143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 45

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"No."

"Allora scappano in America a spese mie per ripristinare l'ormai antica tradizione delle famose fuitine?"

"No."

"Peggio. Ho capito. Non mi dire niente. Il direttore della banca non si deve preoccupare. Si deve licenziare per aver accettato un cliente come me, capace di un buco di fondi pari al pozzo di San Patrizio. Si sposano, vero?"

"No. Ma perché ti fai questi film drammatici?"

"Perché gli episodi della vita di mia figlia hanno sempre un che di thriller."

"Ma parlano d'amore..."

"Sì, ma non di Mariù."

"Ah, ah, carina questa. Sei di buon umore, eh?! Be, ma mi sembra pure giusto. D'altronde hai una figlia con la testa sulle spalle. E tranquilla, serena... A volte pure troppo."

"Bene, dopo quest'ultima tua affermazione, posso anche tornare a leggere il mio libro. Con te è impossibile capire. Sei la mamma più assurda del mondo. L'esatto contrario di tutte le altre. Ma ti rendi conto, ora sei delusa perché Niki è una posata e tranquilla" apre il libro e scuote la testa.

"Amore?"

"Sì?"

"Non credi sia proprio per questo che mi hai sposato?"

"Se devo essere sincero, ogni tanto mi chiedo veramente quale sia la ragione per cui vent'anni fa ho fatto questo passo definitivo."

"Che rimpiangi?"

"No che..." la guarda con sospetto, "mica mi hai fatto bere qualche intruglio della Vanna Marchi & Co. perché io poi potessi farti quell'onerosa e preoccupante richiesta? Sennò non si spiega."

"Ti odio. Mi offendi. Domani esco sul serio con Niki e non per parlare. Ma per fare shopping, ma di quello vero. Sarà talmente grosso l'addebito sulla carta di credito che scapperai col direttore di banca."

"Forte, tipo quei due dei Segreti di Brokeback Mountain."

"Ma voi non vi rifugiate nel Wyoming, al massimo a Pescasseroli indebitati fino al collo."

"Questo comunque è un ricatto pecuniario. Va bene, va bene, parlo. Ho capito perché ti ho sposata." Roberto si gira, la guarda intensamente e aspetta qualche istante in silenzio, per creare suspense, le sorride.

"Allora? Non mi fare innervosire."

"Semplice. Verbo coniugato in tre tempi."

"Cioè? Non capisco."

"Ti amavo. Ti amo. Ti amerò."

Simona gli sorride. "Salvato in corner. Avevo trovato anche la giusta punizione. Regalare una carta di credito a Niki."

"Amore" Roberto l'abbraccia, "non mi cadere così in basso" e la bacia. "Allora? Poi non mi hai risposto. Sei uscita con Niki, hai dilapidato il mio conto e poi? Cosa ti ha raccontato?"

"Mi ha parlato di un ragazzo."

"Oddio che è successo?"

"Si sono lasciati."

"Ahia... Cioè, non faccio in tempo a sapere che mia figlia sta con uno che è già finita... e come sta Niki? È stato lui? In questi casi si abbassa il livello di autostima."

"No, è stata lei."

"Meno male. Cioè, mi dispiace ma è meglio che sia lei a decidere... Ma tu non me la racconti giusta, che cosa altro è successo... Cioè, mi devo preoccupare, ci sono altre notizie sconvolgenti in agguato?"

"Non si è aperta molto. Credo comunque che lui sia stato il suo primo ragazzo. E che con lui ci sia stata la sua prima volta..."

"Ma ne sei sicura?"

"Ho provato a chiederle qualcosa di più ma l'ho vista troppo imbarazzata... Non mi andava di essere troppo insistente."

"Ma scusa, mettiamo che "tutto questo" sia realmente avvenuto, non capisco, proprio dopo che è accaduta una cosa così importante... si lasciano?"

"Credo che "tutto quello" accadesse l'altr'anno."

"L'altr'anno? Ma Niki l'anno scorso aveva..." Roberto fa rapidamente i calcoli. Simona lo aiuta. "Sedici anni."

"Sedici anni, cavoli, sedici anni."

"A sedici anni alcune giocano con le bambole, che però non sono più le Barbie che usavo io. Ora ci sono le Bratz. Altre leggono le Winx. Altre ancora sono già in America. Alcune hanno blog pazzeschi su Internet, scaricano file, hanno l'iPod. Altre uccidono i genitori. E altre si innamorano e giustamente fanno l'amore. Sei fortunato che Niki rientri in quest'ultima casistica."

"Bene, allora sono molto felice di potermi ritenere fortunato." Roberto finalmente apre il suo libro e si mette a leggere.

E ritorna sull'ultima frase letta. "Se posso dire a un altro 'ti amo devo essere in grado di dire 'amo tutti in te, amo il mondo attraverso te, amo in te anche me stesso.'" Che gli sembra un chiaro messaggio.

Anche Simona prende il suo libro appoggiato sul comodino. Altro genere. D'amore e ombra di Isabel Allende. Ma si capisce perfettamente che i due stanno pensando ad altro. C'è uno strano silenzio in quella stanza, uno di quei silenzi così carichi, che alla fine è piacevole interrompere. Roberto si appoggia il libro sulla pancia, aperto ma rivoltato. "Senti, amore, ti posso chiedere una cortesia?"

Simona mette un dito in mezzo alle pagine per tenere il segno. "Certo, dimmi."

"Niki potrebbe ancora non essere andata con nessuno, giu sto?"

"Abbiamo bassissime possibilità..."

"Bene, quando avrai una certezza anche su questo argo mento me lo dirai..."

"Certo."

"Allora, io credo che saranno tante le puntate della Nikis Love Story. E spero che non siano tristi ma piene di momenti felici, di risate, di gioia, di bambini, di successi."

Simona si commuove. "Sì, lo vorrei tanto anch'io. E spero soprattutto che saremo pronti."