143383.fb2
"Da qui il nuovo detto… meglio festeggiare tardi che mai!" E fa il giro della macchina dove trova lo sportello aperto da Fred, che subito torna al posto di guida. "Vi porto in albergo?"
"Certo…"
Fred guida sicuro tra le strade newyorchesi. Niki è attaccata al finestrino. Come rapita. E la città passa sotto i suoi occhi e rimane in silenzio a guardare quel film, il suo film. E dopo non so quanto è come se si risvegliasse. "Non ci credo… È pazzesco… È troppo bello…"
"Sì… E poi ti sembra di conoscere ogni angolo di questa città."
Niki si gira e gli sorride. "No, molto di più… Ti sembra di stare in un film… Il nostro…" e stavolta non lo picchia. Gli salta addosso e lo bacia. Niki si stacca e sorride maliziosa. "Ma sono queste le macchine dove raccontano che i vip ogni tanto fanno l'amore… Quelle con i vetri scuri, così lunghe… E spaziose?"
"Già…" Niki si avvicina di nuovo ad Alex, sensuale. E lo bacia ancora sorridendo. "Mi viene in mente quella scena di Pretty Woman…"
"Quale?"
"La prima, quando lei guarda la tv e ride su un vecchio film comico in bianco e nero… E un po'"si occupa di lui…" E comincia ad aprirgli la camicia. Alex si distende indietro, poggia la testa, Niki ne sbottona altri due.
Alex sorride. "Niki…?"
"Sì?"
Alex rialza la testa e allarga le braccia. "Sarebbe bellissimo, ma…"
"Ma?"
"Siamo arrivati."
Niki guarda fuori. Solo in quel momento se ne accorge. È vero. Scendono veloci dalla macchina davanti all'albergo. Sono in Park Avenue. Il Waldorf- Astoria si staglia in tutta la sua altezza. Niki gira su se stessa guardando in alto. Il grattacielo le fa quasi venire le vertigini. Ma è bellissimo…
"Lo riconosco! È qui che hanno girato quel film con Jennifer Lopez che fa la cameriera… che s'innamora del politico bello e ricco… Ma dai, sì… Com'era… Un amore a 5 stelle!"
Fred tira giù il finestrino. "Ripasso tra un'ora. Ve lo ricordate, vero?"
Alex è tranquillo. "Certo!" E prende per mano Niki entrando nell'albergo.
Niki salta davanti a lui. "Ma certo cosa? Cosa facciamo?"
Alex arriva alla reception. "Good evening, Belli and Cavalli" e consegna i passaporti. Dopo un secondo viene indicata loro la camera. "Top floor."
"Allora? Non mi hai detto cosa facciamo dopo."
Alex spinge il tasto dell'ascensore mentre Niki lo tempesta di domande.
"Ti porto a teatro… Uno spettacolo bellissimo in assenza di gravità, Fuerzabruta. All'Union Square… una compagnia teatrale argentina. Una meraviglia."
"Ma fa freddo. Non abbiamo nulla." Escono dall'ascensore e arrivano davanti alla porta della loro stanza. "Alex, mi ascolti? Io non ho un vestito, ma come faccio? Non posso venire mica così, non ci hai…" Proprio in quel momento Alex apre la porta. Sul letto due splendidi abiti neri."… pensato…" Con tanto di cappotti e biancheria intima per tutti e due.
"Amore!" Niki gli risalta addosso. "Ma sei fortissimo!" Poi va a controllare bene l'etichetta. "Ma… c'è scritto 8?"
"È la nostra 42!"
Niki sorride conquistata. "Devo rimangiarmi tutto quello che ho detto… Sei perfetto! Anzi, troppo perfetto! Sai che comincio ad avere un po'"paura?"
"Sciocca… Dai, che abbiamo poco tempo. Io vado subito a farmi una doccia."
Alex si spoglia e si infila nella cabina doccia del grande bagno in marmo color avorio. Apre l'acqua e la regola sulla temperatura ideale. Un secondo dopo la porta si apre. Si affaccia Niki, sorride e poi si infila anche lei, completamente nuda. Lo guarda maliziosa.
"Questa scena in Un amore a 5 stelle non c'era…"
Alex sorride mentre lei gli si avvicina.
"Già."
Niki gli sussurra all'orecchio: "O forse l'hanno tagliata perché era troppo hard…". E in un attimo, proprio come quell'acqua calda, scivola su tutto il suo corpo.
"Ma, amore… Il teatro… Lo spettacolo…"
"Eccolo qui…"
Alex capisce che non c'è fretta. E che forse a teatro può anche andarci qualcun altro. E si abbandona a quel gioco morbido e sensuale, delicato e spinto, mentre l'acqua cade piacevolmente sulla loro pelle.
Quarantaquattro
Più tardi escono rilassati e sorridenti dall'albergo. Fred è lì davanti che li aspetta. "Prego…" Apre la portiera facendoli salire.
"Tutto a posto, Fred?"
"Ho fatto come mi ha suggerito lei, signor Belli, ho dato i biglietti a mio figlio che è andato con la sua ragazza, mi ha telefonato poco fa. Ha detto che lo spettacolo è stato bellissimo…"
"Già… Un peccato averlo perso…" Niki e Alex si guardano sorridendo. Poi Niki fa la faccia imbronciata… "Un peccato?"
"Shhh…"
Fred sorride dallo specchietto. "Se volete li ho fatti prenotare anche per domani, ne erano rimasti due, siete stati fortunati."
"Ma…" Alex fa per intervenire ma Fred annuisce. "Stia tranquillo… Finisce perfettamente in tempo…"
"Allora va bene!"
Niki capisce che stanno tramando qualcosa e guarda Alex con occhio indagatore.
"E ora andiamo…"
"E dove?"
"A cena. Ho una fame!"
E dopo una bistecca e dell'ottimo vino italiano alla Maremma, una trattoria a Times Square, servizio impeccabile, Alex e Niki si ritrovano in un piccolo locale a SoHo.