143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 56

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Niki scuote la testa e parte. Poco dopo Alessandro la raggiunge e di nuovo tira giù il finestrino.

"Ehi, ma perché ti devi sempre offendere?"

"Guarda che la realtà non dovrebbe mai essere offensiva, sennò vuoi dire che c'è qualcosa che non va." Niki sorride e accelera un po. Alessandro la raggiunge di nuovo.

"Ah sì? Be, si da il caso che il motorino, le ruote nuove, il telaio riparato... ecco, devi tutte queste cose alla mia irrealtà."

Niki rallenta e si lascia quasi superare.

"Ecco, allora tra quelle cose mettici anche un pieno."

Alessandro si affaccia dal finestrino. "Perché?"

"Perché ho finito la benzina."

T

L

Alessandro rallenta, poi accosta la macchina, tira il freno a mano e scende.

"Scusa, ma non ho capito. Ma quel bravissimo meccanico non poteva metterci anche un po di benzina per farti arrivare a casa?"

"Ma che dici? Che, non lo sai? Di solito ti levano anche quella che hai. Per lavorarci te lo devono magari stendere per terra e allora colerebbe tutta da sotto il sellino."

"E quindi ora che facciamo?"

"Vieni un po indietro con la macchina. Hai un tubo?"

"Un tubo?"

"Eh, per fare un succhio dal tuo serbatoio..."

"No, non ce l'ho." Alessandro risale in macchina e fa marcia indietro. "Ma ti pare che giro con un tubo poi?"

Niki apre lo sportellino davanti del motorino. "Che fortuna... ce l'ho io!" Tira fuori un tubo verde, di quelli per innaffiare, tagliato per la lunghezza di circa un metro e mezzo. "Ero sicura che me lo avesse fregato mio fratello."

"Tuo fratello? Ma quanti anni ha?"

"Undici."

"E eha il motorino?"

"No. Ma un suo amico, un certo Vanni, che a casa chiamiamo Lucignolo, gli ha trasmesso il divertimento delle macchinette radiocomandate a scoppio..."

"E quindi?"

"Quindi vanno tutti i giorni al Foro Italico e mio fratello usa la mia benzina per le loro gare."

"Complimenti."

Niki ha finito di svitare il tappo del suo motorino e apre quello del serbatoio della Mercedes di Alessandro. Ci infila con forza il tubo. Più volte.

"Ecco fatto. Senti, guarda che ti ho fatto saltare la retina."

"Cioè?"

"Cioè, per entrare col tubo ho dovuto rompere la retina che funziona da filtro... Al primo tagliando che fai tanto te la fai rimontare, no?"

"E certo, figurati, tanto, danno più danno meno..."

"Ecco, tieni." Niki gli da il tubo verde in mano.

"Che devo fare?"

"Succhia."

"Cosa?"

"Aspiri qua dentro e piano piano fai arrivare la benzina. Tanto il tubo è un po trasparente, la vedi. Quando è quasi arrivata in cima, metti il pollice sul tubo e lo tieni sempre più in basso rispetto al serbatoio della macchina."

"E poi?"

"E poi lo metti nel serbatoio del mio motorino e levi il pollice. La benzina esce da sola e tu hai fatto un "succhio" !"

"Forte. Ne avevo sentito parlare ma non ci credevo..."

"Be, sai... hai mai sentito parlare di un certo Archimede..."

"Lo so che è la legge dei vasi comunicanti, è che non credevo che veramente qualcuno usasse questo metodo ancora oggi."

Niki scuote la testa e ride. "Sai quanta benzina ti avranno fregato nella tua vita co 'sto metodo?"

"Dici?"

"Sicuro."

Alessandro prende il tubo e sta per portarselo alla bocca, poi si ferma.

"Scusa, ma se è così facile... perché non lo fai tu? La benzina serve a te. È pericoloso, vero?"

"Macché. Non lo faccio perché mi da fastidio l'odore della benzina. Non riesco a succhiare... in questo caso."

Poi lo guarda apposta provocante. Alessandro alza il sopracciglio. Niki scuote la testa.

"E anche nella maggior parte di altri casi. Forza, succhia."

Alessandro non se lo fa ripetere due volte. Succhia con forza, attaccato al tubo. Una, due, tre volte. "Ma non esce niente!" Riprova tenendo basso il tubo, non se ne accorge e gli arriva di botto tutta la benzina in bocca.