143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 58

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"Allora le è andata molto bene... Perché in quel caso dovevamo portarla direttamente al Comando per accertamenti. Quella benzina poteva servire per delle molotov, magari."

"Per delle molotov? Ma voi allora non siete di pattuglia. Voi ce l'avete proprio con me! Mi scusi eh... Ma gliel'ho spiegato. La ragazza ha finito la benzina del suo motorino!"

"Che fa, alza la voce?"

"No, è che quando non venite incontro alla gente non vi capisco proprio..."

"Senta, siamo noi che non capiamo lei. Lei crea solo problemi."

"Io?"

Niki si mette in mezzo. "Ok, ok, basta, non litighiamo. Sapete se c'è un distributore qui vicino?"

Serra guarda Carretti che chiude gli occhi come a dire "Ma sì, sì, passiamoci sopra dai...".

"Sì, è qui dietro l'angolo. Però chiudete la macchina e andateci spingendo il motorino."

"Ok, grazie" sorride Niki, "siete stati molto gentili."

I carabinieri risalgono in macchina. Serra si affaccia. "Per stavolta è andata così. Non vorremmo trovarci in altre situazioni spiacevoli. Per favore non crei problemi" e partono sgommando.

Niki comincia a spingere il motorino. Alessandro prende le chiavi, chiude lo sportello e poi spinge il pulsante del telecomando, mettendo l'allarme. Le corre dietro e la raggiunge.

"Dai, mettiti di là che ti aiuto a spingere..."

Camminano in silenzio. Niki lo guarda e sorride.

"Mi raccomando, non creare problemi, Alex, eh?!"

"E certo, che strano, è da quando ti conosco che non faccio

altro."

"Veramente ti hanno conosciuto prima, per le tue russe..."[

"Ah già."

Continuano a spingere. Alessandro sbuffa sotto il sole.

"So di gasolio, sto sudando e magari prendo pure fuoco... E questa era la mia pausa pranzo."

"Be, dai, madonna come sei pesante, divertiti, almeno è!

diversa dal solito, no...">,

"Ah, questo è sicuro."]

"Invece una cosa non la capisco: perché i carabinieri ripartono sempre sgommando?"

"Che è, una delle domande di Sai Xchéì Boh, forse è un difetto delle loro macchine. Il massimo era se ti attaccavi a loro col motorino, ah ah! Ecco, siamo arrivati.";

"Hai dieci euro?"I

"Certo..." Alessandro si mette la mano in tasca e li prende dal portafoglio. Niki mette la banconota nella macchinetta del distributore.|

!

"Segna, va..."

"Lascia stare..." fa Alessandro sorridendo. "Ormai ho perso il conto."

"Ah sì, allora non pago la tintoria!"

Niki stacca la pompa e la infila nel serbatoio del motorino. Poi, quando l'erogatore segna dieci euro, inizia a saltare sul tubo della pompa arrotolato a terra. Niki salta sempre più forte.

"E ora che fai?"

"Benzina, no? Guarda, l'erogatore continua a girare. , e , e , e , e , ,... È l'unico modo per stare dietro al rincaro del petrolio!"

"E certo" Alessandro la ferma, "così se ripassano quei carabinieri ci portano dentro direttamente."

Proprio in quel momento "Niki! Niki! Meno male che ti ho trovata!" Mario il meccanico, a bordo del suo Califfone, frena davanti a loro. "Mario, che ci fai qui..."

"Niki, ti devo dire una cosa importantissima... Ricordati che con quel motorino non puoi correre ora. È come se fosse in rodaggio. Le gomme nuove sono ricoperte di cera... Tocchi il freno e badabum, sei col culo per terra!"

"Grazie, Mario!"

Il meccanico sorride. "Figurati... Di niente... È che mi stavo a preoccupa..."

"Hai visto?" Niki guarda Alessandro. "Te l'ho detto che è un bravissimo meccanico!"

"Figurati! Dovere... siete voi, che con tutte quelle scene da teatro m'avete confuso." Mario accende il Califfone e si allontana scuotendo la testa.

"E ora?" Niki lo guarda.

"Ora cosa?"

"Ora come vado a Fregene? Ho una gara lì, oggi pomeriggio." Niki piega la testa di lato e apre gli occhi, cercando in tutti i modi di sembrare più carina. "Una gara alla quale tenevo un sacco..."

"Nooo, nooo, non se ne parla, eh... Non fare così!"

Niki gli si avvicina. "E dai, ma perché fai sempre il duro e non mi aiuti invece?"

"Non ti aiuto? ! È da quando ti ho conosciuto che ho messo su una specie di "pronto soccorso Niki""

"Ecco, vedi come sei carino, e non smettere allora, no?"

Alessandro chiude le braccia conserte. "Non se ne parla pro prio, su questa storia di Fregene sono irremovibile."