143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 28

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"Non lo so. So solo che l'ha detta lui... L'ho letta sulla mia agenda."

Alessandro scuote la testa rassegnato.

"Tu sei all'ultimo anno delle superiori, no? L'anno della maturità. Ho letto da qualche parte che è il punto massimo di conoscenza di una persona..."

"Ma che è questa cretinata..."

"Poi da lì uno sceglie in qualche modo la sua strada, si specializza, prende un certo indirizzo all'università e da lì saprà molto di più su quella materia che ha scelto, ma solo su quella."

"Senti, quando fai così mi fai venire l'ansia."

"Perché?"

"Vedi la vita coma mancanza di libertà. La vita è libertà, deve esserlo, devi fare in modo che lo sia."

"Infatti, chi te lo vieta... Sarai libera di scegliere la tua facoltà per esempio, no? Quale vuoi prendere?"

"Voglio fare surf."

"Come non detto."

"Senti, ho un'idea. Gira di qua. Dritto, ecco sempre dritto. L'ultima a destra."

"Ma è senso unico!"

"Ancora? Mamma mia come sei pesante!"

"Non sono pesante, sono responsabile, voglio evitare un frontale. Invece tu sei un'irresponsabile. Come quei due di prima in motorino. Se prendi quella strada contromano puoi causare un incidente gravissimo."

"Intanto per adesso quello che causa incidenti sei tu. A meno che..."

"Cosa?"

"Non fosse un piano per conoscermi."

"Sì, sai che piano... Allora ti fermavo e ti chiedevo chi sei senza rovinare la mia macchina..."

"Peccato, mi sarebbe piaciuto di più che avevi sbattuto apposta per conoscermi..."

"Perché a volte devi essere così ragazzina?"

"Ma io sono una ragazzina, papa. Ecco, gira qui a destra. Qui si può."

"E poi..."

"Poi siamo al centro. Via del Corso, la conosci?"

"Certo che la conosco, e so anche che non si può posteggiare."

"Ma che ti frega, dai, facciamo due passi. Tu che sei un creativo hai bisogno di respirare la gente, di creare con loro, per loro. Ecco..." Niki prende di nuovo di lato il volante e lo gira di botto, "gira qui" e tira improvvisamente verso di sé. "Qui, qui c'è un posto, mettitici mettitici!"

"Ferma che andiamo a sbattere!"

Niki molla il volante.

"Ok, ma mettiti qui che è perfetto."

"Perfetto per prendere una multa, ah già, ma tu i cartelli di divieto non li leggi."

"Guarda che a quest'ora i vigili stanno a pranzo."

"Tutti, vero, tutti a pranzo. Perché i vigili i turni non li fanno..."

"Dai, smetti di parlare, andiamo!" e Niki scende al volo ridendo e senza dargli tempo di ribattere, mentre lui ancora non ha fermato del tutto l'auto. Alessandro scuote la testa e parcheggia dove lei gli ha indicato. Scende e chiude l'auto.

"Se ci fanno la multa la paghiamo a metà, eh..."

Niki lo prende sottobraccio. "Certo, certo come no... prima ti fai la macchina costosa e poi ti lamenti di una multa."

"Ma la multa non è un optional, mica l'ho scelta, mica l'ho ordinata..."

"Certo che è proprio vero che sei un creativo, eh... hai sempre la battuta giusta al momento giusto sull'argomento giusto... Se io fossi stata così veloce, sai i debiti che avrei evitato?"

"Cioè, non ci posso credere. Così giovane e hai già i debiti..."

"Ma che c'entra... Quelli di scuola!"

Un cellulare inizia a squillare.

"Ma dai, troppo forte, hai messo la suoneria di Vasco Rossi. Non è da te, troppo forte, questa musica non è da te."

Infatti, pensa Alessandro, non è da me. Me l'ha messa Elena. Ma questo naturalmente non lo dice a Niki. Prende il telefonino dalla tasca della giacca e guarda il numero.

"Scusa, ma devo rispondere, è l'ufficio... Sì, pronto?"

"Ciao, Alex, sono Giorgia. Qui siamo tutti pronti. Abbiamo raccolto materiale, cassette, tutti gli spot del passato. Ce ne sono una marea sulle caramelle. Magari esce fuori qualche spunto se li scorriamo velocemente." Alessandro guarda Niki. Sta curiosando in una vetrina, piega la testa a destra poi a sinistra, misura a occhio un paio di pantaloni. Poi si gira, guarda Alessandro, sorride e arriccia il naso, come a dire: no, non mi piace.

"Ok, allora iniziate a guardarli voi."

"E tu, a che ora torni?"

"Più tardi. Tra un po arrivo da voi."

Niki, ascoltando questa frase, scuote la testa. Tira fuori al volo un foglio dallo zaino e scrive velocemente. Poi glielo mostra.

"Non se ne parla. Oggi lavori a ispirazione libera. Diglielo. Creatività e follia. E che cazzo ! " Niki glielo sbatte sotto il naso tanto che Alessandro quasi non riesce a leggerlo. "Aspetta Giorgia, scusa eh..."

Alessandro guarda il foglio. In effetti Niki ha ragione. Poi riprende a parlare al telefono leggendolo a voce alta.