143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 17

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Niki apre il giornale e vede la foto delle auto distrutte. Poi legge l'articolo sul BumBumCar. Sbarra gli occhi. "Non ci posso credere..."

"E invece credici, ecco cosa avevo visto... e ci mancava poco che distruggevi così la mia macchina."

"E già... Vorresti avere ragione, eh..."

"Pensa che c'è gente che fa sul serio queste cose, ragazzi come te..."

Niki legge l'articolo velocemente, cercando i nomi, i fatti, se ci sono alcuni dei suoi amici. Poi lo vede. Fernando, quello che raccoglie le scommesse. "No, non è possibile!"

"Che c'è, conosci qualcuno?"

"No, dicevo, è che mi sembra assurdo. Be, siamo arrivati. Ecco, fermati."

"È questa?"

"Sì, grazie. Cioè, me lo dovevi proprio."

"Sì, sì, dai, scendi che sono in ritardo."

"E per l'incidente come facciamo?"

"Tieni." Alessandro cerca in una tasca della giacca, prende un piccolo astuccio argentato e le da un bigliettino. "Qui c'è il mio numero, l'e-mail e tutto il resto. Così poi mi dici come facciamo."

Niki legge. "Alessandro Belli, creative director." "E un ruolo

importante?"

"Abbastanza."

"Lo sapevo, lo sapevo, ti potevo fare una causa coi controfiocchi." Niki scende dalla Mercedes ridendo. Prende il casco, lo zaino e pure "II Messaggero". "Ci sentiamo."

"Ehi, ma quello è il mio giornale."

"Sì, e ringrazia che non mi porto via anche il ed! Uomo distratto che causa dolore alle donne..." Poi chiude lo sportello. Niki bussa sul finestrino. Alessandro lo tira giù.

"Guarda" Niki scuote il biglietto da visita, "che se questo è

falso comunque mi ricordo la tua targa a memoria... Non fare scherzi che con me non la passi liscia. A proposito, io sono Niki."

Alessandro scuote la testa, sorride e poi parte sgommando. Drammaticamente in ritardo.

Diverse ragazze entrano a scuola. Proprio in quel momento arriva Olly. "Ehi, Niki, siamo tutt'e due in ritardo come al solito, eh? Forte quello lì, bella macchina. Non l'ho visto bene ma da lontano mi sembrava carino. Ma chi è, tuo padre?"

"Come sei cretina, Olly. Lo conosci mio padre. Macché, vuoi sapere chi è quello? Il mio prossimo ragazzo" e così dicendo Niki l'abbraccia, la stringe forte e la costringe a salire le scale di corsa, proprio come fa lei. Poi Olly, arrivata su, improvvisa mente si ferma.

"Ma che, sei pazza? Così ci fanno entrare! Era un'occasione per fare sega."

"Guarda, leggi" Niki mostra il giornale a Olly, "l'articolo sul Bbc. Bastava che restassimo un altro po e ci prendevano!"

"Ma dai, pazzesco, ci pensi, noi sul giornale, passavamo alla storia!"

"Seee, al massimo alla geografia!"

"Zitta va, che oggi m'interroga" e così dicendo entrano nel l'atrio appena in tempo. Il custode, felice, chiude il cancello, lasciando fuori qualche altra ritardataria.

Tredici

dessandro entra trafelato in ufficio.

"Ciao, Sancirà. È arrivato Leonardo?"

"Tre minuti fa. È nel suo ufficio."

"Fiuuu..." Alessandro fa per entrare ma Sandra lo ferma. ...spetta. Sai com'è fatto, sta bevendo il caffè, sfogliando il riornale..." poi indica il telefono sulla linea che risulta occuata, "e sta facendo la solita telefonata a sua moglie."

"Ok" si rilassa e si lascia cadere sul divano lì vicino. Meno

ile. Fiuuu. Pensava di non farcela. Si allarga un po il colletto della camicia, si sbottona. "Ora bisogna solo sperare che la ([telefonata con la moglie finisca bene..."

"Questa la vedo dura" fa Sandra sussurrando, "lei si vuole peparare, non ce la fa più a sopportare... certi suoi atteggiaimenti."

"E quindi? Sarà burrasca?"

"Dipende. Se apre la porta e mi chiede di mandarle il solito, |hai qualche possibilità."

"Il solito?"

"Sì, è un codice. Dei fiori con tanto di bigliettino, già preparati." Sandra apre un cassetto e mostra una serie di bigliettini I tutti col nome di Francesca, ognuno con una frase diversa, una |per ogni giorno e tutti firmati da lui.

"Ma Sandra, lo sai che, anche se sei la sua segretaria, non I dovresti curiosare fino in fondo?"

"Eh sì, come se le frasi non me le avesse fatte cercare tutte a

me! Ho dovuto raccogliere il meglio del meglio dei poeti moderni ma sconosciuti. E ne ho trovate di belle..." Apre un biglietto. "Senti questa... "Io resto anche quando non mi avrai e ti avrò pur senza possederti." Complessa, criptica ma forte, eh? Comunque" dice Sandra richiudendo il cassetto, "se chi l'ha scritta un giorno diventa famoso, non credo lo perdonerà mai d'avergliela rubata."

"Come minimo sarà Leonardo a dire che hanno copiato la sua frase!"

"Ah, questo è sicuro. Anzi... dirà che proprio per questo il tipo è diventato famoso!"

Dal fondo del corridoio compare un ragazzo. Alto. Magro. Giacca sportiva. Capelli biondi, folti, pettinati all'indietro, occhi azzurri, intensi, un bel sorriso su labbra fini. Troppo fini. Da traditore. Beve un po d'acqua e sorride. Sandra chiude al volo preoccupata il cassetto. Quel suo segreto non è per tutti. Poi finge di essere tornata professionale. Il tipo le si avvicina.

"Ancora niente?"

"No, mi spiace, sempre al telefono."

Alessandro guarda il ragazzo. Cerca di metterlo a fuoco. L'ha già visto ma non si ricorda dove.

"Be, e allora aspettiamo."