo mezzo storto, c'è Fabio. È insieme a uno dei suoi inutili soliti amici. Jeans strappati, giubbotto Industriecologiche strappato, scarpe di tela strappate, perfino la maglietta è strappata.
Erica lo vede. "Ecco, è arrivato."
Diletta la segue. "Sì, ha parlato lui... il Fabio Fobia, quello delle grandi verità. Il guru."
"Avete sentito, il mio disco adesso lo passano alla radio."
Niki interviene. "Come no... Ti sei fatto un disco da solo. Hai fatto spendere un sacco di soldi a tuo padre e hai costretto un tuo amico sfigato di Radio Azzurra a passartelo ogni tanto."
"Il mio amico non è sfigato..."
"Forse no... ma tutto il resto è vero."
"E be? Che c'è di male."
Niki sbuffa. "Niente... Lasciamo stare. Piuttosto si può sapere che sei venuto a fare? Non t'è bastato quello che hai fatto al mio amico? Hai dimostrato quello che ti ho sempre detto..."
"Che cosa?"
"Che avevo ragione, puoi scrivere quante canzoni vuoi ma certe cose le dovresti saper dire con il cuore. Alzare le mani per riconquistare una ragazza... pensa che grande poeta sei..." Niki gli si avvicina e gli si mette a brutto muso. "Con quella cazzata che hai fatto, ti sei giocato tutto. Tu non mi avrai mai più, neanche come amica."
Fabio si sposta. "E che mi frega. Figurati. Posso avere tutto dalla vita, io. Mica sono come quel vecchio... quello ha trovato te e non ti molla perché ha paura. Gli anni passano. Sa che non avrà più tante altre possibilità." Niki guarda le amiche. Loro la guardano. Tutte stanno in silenzio. Solo Olly sembra nervosa. Fabio continua. "Pensa che mi sono fatto pure un'Onda..."
Niki lo guarda stupita.
"Sì, ti sembrerà strano... ma ho "surfato" con una delle tue amiche fedeli." Niki le guarda tutte. Diletta. Erica. Olly. Su di lei si ferma un po più delle altre. Olly abbassa un po lo sguardo, sembra imbarazzata. Fabio se ne accorge. "Brava, Niki... hai capito, vedi... Quando vuoi, le cose le capisci da sola."