143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 48

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"Sì… Con il mangiare!"

"Dai dai… Apro la porta e ci sediamo tutte ad aspettarla in salotto. Dai, mettiamoci qui! Così ci trova!"

Olly, Diletta ed Erica corrono e si buttano sul divano. Olly si mette con le mani composte sulle ginocchia. "Così, mettetevi come me!"

Le altre la imitano e aspettano impazienti che la porta si apra. Ecco. Sentono arrivare l'ascensore al piano, poi i suoi passi.

"Oh oh, ci siete?" Niki entra e chiude, poi fa alcuni passi e le vede sedute composte sul divano. Olly alza il sopracciglio e parla curiosa, ma in modo molto elegante.

"Allora, vorremmo sapere il motivo di questa convocazione…"

Niki ride e scuote la testa. "Ma che, vi siete impazzite? Così non vi dico proprio un bel nulla. Anzi, sapete che faccio? Me ne vado." Fa per andare via ma in un attimo le sono tutte intorno. Olly, la più veloce, richiude la porta e mette il blocco. Diletta le leva un pacchetto dalla mano sinistra, Erica un altro dalla mano

destra e li poggiano sul tavolo. "Tu non vai da nessuna parte! Parla subito, sennò ti torturiamo!"

"Non va bene così." Niki sorride e si toglie il cappotto.

"Dai a me." Olly glielo prende gentilmente.

"Ecco, così mi piacete… Qualcuno mi può dare qualcosa da bere?"

Erica corre verso il frigo. "Certo, cosa vuoi, acqua, un bitter, una Coca Cola?"

"Coca, grazie." Niki si leva anche il cappello e la sciarpa e poco dopo si siede sul divano. In un attimo le amiche sono tutte intorno a lei, ognuna con il suo bicchiere. Olly avvicina le diverse ciotole piene di patatine, pop corn, salatini e pistacchi sul tavolo basso ai loro piedi. Niki si mette anche lei le mani sulle ginocchia e guarda le Onde tutta contenta e divertita. "Allora…"

Olly: "Aspetta aspetta… Vediamo chi indovina".

Niki ride contenta. "Ah sì, mi piace, vediamo…"

Olly stringe gli occhi fingendo di andare in trance. "Dunque, dunque. Sappiamo che sei andata fuori…"

Erica la guarda annuendo invidiosa. "Sì, quattro giorni a New York! Fichissimo…"

Diletta alza la mano. "Ci sono!"

Tutte la guardano curiose, soprattutto Niki che aspetta. "Allora, fai la campagna LaLuna in America o qualcosa del genere…"

Niki scuote la testa. "No… Tsk… Tsk…"

"Ma no, sono proprio lontana?"

"Acqua… Anzi, oceano."

Erica si butta. "Siete andati lì ad adottare un bambino!"

"Macché… e poi, scusa, perché adottarlo? E così bello farlo…"

Erica ride. "Già… E piacevole! Ma che ne so… Magari c'era qualche problema, e poi va così di moda, soprattutto in America…"

"Sì, ma li vengono ad adottare proprio qui!"

"Va bè, comunque acqua, anzi oltre oceano! Mare apertissimo…"

Diletta stringe gli occhi. "Ho capito. È una cosa brutta. Ti piace un altro!"

"Un altro?" Niki è sconvolta. "E un altro chi?"

Olly sorride. "Dai, quello dell'università… Non ci hai detto il nome."

"Si chiama Guido… Ma no, no, non ci ho proprio pensato."

Erica guarda Diletta. "E poi scusa, perché è una cosa brutta? Se ti piace un altro comunque è bello…"

Diletta la guarda sorpresa: "Ma se soffri come una pazza perché non riesci a lasciare l'altro, o almeno a fargli capire che è finito del tutto, comunque è brutto."

Erica le lancia un'occhiataccia. "Ma che, sei allusiva, parli di me e Giò?"

"Ma che, c'hai la coda di paglia?"

"Dai, dai, non litigate! Comunque non è questo. Allora, è una cosa bella. C'entra e non c'entra l'America e ora capirete perché… Va bene?" Niki si alza e apre un pacchetto. "Allora, questa è una buonissima torta rustica… E non c'entra niente…"

"Ho capito!" Olly si butta cercando di indovinare. "Apri un ristorante in America!"

"Nooo…" Niki sorride. "Acquissima!" Poi prende da una scatola un coltello grande per tagliarne una fetta. Lo scarta. È nuovo, ipertecnologico, tocchi il manico e parte una canzone: Happy Birthday, Jolly Good Fellow, Merry Christmas e la marcia nuziale. Suonano con note semplici, senza arrangiamenti, spingendo uno dei tasti.

"Siete pronte?"

Sono tutte sulle spine. "Sì! E dai, Niki! Stiamo impazzendo!"

Niki inizia a tagliare la torta rustica e spinge l'ultimo pulsante. Quello della marcia nuziale. La musica squarcia il silenzio del momento. "Ta ta ta ta… Ta ta ta ta…"

Diletta è la prima a spalancare la bocca, seguita da Olly, ultima Erica. "Ti sposi!" Quasi un grido unanime. "Oh mamma mia!"

"Oh mamma santissima!"

"No, non ci credo!"

Niki annuisce. "È vero! È vero!"

Olly beve dell'acqua ma poi grida. Diletta muove la testa come per riprendersi. Erica è ancora allibita. "Ma è troppo bello!" E in un attimo le sono addosso, la stringono, la baciano, piangono, ridono.

"Oddio, guarda il rimmel! Ti ho macchiata tutta."

"Non importa…"

"Che bello, Niki, sei felice?"

"Sì sì! Moltissimo…"