143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 78

Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 78

Di nuovo tutti curiosi si tuffano a guardare questa nuova idea di Alessandro. Soprattutto lui. In questo nuovo foglio nuvole leggere, morbide, sfumate, come zucchero filato, galleggiano su un cielo blu notte, piegato su se stesso, come una grande, unica onda piena di stelle. E lì, una ragazza in costume,\

con le braccia aperte e le gambe leggermente piegate, scende;

sopra un nuovo, sorprendente surf a forma di luna. Tutti sono senza parole.!

"Ma questa è ancora meglio ! " Andrea Soldini scuote la testa;

ormai definitivamente conquistato. "Alex, sei un genio!";

Dario alza il braccio e indica il nuovo arrivato. "E lo scoprej

adesso!" Anche Giorgia e Michela sono come estasiate. "Alex,!

è veramente bellissimo!"I

Non trovano neanche più le parole per esprimere fino in fondo quanto piaccia a tutti anche questo disegno. Alessandro, esterrefatto, guarda a bocca aperta quel secondo disegno. Poi il primo. Poi di nuovo il secondo. Poi finalmente chiude la bocca.

"Bene! Niki, sei stata eccezionale!"

"Sono felice d'aver realizzato le tue idee."

Alessandro si alza di botto. Prende tutti i fogli e li mette con cura nella cartellina rossa con su scritto "Le idee di Alex". La chiude e se la mette sottobraccio. Poi prende Niki per mano. "Andiamo" ed esce correndo dall'ufficio trascinandosela dietro. Niki arranca in quella corsa divertita, piena di entusiasmo. "Ciao, ragazzi... Ci vediamo... credo!" e saluta così il team.

Alessandro percorre veloce tutto il corridoio. Arriva di fronte alla porta dell'ufficio di Leonardo.

"È dentro?" chiede alla segretaria che smette per un attimo di parlare al telefono. Copre la cornetta con la mano. "Sì... non c'è nessuno... ma" guarda l'orologio, "avevate un appuntamento tra dieci minuti..."

"Ho finito prima." Alessandro bussa alla porta.

"Avanti."

La apre ed entra lasciando Niki sulla porta.

"Ciao, Leonardo. Ecco i nostri lavori!"

"Ehi, mi hai bruciato sul tempo, stavo per chiamarti!"

"Sono arrivato un po in anticipo perché devo scappare."

"Cosa? Ma non facciamo la riunione?"

"Intanto guardateli... e dimmi se ti piacciono... Ci sentiamo più tardi per fare una riunione domani mattina o quando vuoi."

Leonardo prende la cartellina rossa con la scritta "Le idee di Alex"

"Già la cartellina mi piace. Ma dove scappi?"

"A respirare un po di gente, quella che mi ha ispirato i lavori che vedrai... e a regalarmi un po di tempo!" ed esce correndo. Poi si ferma sulla porta. "Ah! Lei è Niki, Niki Cavalli. Una mia nuova collaboratrice."

Leonardo non fa in tempo a dire "Piacere!" che i due sono

già scomparsi. Alessandro e Niki percorrono veloci il corridoio verso gli ascensori. Niki lo frena un attimo.

"Aspetta..." gli lascia la mano, corre verso il divano dov'era seduta e tira fuori da lì sotto la sacca. Alessandro la aspetta al centro. Niki lo raggiunge sorridendo.

"La mia roba di scuola e una sacca per oggi pomeriggio."

Alessandro sorride. "Che forte che sei!"

E poi si avvicina agli ascensori e preme il pulsante, sperando che arrivi il più presto possibile. Due, tre, quattro, cinque, sei. Ecco, finalmente è al piano. E, proprio mentre Alessandro e Niki stanno per entrare, Leonardo compare in fondo al corridoio.

"Ehi, Alex!" Alessandro si gira. Il direttore ha i due fogli tra le mani, lo guarda con le braccia aperte. Ha le due pubblicità in alto, nel vuoto e le sventola quasi a far prender aria. "Alex, sono bellissimi, sul serio!"

Alessandro spinge T e sorride, mentre le porte si chiudono. "Lo so... Nuove e sorprendenti!"

L'ascensore si chiude. Leonardo abbassa le braccia e guarda di nuovo quelle due pubblicità. Colorate, accese, divertenti. Poi sorride e, stando ben attento a non rovinarle, torna in ufficio.

In ascensore Alessandro guarda Niki. Non sa cosa dirle. Tutti e due sono in silenzio. Niki si appoggia contro la parete. Piega di lato la testa. Alessandro le si avvicina. Le da un bacio leggero sulle labbra. Poi si scosta.

"Grazie, Niki."

"Shhh." Niki si porta il dito davanti la bocca e lo lascia scivolare via, avvicina Alessandro di nuovo a lei e lo bacia lentamente. Di nuovo. Morbida. Calda. Tenera. Con passione. Poi Niki sorride. "Ecco, così mi piace. Questo è il tipo di grazie che adoro." Alessandro la bacia di nuovo. A lungo. Con dolcezza. Quando d'improvviso sente un leggero schiarirsi di voce.

"Ehm."

Si girano. La porta dell'ascensore è aperta. Sono arrivati. Una coppia di signori con le buste della spesa sono davanti a

loro. Per fortuna non sono dei colleghi, pensa Alessandro. E, con un educato "Scusateci", Niki e Alessandro liberano l'ascensore. E corrono così fuori dal palazzo e salgono in macchina. Niki, stavolta, non vuole guidare.

"Ok, guido io... ma quando vuoi ricorda che hai tutte le lezioni gratis che vuoi."

Niki sorride.

"Senti, non sapevo che disegnassi così bene."

"Infatti! Me li ha fatti Olly, una mia amica. È bravissima, ha detto che era facile con delle idee così buone..."

"Sì, sul serio, hai trovato delle idee veramente forti, ma erano tutte quelle che ti appuntavi ieri sul tuo quadernone?"

"Già. Quando tu mi prendevi in giro."

"Non ti prendevo in giro. Ti punzecchiavo per spingerti a essere creativa. È un metodo del nostro lavoro. Spingere l'orgoglio e l'ambizione alla produttività."

"Be, sbagliato. Quando facevi così, non mi veniva in mente niente. L'idea della luna che è un surf mi è venuta al mare..."

"E quella dell'altalena nel cielo notturno?"

"Dopo i gelsomini..."