143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 61

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Poco dopo sono al tavolo. Niki ha ancora i capelli bagnati quando addenta la sua bruschettà. Poi guarda Alessandro.

"Sono buone, vero? Io vengo qua solo per queste."

Alessandro ha addentato la sua.

"Con la fame che ho non distinguerei queste vongole dalle cozze."

Niki ride.

"Infatti sono telline!"

"Mi sembravano troppo piccole."

Niki da un altro morso, si pulisce un po d'olio sul mento col dorso della mano che poi però, educata, asciuga col tovagliolo.

"Allora, dai, ecco il momento del lavoro."

"Ma no, dai, che c'entra, siamo qui a rilassarci."

"Ci siamo rilassati finora. Sono sicura che ora ci viene qualche folgorante idea, meglio delle onde che ho preso io. Dai, un po per uno... Abbiamo fatto il contrario del solito: prima il piacere, questa volta, e poi il dovere... e poi magari di nuovo il piacere..."

Alessandro la guarda. Niki sorride. Fa un po la sensuale. Prende la sua mano con la bruschettà, se la porta verso la bocca e le da un gran morso, poi raccoglie qualche tellina e se la mette in bocca.

"Te l'ho detto... ci vado pazza! Dai, racconta!"

Alessandro da un piccolo morso alla sua bruschettà, poi le lascia il pezzo finale. Ci mette su qualche tellina caduta nel piatto e la imbocca. Niki da un morso e gli prende anche il dito.

"Ahi!"

"Si dice ahia! Oggi fai tu il ragazzine Allora, mi dici o no?"

Alessandro si pulisce la bocca col tovagliolo.

"Allora, ci sono dei giapponesi che vogliono lanciare una caramella."

"Forte..."

"Ma ancora non ti ho detto niente."

"Sì, ma già mi piace questa storia!"

Alessandro scuote la testa e comincia a raccontarle tutto: il nome della caramella, LaLuna, la gara col giovane nuovo creativo.

"Sono sicura che è un tipo odioso, un radicai chic, uno di quelli che si sente fico pur non avendo in realtà mai fatto niente."

"No comment" dice Alessandro sorridente.

E continua il racconto. Il rischio che incombe di Lugano, la scorciatoia di Soldini, il logo da trovare e l'idea in generale per tutta la campagna.

"Ok, ho capito tutto. Te la trovo io l'idea! Sei pronto? Invece di fare quella bella ragazza bionda che balla con in mano le caramelle... come si chiama?"

"Michelle Hunziker."

"Eh, lei... Noi facciamo un pacchetto che balla tra tutte le ragazze che lo vogliono mangiare."

"L'hanno già fatta, era Charms tanto tempo fa."

Alessandro pensa se lei era nata o no. Ma questo preferisce non dirglielo. Niki poggia il mento sul palmo della mano. "Cavoli, mi hanno fregato l'idea allora!"

Alessandro ride.

"Amici miei, ecco le orate e le insalate!" Mastino compare alle loro spalle e lascia i piatti sul tavolo. "Qualunque cosa chiamatemi, io sono di là."

"Ok, Masti, grazie!"

"Uhm, sembrano buone..." Niki con la forchetta apre il pesce, "che profumo, è freschissimo." Lo rompe e ne porta un pezzo alla bocca. "È anche tenero... Uhm, veramente buono." Poi prende con due dita una piccola spina. "Uffa, una spina!"

"E certo, se lo mangi così... vuoi che te lo pulisco?"

"No, mi piace così. Mangio e intanto penso, eh... Sono sicura che adesso mi viene un'altra bellissima idea che ancora non mi hanno fregato ! "

Alessandro sorride.

"Ok, d'accordo" e inizia a spinare il suo pesce con metodo. Poi la guarda mentre mangia. Niki se ne accorge e con la bocca piena gli bofonchia qualcosa. "Sto pensando, eh?"

"Fai, fai..." Una cosa è sicura. Un brainstorming così, non l'ha mai fatto. Niki si pulisce la bocca col tovagliolo, poi prende il bicchiere e beve un po d'acqua.

"Ok, ne ho un'altra! Sei pronto?"

"Prontissimo" e le riempie di nuovo il bicchiere.

"Questa è fortissima..."

"Vai."

"Allora... Vediamo una città e improvvisamente tutto si trasforma in pacchetti di caramelle e per ultima la caramella LaLuna. LaLuna, una città di dolcezza!"

Questa volta è Alessandro a bere. E Niki subito dopo gli riempie il bicchiere.

"Allora? Che dici, non ti è piaciuta, eh? Ti stavi strozzando."

"No, sto pensando. Buonina. Ma sembra un po quella con il ponte che in realtà era la gomma che il protagonista piegava in bocca."

Niki lo guarda e scuote la testa.

"Mai vista..."

"Dai, la gomma del ponte, Brooklyn."