143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 8

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"Ma di solito con la squadra qualcosa si divide, no?" dice Erica.

Niki alza le spalle. "Ma che lui è stronzo te l'ho già detto, no? C'è qualcuno che ha una sigaretta?"

Olly tira fuori il pacchetto dalla tasca. Diletta si avvicina e Niki le da qualche botta sulla maglietta. "Guarda, stai attenta, hai tutti i pezzettini di vetro..."

"Pensa se mi beccano i miei, che gli dico, che ho fatto il Bbc" dice Olly.

Diletta scuote la testa. "Allora è meglio se gli dici che hai fatto un incidente ma non con la mia minicar, eh? Che poi non ci credono e mi tocca pure abbozzarla. Già ti ci vedo che mi vieni sotto casa col martello."

"Sì, sarebbe capace!" Tutte ridono.

"Dai, chi mi da un passaggio a casa, che domani sono interrogata?"

"Che palle, ma che, la serata finisce qui?" fa Olly.

"Ok, al massimo un gelato da Alaska."

"'Mazza, un brivido di follia, eh? E va be, va be, ci vediamo lì."

"Ma poi sul serio a casa, eh?" dice Diletta, "perché con tutto quello che avete fatto, siete ancora in vena di danni."

"Ok, mamma Diletta. Comunque io un'idea ce l'avrei" fa Olly alzando il sopracciglio, "c'è una festa pazzesca!"

Niki tira per la maglia Diletta. "Dai, gelato e basta, forza!"

"Ciao ragazzi, noi andiamo!"

E se ne vanno così, ridendo. Olly, Niki, Diletta ed Erica, le Onde, come si sono chiamate già dalla fine del primo liceo,

quando hanno fatto amicizia. Sono belle, sono allegre, sono diverse. E si vogliono bene. Tanto. Niki si è appena lasciata con Fabio, Olly ne lascia praticamente uno al giorno. Erica invece è una vita che sta con Giorgio, Giò, come lo chiama lei. E Diletta... Be, Diletta è ancora alla ricerca del suo primo ragazzo. Ma è fiduciosa: prima o poi troverà quello giusto. O almeno ci spera. Sì, sono forti le Onde e soprattutto sono delle bellissime amiche. Ma una di loro tradirà quella promessa.

Sei

"Ehi, ragazzi, guardate chi c'è, il capo! È venuto pure con l'avvocato! Oh, capo, niente lavoro stasera, eh? Questa è una festa e non indici subito una delle tue solite riunioni!" ride Alessia, aprendo la porta. Si sposta e fa un inchino, lasciando entrare Alessandro e Pietro in casa. C'è un sacco di gente.

"Non ci speravamo più. Ho vinto la scommessa, visto che passava?"

Pietro si avvicina, mette un braccio attorno al collo di Alessandro e gli dice piano all'orecchio. "Hai visto, ti faccio sempre fare bella figura, deve credere in te, il tuo staff, sennò che capo sei, eh, capo?"

Alessandro gli leva il braccio.

"Allora, il primo che mi chiama capo è sospeso per due giorni."

Subito tutti: "Capo, capo!"

"Anzi no, ritiro la mia decisione, il primo che mi chiama capo lavora doppio per due giorni!"

"Scusa, capo, cioè scusa, Alex!"

"Se sono molto confidenziale ci guadagno qualcosa? Che ne so, una vacanzina?"

"Doppio lavoro in ogni caso, per tentata corruzione."

"Allora, c'è almeno qualcosa da bere?"

Alessia, l'assistente di Alessandro, si avvicina con un bicchiere pieno.

"Già fatto, muffato, quello che piace a te, vero cap...?" Ales

sandro alza il sopracciglio, guardandola male. "Capitano, volevo dire capitano, lo giuro."

"Butta comunque male. Dai, divertitevi come se io non ci fossi, anzi, come se noi non ci fossimo."

Pietro gli ruba dalle mani il bicchiere e da un avido sorso.

"Ehi, come se noi non ci fossimo? Io ci sono eccome! Buono questo vino, cos'è?"

"Muffato."

"Potrei averne un altro" chiede Alessandro ad Alessia che subito riempie un bicchiere e glielo passa.

"Ma come mai non sei venuto con Elena?"

Pietro lo guarda e fa finta di strozzarsi. Alessandro gli da una gomitata.

"Non poteva. Doveva lavorare."

Alessia alza il sopracciglio.

"Ok. C'è anche un po di roba da mangiare su quel tavolo se volete, io vado a mettere delle bibite in fresco. Dai, fate come se foste a casa vostra."

Alessia si allontana, col suo vestito leggero e attillato che mette bene in mostra le sue curve.

Pietro si avvicina ad Alessandro. "Ehi, veramente buono questo muffato... E anche la tua assistente è veramente bona. Cioè, di faccia non è granché ma ha un culo... Ma c'hai mai provato? Secondo me lei c'ha una cotta per te."

"Hai finito?"

"Veramente ho appena iniziato. Ma scusa, perché non le hai detto che ti sei lasciato con Elena?"

"Non mi sono lasciato."

"Va be, che lei ti ha lasciato."

"No, lei non mi ha lasciato."

"E allora che è successo? Guarda che sei forte. È sparita."

"Non è sparita. Ha un suo momento."