143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 72

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"A lettino casomai e comunque non mi sembra d'averti dovuto convincere un granché!" Niki si gira e gli da un pugno. "Ahi!"

"Cretino. Anzi stronzo. Che credi, che io vada a letto col primo che capita?"

"No, con il primo che ti mette sotto..."

"Allora casomai col primo che mi si mette sopra... visto che fai le battutacce. E comunque io sono stata solo con Fabio. E avrei voluto che non fosse accaduto, ora che ho conosciuto te."

"Niki, ma che dici? Noi non ci conosciamo per niente."

"Te l'ho detto, scusa, ma ho parlato con il tuo cuore, è così... Sei tu l'uomo della mia vita."

"Va bene, mi arrendo..." Alessandro rimane in silenzio. Anche Niki. Poi lei riprende a parlare.

"Ok, è vero, noi non ci conosciamo molto bene. Diciamo che abbiamo fatto una presentazione un po al contrario. Ma possiamo conoscerci meglio, no? Tu mi dai una mano per la scuola guida, io ti aiuto nel tuo lavoro..."

Alessandro decide di non litigare. "Ci sarà modo per ragio nare su tutta questa storia."

"Ok, così mi sembra accettabile."

Niki guarda l'orologio.

"Dobbiamo andare. Ho detto ai miei che tornavo a casa pre sto."

Si alza e raccoglie i suoi vestiti sul lettino.

"Certo, sarebbe stato bello poter rimanere qua, eh?"

Alessandro si riabbottona la camicia.

"Sarebbe stato bellissimo."

"Pensa che bello quando vivremo insieme, quando dopo aver fatto l'amore resteremo abbracciati e dormiremo insieme e poi il giorno dopo faremo colazione insieme e mangeremo insieme e usciremo insieme e la sera ritorneremo insieme..."

"Niki..."

Alessandro la guarda a bocca aperta.

"Ok, ok, certo... dopo esserci conosciuti meglio."

Trentanove

Poco dopo sono per strada. Alessandro guarda Niki che guida.

"Ehi, te la cavi bene ormai, Niki. Possiamo anche smettere."

"Ecco, se dici così vado subito a sbattere."

"Ok, sei negata."

"Ecco, bravo!"

Niki sorride. "E magari sbatteremo anche insieme, ma contro qualcun altro!"

"Ma in questa tua proiezione del nostro futuro, ci saranno anche ogni tanto dei momenti in cui potremo non stare insieme?"

"Rarissimi..."

"Lo sospettavo..."

Arrivano al motorino, lasciato dal benzinaio. Niki scende, leva la catena, la posa nel bauletto e si mette il casco.

"Vai se vuoi... Da qua ci arrivo facile a casa."

"No, preferisco accompagnarti."

"Vedi? Parli parli... ma non puoi fare a meno di me."

Alessandro le sorride. In realtà è preoccupato. Ci manca solo che le succeda qualcosa. L'ultima persona con la quale è stata vista sono io e verrei sicuramente ricercato. Già immagina i due carabinieri felici di poter svolgere fino in fondo il loro lavoro.

"Sì, non resisto, è vero... Vai avanti che ti vengo dietro."

Niki parte col suo motorino e Alessandro la segue con la Mercedes. Lungotevere. Piazza Belle Arti, Valle Giulia, via

Salaria, corso Trieste, Nomentana. Arrivati sotto casa, Niki si leva il casco, lo mette dentro il bauletto e prende la catena. La fissa intorno alla ruota, lì al solito palo e chiude il lucchetto. Poi sale sulla Mercedes.

"Ok. Grazie che mi hai scortato." "Un piacere."

"Senti, posso togliermi una curiosità?"i

"Come no, la vita è tutta una curiosità da togliersi..."]

"Bella questa... è una pubblicità?" "Sì, la mia. Dai, dimmi."

Niki alita piano sul vetro, sopra l'assicurazione, e poi, sul vapore appena formato, disegna un cuore con dentro le lettere A e N. Poi fa un ever. "Che vuoi dire?"

"Alex e Niki forever. Così ogni volta che ti si appanna il vetro, invece di arrabbiarti, pensi a me e sorridi..." "Già, sorrido. Allora, cosa volevi chiedermi?" "Se ti sei preparato il discorso per i miei." "Niki! Stai scherzando, vero?"

"No. Prima o poi vorranno conoscerti. Vorranno sapere con chi esco... o hai paura?" "Io ho paura e perché?"

"Be, diciamo che sei uscito in modo particolare con la loro figlia."

"Ma questo mica devo metterlo nel discorso, no?" "No, no, certo."

Niki improvvisamente guarda avanti. "Ah, eccoli. Ciao mamma, così te li presento subito." Alessandro si sente svenire. Guarda avanti ma non vede nessuno. Torna a guardare Niki. E poi di nuovo verso la strada, cercando terrorizzato di mettere a fuoco. "Alex... stavo scherzando." "Ah, ecco..." "Ti ho visto morire..."

"Hai visto male. È che non vedevo nessuno." "Sì, sì, cuor di leone. Ma scusa, hai fatto un sacco di spot

bellissimi... inventati una pubblicità su di te! Magari lon saranno felici di acquistarti..."