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"E quindi tu mi stai sfruttando."
Niki si siede sulla panca. "Cosa vuoi, sentiamo."
"Una cena con lui e un suo amico" e stende la mano verso Niki che la guarda indecisa. Olly sorride.
"No cena, no logo, tanto per rimanere in pubblicità..."
Niki scuote la testa. "Ok, ok, poi però quello che combini sono affari tuoi. Oh, io non voglio entrare nei vostri casini!"
Proprio in quel momento entra l'allenatore. "Brave ragazze, brave tutte. Brava Diletta e ottima Niki, anche se in ritardo." Poi si avvicina a una delle riserve. "Ah, senti, ho parlato col medico, devi mettere ancora un po di Lasonil e scaldarti bene, prima di riprovare a giocare."
Erica lo guarda. "È forte però il nostro allenatore. Pure un bell'uomo."
Niki sorride.
"Sì, ma in questo caso è troppo grande."
Olly si gira per non farsi vedere. "E poi secondo me è un allupato, viene qui solo per trovarci mezze nude dopo la par tita..."
"Olly! Ma tu vedi il sesso ovunque."
"Il sesso è ovunque. E l'importante è averlo capito..." poi si gira verso Diletta. "La cosa che non capirò mai è perché tu ti sei messa in punizione da sola."
Quarantasette
"Allora? Quanto ti devo per il regalo di Cardila?"
"Macché... ti devo io un sacco di soldi! Dai, facciamo i conti alla fine."
"Ok, come vuoi..."
Enrico si sposta un po indietro portando Alessandro in un angolo del ristorante.
"Toglimi una curiosità..." Enrico si guarda in giro. Sbircia oltre le vetrate del ristorante, verso il giardino, tra le piante, là, più lontano, dove scorre il Tevere. "Ma secondo te è già al lavoro? Cioè, secondo te ora ci sta filmando? Sta registrando ;quello che diciamo?"
Alessandro guarda l'orologio. "Secondo me sta ancora sco,pando con Adele."
"Scopando con Adele?" I,"La sua segretaria."
|"Cosa? Cioè, fammi capire, lui che dovrebbe indagare sugli
tamanti, sui tradimenti, ha scelto questa professione per scoparsi
\una e non essere scoperto."
I"Ma che ne so... Forse. Dai, dicevo per dire. Quando sono
ìarrivato nel suo ufficio, sembrava che fossero particolarmente
|presi. Comunque gli ho dato l'indirizzo e il resto, come ti
idicevo. Tra qualche giorno ne sapremo di più. E questo baco
jche ti sta mangiando il cervello finalmente se ne andrà."
'"O finirà di divorarmelo del tutto. E toglierò lei dalla mia
,vita visto che se la sta mangiando a tradimento."
[
Alessandro sbuffa. "Senti, almeno per stasera lasciala vivere, eh? È la sua festa" e si allontana, andando verso l'uscita. Enrico rimane così un po sulle spine. Poi fa appena in tempo a dirgli "Quando ti chiamo, domani?". "Quando ti pare."
Alessandro gira attorno ai tavoli, poi finalmente la vede. Pro prio in quel momento Camilla si accorge che sul telefonino deve essere arrivato un messaggio. Lo apre. Lo legge. Sorride. Alessandro è a pochi passi da lei.
"Camilla?" lei chiude subito il telefonino e lo porta istintiva mente in basso. "Oh, Alex... Mi hai fatto prendere un colpo..." Camilla gli si avvicina. I due si baciano. "Ancora auguri. Ho mangiato benissimo, è stata proprio una festa carina."
"Già" Camilla guarda suo marito in lontananza. Gli sorride con una morbida, ma leggermente assopita, tenerezza. "Enrico mi ha fatto una sorpresa bellissima..."
Alessandro guarda Enrico e pensa alle sue paure. Poi guarda Camilla e pensa al messaggio che ha appena ricevuto. E se Enrico avesse ragione? Be, inutile mettermi in testa anch'io questo dilemma. Ormai abbiamo pagato uno per risolverlo. Che lo risolva lui. Alessandro le sorride.
"Già, veramente una bella sorpresa... e riuscita." "Sì, è vero, Enrico in questo genere di cose è bravissimo." "Be, Camilla, ci vediamo."
"Sì, Alex, a presto" e mentre Alessandro se ne sta andando verso l'uscita, Camilla lo chiama di nuovo. "Scusami, ti devo dire una cosa." Alessandro si ferma. Lei lo raggiunge. "Non so se ti faccia piacere o no, ma non ho nessun motivo per nascon dertelo." Camilla prende una piccola pausa. "Spero non ti dia fastidio... prima mi è arrivato un messaggio. Era Elena. Si è ricordata di farmi gli auguri."
Alessandro sorride. "Mi fa piacere. In fondo voi due ave vate un bellissimo rapporto. Figurati, non mi dispiace" e sor ride ancora. "Ci sentiamo" e raggiunge l'uscita. Camilla resta a guardarlo. Chissà se si rimetteranno insieme. E, soprattutto, perché si sono lasciati?
Quarantotto
Alessandro guida nella notte. E certo. Se lo sarà segnato su quel cavolo di telefonino-agenda supertecnologico dell'ufficio, con tanto di avviso tramite e-mail, di scadenze e appuntamenti. Elena è sempre stata brava nei rapporti aziendali. Riusciva sempre a ottenere il meglio. E cosa fa adesso?... Non chiama me, ma manda un messaggio di auguri a Camilla. Che stronza...
Poco dopo è a casa. Ancora incavolato apre e chiude la porta, sbattendola alle sue spalle. Poi decide di mettere su della musica per rilassarsi un po. Sceglie con cura. L'ultima colonna sonora per uno spot giapponese. Prende dal frigo \una Coca Cola e sprofonda nella chaise longue del salotto, in
Ipelle vera. L'unico mobile scelto da Elena che apprezza. Tra
Il'altro tutti i mobili del salotto devono ancora arrivare. Si
Iricorda ancora della discussione di Elena al telefono. Urlava
|come una pazza contro quelli della ditta perché erano allora
|,in ritardo di un mese e mezzo con la consegna. E a oggi non
Ili hanno ancora consegnati. Chissà, pensa Alessandro, si pos
ti-sono