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Arriva Alessandro trafelato.
"Lui è il mio amico Alessandro. Alex, aspettami qua e non guardare, eh?"
Rimane fermo davanti al signore che ha sentito chiamare Mastino.
"Salve..."
Mastino lo guarda curioso.
"Anche lei è del gruppo dei pazzi?"
No, vorrebbe dire Alessandro, io sono quello del pronto soccorso Niki, ma sarebbe lunga da spiegare.
"Ho dato solo un passaggio a Niki, aveva problemi col motorino."
"E quando mai quella ragazza non ha problemi. Però è forte, eh? Ha un cuore d'oro. Vuole qualcosa da bere? Che ne so, un cicchetto, un aperitivo, un po d'acqua..."I
"No, no, grazie."
"Guardi che qui Niki ha il conto... può prendere quello che vuole."
"No, sul serio, grazie."
Veramente vorrei mangiare, ho una fame assurda, pensa Alessandro. Sa, è la mia pausa dal lavoro. Un po lunga, dirà lei... Alessandro quasi si sente male e preferisce non pensarci. Già, che sciocco, mi devo convincere che mi sto regalando del tempo. Proprio in quel momento, esce dalla cabina in fondo al locale Niki. Ha una muta blu, perfettamente aderente, e i suoi lunghi capelli biondi legati da un elastico. Tra le mani una tavola da surf.
"Ecco qua! L'avevi capito?"
Alessandro è rimasto senza parole.
"No."
"Chissà, se ti prende la passione magari ci proverai anche tu... O sai già surfare?"
"Io? No. Una volta da ragazzo ho provato lo skateboard..."
"Ma dai! Be, è un po la stessa cosa... ma in acqua!"
"Sì, ma sono caduto quasi subito..."
"Be, qui di sicuro non ti fai male! Mastino, prepara qualcosa che fra un po mangiamo" poi prende Alessandro per mano e lo trascina fuori. "Vieni, vieni con me." Se lo tira dietro, escono sulla spiaggia e corrono insieme verso il mare. Alessandro arranca dietro di lei, con le scarpe nella sabbia, ancora tutto vestito da ufficio e la camicia che sa di gasolio. Ma Niki non gli da tempo.
"Ecco, siediti qui sul pattino. Torno tra poco..." e corre veloce verso l'acqua. Poi Niki si ferma, lascia la tavola e torna verso di lui che intanto si è seduto.
"Alex?"
"Sì?"
E lo bacia leggera sulle labbra. Poi lo guarda negli occhi.
"Grazie di avermi dato un passaggio."
Lui rimane senza parole.
"Oh... be, io... figurati."
Niki sorride. Poi si toglie l'elastico che ha tra i capelli.
"Tienimi questo, per favore" glielo lascia tra le mani e scappa via.
"Certo."
Niki prende la tavola e si tuffa in acqua. Ci sale sopra con la pancia e comincia veloce a pagaiare con le braccia. Va verso il largo e raggiunge gli altri, laggiù, tra le onde più grandi. Alessandro si tocca le labbra. Poi guarda la sua mano. Come se cercasse ancora quel bacio leggero... Ci trova solo quel piccolo elastico. Qualche lungo capello biondo c'è rimasto attaccato e si muove ribelle ballando nel vento. Alessandro lo tira dolcemente via dall'elastico, alza la mano e lo lancia in alto, abbandonandolo verso chissà quale buffa libertà. Poi torna a guardare il mare. Niki è sulla tavola insieme agli altri. Arriva un'onda, qualcuno pagaia veloce con le braccia, qualcuno la perde. Niki gira la tavola, da due bracciate e riesce a coglierla al volo. Si alza in ginocchio e poi in piedi. Fa quasi un piccolo salto e atterra al centro della tavola in perfetto equilibrio. Si piega in avanti e allarga le braccia e corre veloce sull'onda, coi
capelli più scuri di mare e la tuta blu bagnata e aderente. Passeggia sulla tavola, arriva fino alla punta e si lascia portare dall'onda. Poi torna indietro e sposta il peso facendola curvare un po e sale, arriva sulla cima e scende di nuovo, scivolando dolcemente così, tra quella leggera schiuma e gli sguardi invidiosi di chi quell'onda lì l'ha persa.
Trentaquattro
Un po più tardi. Alcuni gabbiani passano veloci rasenti le onde a riva. Niki esce dall'acqua con la tavola sotto il braccio.
"Wow, li ho stracciati! Ho preso più di dieci onde. Hai visto come filavo? Non ne ho persa una."
"Ne hai prese quattordici... Ecco, tieni il tuo elastico."
Niki sorride. "Grazie, vieni."
Raggiungono la capanna sulla spiaggia.
"Dai, io mi vado a fare una doccia e mi cambio al volo. Intanto tu siediti lì."
Niki vede Mastino dietro il bancone.
"Ehi, ci porti subito le tue bruschette buone, mentre faccio la doccia?"
Il vecchio signore dietro il bancone sorride.
"Come desidera, principessa. Volete anche due orate? Ne ho di freschissime."
Niki guarda Alessandro che annuisce.
"Sì, perfetto, Masti. Per me anche un'insalata verde e pomodori ma non troppo maturi, eh?" IMastino annuisce.
"Li vuole anche lei, Alessandro?"
Niki prima di entrare nella cabina lo guarda male.
"Masti! Ma dagli del tu! Oggi è un ragazzine." e sorride sparendo dietro quella porta.