143382.fb2 Scusa ma ti chiamo amore - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 96

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H

gambe. E in quel volo riconosce l'infrangersi del suo sogno. Quella foto strappata era la sua. L'assistente esce dalla stanza di Elena.

"Allora, mi dispiace, ma abbiamo deciso che..." Sulla pol trona il tipo in giacca e cravatta si è seduto un po più compo sto, ma ancora a gambe larghe. "Ma dov'è andato l'altro ragazzo?" Il boro con la coda sorride. "Boh! È uscito."

"Non c'è niente da fare" l'assistente alza le spalle, "non c'è più educazione. Comunque abbiamo scelto te. Vieni, andiamo a fare una prova per la misura."

Il boro si alza dalla poltrona e si sistema i pantaloni come un cavallerizzo. Poi sorride alle ragazze.

"Ma misure de che? Ahò... A bella?!"

L'assistente si gira, si ferma con una mano appoggiata sul fianco e lo fissa, seria, con la testa piegata di lato.

"La misura degli abiti."

Il boro sorride e fa su e giù con la testa. "Ah be, sai che me immaginavo..." e la segue contento, qualunque sia il suo ruolo.

Sessanta

"Ehi, che fai?"

"Sono in riunione. Tu?"

"Nel bagno. Mi vieni a prendere dopo all'uscita? Saltiamo l'ultima ora."

"Non posso, siamo qui a fare il punto su come organizzare tutta la campagna promozionale, sempre che i giapponesi dicano sì."

"Uffa, ma sei sempre impegnato. E a pranzo?"

"Idem. Andremo lunghi."

"Mamma mia, sei peggio di un bagno occupato in discoteca. Ricorda che io sono la tua musa ispiratrice. Con me ti vengono in mente un sacco di idee."

Alessandro ride. "In particolare mi vengono certe idee."

"Eh, ma quelle se non ci si vede diventano un peccato."

"Ma come sei diventata bigotta!"

"Nel senso che è un peccato sprecarle. Sicuro che sei in riunione anche a pranzo?"

"Sicurissimo. Ci sentiamo nel pomeriggio. Magari ci vediamo stasera."

"No, senza magari, ci vediamo!"

"Ok, ok..." Alessandro sorride. "Neanche i giapponesi sono così esigenti."

"Appena ti vedo, ti faccio fare harakiri."

"Fammi pensare... no, questa ci manca. Dev'essere bello..."

"Il vicino si arrabbierà un po per come urli..." Niki

chiude. Rientra in classe proprio mentre la Bernardi inizia a spiegare.

"Allora, siamo nel dopoguerra e il Neorealismo si rifa al modello verista. Si ritrae la realtà e si denunciano i problemi sociali e politici dell'Italia, l'arretratezza delle campagne, lo sfruttamento, la miseria. Denuncia che in Verga non era certo così esplicita. L'opera di Verga viene rivalutata da un importante saggio critico di Trombatore..."

Olly fa una faccia buffa sentendo il secondo nome. Fa un gesto con la mano, inequivocabile. Erica si sporge verso Niki.

"Allora, che t'ha detto?" "Niente, è impegnato." "Uh uh."

"Che vuoi dire uh uh?"

"Vuoi dire uh uh. Daglielo tu il significato che vuoi." "E dai Erica, non fare così. Mi fai rabbia. Che vuoi dire? A volte tu ci prendi."

"Che per lui tu sei sempre una ragazzina. Te l'ho detto fin dall'inizio. Prima o poi gli passava. Troppa differenza. Funziona solo in tv e al cinema. Quelli grandi si mettono con quelle più giovani ma non è che duri una vita... Poi l'ho letto su una rivista di mamma."

"Se è per questo Olly mi aveva anche detto che era sposato e non era vero."

"Che c'entra, è solo in ritardo sulle tabelle di marcia. Comunque la rivista diceva che vivendo una storia con una Imolto più giovane, l'uomo spera di ringiovanire con lei però

|poi si accorge che non è vero. Anche tutte le cose che mi rac

Iconti,

le canzoni di Rice e di Battisti, i gelsomini, quelle cene

|così carine a casa sua... troppo bello, è la ricerca del sogno."

I"E allora?"

j"E allora dai sogni prima o poi ci si sveglia."

I"Guarda, ti odio quando fai così."

iNiki sbatte forte il diario sul banco. La Bernardi smette di

¦parlare.

"Che succede laggiù?"

"Mi scusi, mi è caduto il diario dal banco."

La professoressa stringe un po gli occhi, aspetta un istante in silenzio, la scruta e poi decide di crederci. Ricomincia a spie gare.

" Un confine rispetto al Neorealismo. Vi ricordo anche Uomini e no di Elio Vittorini, II sentiero dei nidi di ragno di Calvino. Comunque nel poco tempo che ci resta..." Olly fa due piccole corna nascoste sotto il banco e guarda Diletta miniando con la bocca "Tiè", "... affronteremo la prima fase del Neorealismo..."

Erica aspetta un attimo, poi si abbassa di nuovo verso Niki e sottovoce "Ti fa sempre sentire le canzoni di Battisti. Ti sta lanciando dei messaggi".