143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 30

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"Ciao, Niki, oggi in giro già dal primo pomeriggio, eh?"

"Sì, avevo voglia, fa un caldo... e qui c'avete l'aria condizionata."

Pepe si mette in posa e simula una pubblicità.

" Uuuh, Niki... fa caldo..."

Niki ride. "Non così caldo, Pepe!"

Entrano nel negozio e si perdono subito tra mille scaffali. Niki prende un libro e lo sfoglia. Alessandro le si avvicina.

"Ehi, sai che quello spot di cui ti parlava Pepe, il tuo amico energumeno, lo hanno fatto i nostri avversari?"

"Pepe non è un energumeno. È un ragazzo dolcissimo. Una persona stupenda. Vedi come ti lasci ingannare dalle apparenze, dall'immagine? Muscoli, maglietta nera, testa pelata e quindi è un cattivo."

"Io lavoro sulle apparenze, sulle immagini. Me l'hai detto tu di mischiarmi con la gente, no?"

"No, io ti ho detto di respirarla, la gente. Non di guardarla superficialmente. Ti bastano una maglietta nera attillata e due muscoli per catalogarlo. Lui è laureato in Biotecnologie."

"Veramente io non ho espresso alcun giudizio."

"Peggio, l'hai direttamente bollato."

"Ho solo detto che ha citato la pubblicità dei nostri avversari."

"Allora i vostri avversari sono fortissimi. E vinceranno."

"Grazie. Mi fai venire voglia di tornare in ufficio."

"Bravo, così perdi sicuro. Devi respirare la gente, non le poltrone dell'ufficio. Magari proprio Pepe potrebbe darti l'ispirazione. E tu l'hai pure trattato male."

"Ancora? Non l'ho trattato male. Secondo te poi io sono così stupido da trattare male uno come quello?"

"Davanti a lui no, ma dietro, alle spalle sì... L'hai fatto!"

"Basta... Mi arrendo."

"Guarda, ci sono i ed di Damien Rice... O e B-Sides... c'è pure l'ultimo, bellissimo, . Fammi ascoltare un po..." Niki prende le cuffie. Poi seleziona la traccia . "Leggi che bel

titolo, Sleep Don't Weep..." e si mette ad ascoltare, muovendo la testa. Poi si sfila la cuffia.

"Sì, sì, me lo compro. Mi ispira. Bello, romantico. E sai che c'è? Compro anche O, ci sono le altre canzoni oltre The Blower's Daughter..."

"Bellissima musica anche se Closer era un film pieno di sogni spezzati."

"Allora non va bene per noi... La colonna sonora della nostra storia dev'essere positiva, no?"

"Scusa quale storia..."

"Ogni attimo che passa è una storia... Dipende poi che cosa ne vuoi fare."

Alessandro rimane a guardarla. Niki sorride.

"Non ti spaventare... Ecco, nel film non c'era questa! Eskimo, è bellissima... Andiamo, va."

Alessandro e Niki vanno alle casse. Niki prende il portafoglio dalla borsa e fa per pagare ma lui la blocca e l'anticipa.

"Non se ne parla, te li regalo io."

"Ehi, guarda che io poi non mi sento in debito, eh?"

"Sei troppo prevenuta e diffidente. Ma con chi esci di solito? Diciamo che questo è un piccolo indennizzo per l'incidente di stamani."

"Piccolissimo. C'è ancora da riparare tutto il motorino."

"Lo so, lo so."

Escono e continuano per via del Corso, piena di gente.

"Vedi, fanno le vasche. Non hanno soldi, abitano in periferia e questo è il loro unico passatempo. C'è la musica, c'è la metro, ci sono i negozi, c'è qualche spettacolo in strada... vedi quel mimo?" Un vecchio signore dipinto di bianco si blocca in mille posizioni diverse per chi gli mette qualche centesimo nella ciotola. "Oppure guarda quell'altro..." Si uniscono a un gruppo di gente che si è fermata a guardare qualcosa. Al bordo della strada un anziano signore completamente tirato a lucido, con una paglietta in testa, camicia chiara, giacca di lino e un papillon scuro, ha sulla spalla una gazza ladra. Il signore fischietta qualcosa. "Vai, Francis, vai... Balla per i signori!"

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La gazza ladra fa tutta una serie di passi, si sposta lungo il braccio del signore tenendo il tempo. Arriva alla mano poi torna alla spalla.

"Brava, Francis, ora dammi un bacio" e la gazza ladra si tuffa su quel chicco di pannocchia che lui stringe tra le labbra e glielo ruba delicatamente. Poi l'uccello con un piccolo salto fa cadere quel chicco nel suo becco e lo manda giù. Niki applaude felice. "Brava, Francis, brava, è troppo forte, bravi tutti e due!"

Niki si mette le mani in tasca, trova qualche spiccio e lo fa cadere nel piccolo nido che sta poggiato su un tavolino lì accanto.

"Grazie, grazie, è troppo gentile" si leva il cappello e s'inchina scoprendo la sua testa pelata.

"Complimenti! Ma c'ha messo tanto a insegnarle queste cose? La musica, i comandi e tutto il resto?"

Il signore sorride. "Scherza, signorina? È Francis che mi ha insegnato tutto. Io non sapevo neanche fischiare!"

Niki guarda entusiasta Alessandro. "Dai, non fare il tirchio... Dagli qualcosa anche tu..."

Alessandro apre il portafoglio. "Ma ho solo pezzi interi..."

"E dagli questo ! "

Niki sfila un biglietto da cinquanta euro e lo mette nel nido della gazza. Alessandro non riesce a fermarla. E del resto ormai è troppo tardi. Il signore se ne accorge. Rimane quasi senza parole. Poi sorride a Niki.

"Grazie... venga... si metta uno di questi chicchi in bocca."

"Ma io? Ma non è pericoloso?"

"Ma no! Francis è bravissima. Tenga."