143382.fb2
"Bravo, ottima frase. Io invece ne so una di Woody Allen: i guai sono come i fogli di carta igienica, ne prendi uno, ne vengono dieci."
"E che vuoi dire? Che abbiamo fatto un incidente e dobbiamo fare altri dieci danni?"
Niki alza il sopracciglio. "Ma che, stiamo litigando?"
Alessandro la guarda. "No, stiamo chiarendo alcuni punti."
"Ah, ecco, per migliorare il nostro rapporto?"
Alessandro la guarda ancora e sorride. "No, per chiuderlo."
"Uffa" Niki appoggia i piedi sul cruscotto, "ma non capisco proprio perché. Ci siamo appena conosciuti, anzi per l'esattezza tu mi sei venuto addosso, io non ho fatto una piega, ci stiamo conoscendo meglio... E invece tu che fai? Decidi che vuoi chiudere il nostro rapporto!"
"Leva i piedi dal cruscotto."
"Ok, li levo se continuiamo ad avere un buon rapporto."
"Un buon rapporto non si basa mica su delle condizioni, non abbiamo mica un contratto."
"Ah sì? Allora io resto coi piedi sul cruscotto!"
Alessandro prova a toglierli con la mano.
"Che fai? Guarda che mi metto a gridare, guarda che ti denuncio! Mi hai messo sotto, mi hai distrutto il motorino, mi hai rapito e mi vuoi violentare!"
"Io veramente vorrei solo che tu levassi i piedi dal cruscotto." Alessandro prova di nuovo a levarli e Niki si affaccia dal finestrino e inizia a urlare "Aiuto! Ahhh!".
Un tipo, fermo davanti a una piccola rimessa con solo un motorino fuori, la guarda sbalordito.
"Niki, ma che fai? Che succede?"
Niki si accorge che si sono fermati proprio davanti all'officina del meccanico.
"Ah, niente... ciao, Mario" e scende ricomponendosi come può. Mario guarda un po storto Alessandro. Niki se ne accorge e cerca subito di sistemare tutto.
"Il mio amico mi aiutava a provare una scena che devo fare
a teatro!"
Mario aggrotta le sopracciglia. "Pure questa. Sapevo che facevi quasi tutti gli sport, ma il teatro mi mancava..."
"Eh, per questo ce l'ho messo!"
Mario ride, sfregandosi le mani ancora sporche di grasso e olio sulla tuta da meccanico. Niki si gira verso Alessandro e gli sorride.
"Hai visto? Ti copro sempre" poi si allontana e Alessandro prova a risponderle "Ma sempre quando?" Ma Niki è già sul suo motorino. Prova a muovere a destra e sinistra la ruota anteriore.
"Ehi, mi sembra perfetta!"
Mario torna serio e le si avvicina.
"E perfetta. Allora, ho cambiato il cerehione davanti e ti ho rimesso a posto e in asse quello dietro. Il telaio si era storto di pochissimo e per fortuna sono riuscito a centrarlo di nuovo e, visto che le gomme erano liscissime, te le ho cambiate."
"Ehi, ma così quanto ti devo?"
"Niente..."
"Come niente?"
"T'ho detto niente... Hai detto che non è colpa tua, giusto?"
"Certo che no" sorride fiera Niki guardando Alessandro.
Mario allarga le braccia. "E allora tutto quello che ti ho fatto in più, lo carichiamo su quel soggetto che ti è venuto addosso. Che poi oh... era malconcio forte, il tuo motorino! Chissà quello a che stava a pensa quando t'ha preso, eh? Dovevi andare all'ospedale, Niki, e farti dare qualche giorno e qualche punto d'assicurazione. Ai farlocchi... gliela dobbiamo far pagare cara!" Niki guarda Mario e sorride, cercando in qualche modo di farlo smettere. Ma Mario non si accorge minimamente dei suoi sguardi. Anzi, ci va giù ancora più pesante. "Più cara di quanto hanno pagato allora, rubando la patente."
Alessandro non ce la fa più e sbotta.
"Senta, forse ero anche un po distratto e le sono andato addosso, ma la patente l'ho presa onestamente! È chiaro?"
Mario guarda Niki. Poi Alessandro serio. Poi di nuovo Niki. Poi sorride.
"Ho capito... state a recita di nuovo, eh?! State a fa la scena del teatro..."
Alessandro alza la mano e lo manda a quel paese. Poi si dirige veloce verso la macchina, apre lo sportello e ci si siede dentro. Mario guarda Niki.
"Ahò, come è permaloso l'amico tuo."
"Eh lo so, è fatto così. Ma vedrai che migliorerà."
"Ahò, se sei capace di fa i miracoli."
Niki prende il motorino e lo accende. Poi si avvicina ad Alessandro che abbassa il finestrino.
"Tutto ok? Va? Funziona?"
"Sì, perfetto, grazie. Sei stato molto gentile ad accompagnarmi."
Mario tira giù la serranda dell'officina.
"Oh, che carini i piccioncini! State provando un'altra scena, eh? Io me ne vado a mangiare. Quando c'è la prima a teatro, invitatemi." Mario accende un vecchio Califfone e si allontana.
Niki sorride ad Alessandro. "È fatto così, ma è un bravissimo meccanico."
"Ci mancava anche che fosse un meccanico incapace! Allora avevi fatto proprio bingo!"
"Ma come ti esprimi! Ormai non sai più distinguere la realtà... confondi la semplicità e la bellezza della vita con l'irrealtà delle tue pubblicità. Hai fatto bingo... Tu sei proprio fuori, sei proprio out."