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vuoi fare il verbale, magari si spaventano e se ne vanno."|
"Dici?"I
"Sicuro."i
"Niki..."
"Eh?"
"Finora non ne hai azzeccata una... Il parcheggio, il biglietto dell'autobus. Ora sei sicura che ti vuoi avventurare con il verbale della polizia?"
Niki si mette le mani sui fianchi.
"I frullati erano buoni?"
"Buonissimi."
"Allora lo vedi che su qualcosa c'azzecco? Dammi un'altra possibilità..."
"Ok."
Alessandro esce dalla Mercedes. "Pensavo d'avere dietro il cid e invece niente. Mi sa che ci tocca chiamare la Municipale, almeno fanno i rilievi... e i verbali."
La donna guarda l'uomo.
"Gianfrà, mi sa che ci vorrà un sacco di tempo..."
Niki guarda soddisfatta Alessandro. Gli fa l'occhiolino. Gianfranco si tocca il mento pensieroso. Niki interviene. "Vista la situazione... Be, facciamo finta che non è successo niente: voi ve ne andate e noi ce ne andiamo."
Gianfranco la guarda perplesso. Non capisce. "E la macchina che m'ha sfonnato?"
"Pericoli del mestiere" osa Niki.
"Ma che, stai a scherza? L'unica volta che esco con mia moglie pé sta un po da soli, che non ne posso più, che c'ho sempre i figli in casa co dieci amici e cerco un posto dove stare tranquillo con lei, per colpa tua ci devo rimettere io? A fur
betta... Ma la chiamo subito io la Municipale e aspettiamo quello che c'è da aspettare! Pure un anno!" Gianfranco prende il suo telefonino dalla tasca e compone un numero. Niki si avvi cina ad Alessandro. "Ok, come non detto..."
"Visto."
"Ma tu ce l'hai il cid in macchina?"
"Certo, ho fatto finta di no per la tua splendida teoria degli amanti."
"E allora prendilo..."
"Ma ormai stanno chiamando la Municipale."
"È meglio se lo prendi... Fidati!"
"Ma capiscono che abbiamo bluffato!"
"Alex... io non ho il foglio rosa e ho diciassette anni."
"Ma se mi avevi detà aaaah, io ci rinuncio con te."
Alessandro si tuffa nella macchina ed esce un secondo dopo con un foglio in mano.
"Gianfranco, guardi! Ho trovato un cid! Che fortuna, eh?!"
I
Ventidue
Stanza indaco. Lei. È difficile. Sembra che ti manchi la terra]
sotto i piedi. La strada che conoscevi, le parole che sapevi, glij
odori e i sapori che ti facevano sentire protetta... decidere di|
cancellare tutto. Sentire che altrimenti non andrai da nessuna
parte e resterai lì, a far finta di vivere. Ma l'amore che finiscejj
così era davvero amore? Mi dispiace. Non voglio che soffra. Non se lo merita. È sempre stato buono con me. Ci tiene. Si preoccupa. È anche un po geloso. Ieri, quando stavo per dirglielo, mi sono sentita morire. Mi parlava della sua giornata, del suo nuovo lavoro, della prossima vacanza che vuoi fare con me ad agosto per festeggiare la maturità. Accende il portatile. Apre la cartelletta gialla. Sceglie a caso il file.
"Con gli occhi della fantasia si vide mentre conversava con questa dolce e bellissima fanciulla seduta accanto a lui, in una stanza piena di libri, quadri, gusto e intelligenza, pervasa da una luce chiara e da un'atmosfera calda e brillante..."
Poi smette di leggere. E si sente all'improvviso quella fanciulla. E vede quella stanza piena di libri. E osserva quei quadri. E sente quella luce chiara che la illumina e la rende bellissima. E lui, quel lui, non ha i lineamenti del suo ragazzo, ma di qualcuno nuovo, tutto da immaginare. Qualcuno capace di scrivere quelle parole che la fanno sognare. Quanto è vero. Quanto abbiamo bisogno di un sogno.
Ventitré
Poco più tardi, in macchina. Alessandro mormora qualcosa tra sé e sé. Niki se ne accorge.
"Che fai, preghi?"
"No, facevo i conti di quanto ho speso... Allora, tra assicurazione per il bonus malus, la multa per la macchina, la multa per il tram, il carro attrezzi, l'incidente... Io quel motorino te lo compravo nuovo."
"Sì, ma il valore affettivo di Milla dove lo metti?"
"Posso evitare di dirlo?"
Niki si gira verso il finestrino. "Cafone!"
Alessandro continua a guidare e ogni tanto la guarda. Niki rimane girata di lato. Ticchetta con le dita sul cruscotto, tenendo il tempo della musica che arriva dal ed di Damien Rice. Alessandro se ne accorge e lo spegne. Niki si volta veloce verso di lui. Poi si avvicina al finestrino e ci alita sopra. Con l'indice inizia a scrivere qualcosa. Alessandro preme un tasto, il tettino si apre, entra dell'aria che asciuga il vapore e cancella la scritta di Niki. Lei sbuffa.
"Mamma, come sei antipatico."