143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 55

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Anche Alex sorride e continua il suo racconto, compresa la splendida cena all'Empire State Building, omettendo naturalmente l'elicottero e soprattutto la sorpresa della scritta. Margherita, la più grande delle due sorelle, ha ascoltato divertita tutti i suoi racconti, poi improvvisamente stringe gli occhi, stupita di non averci pensato prima. "Ma come mai siete andati a New York? Sì, insomma, come mai questo viaggio improvviso, così, senza una ragione di lavoro…"

Alex sorride. Ormai sono arrivati alla fine del pranzo. Il momento è giusto, manca solo una cosa. "Dina, scusi… Ho portato un pacchetto, l'ho messo nel frigo, lo può portare a tavola? Grazie…"

Dina scompare. Alex si versa un po'"di vino. Lo gusta di nuovo. "È vero, papà… Questo Southern è veramente squisito." E crea ancora più attesa, una strana suspense. Si sentono quasi scalpitare sotto il tavolo le eleganti scarpe delle due sorelle. La mamma è più

tranquilla. Curiosa ma tranquilla. Gli uomini sereni in attesa. Finalmente torna Dina, che poggia al centro del tavolo le paste mignon e se ne va di nuovo in cucina.

"Uhm, che buone…" fa la mamma. "Ci sono anche quelle alla castagna che mi piacciono così tanto."

"Già" dice Alex. Poi si pulisce la bocca. Sorride all'intera tavolata e con una pacatezza davvero invidiabile fa l'annuncio.

"Ho deciso di sposarmi."

Le due sorelle deglutiscono quasi insieme, il padre sorride sorpreso, i due mariti, sapendo tutto quello a cui andrà incontro, lo guardano allegri in maniera cortese, ma pensano, o meglio ricordano, i vari passaggi del loro incubo personale. La mamma è, come Alex sospettava, la più sorpresa. "Alex! Sono proprio felice per te!"

E poi lo sommerge di domande. "Ma lo hai detto ai suoi?"

"Sì."

"E come l'hanno presa?"

"Benissimo, ma che domande mi fai!"

"Bè, sai… la differenza di età…"

"Ma l'avevano già accettata!"

"Sì, ma magari non pensavano che tu facessi così sul serio!" Tutti ridono.

"E poi, sai, quando tocca alla figlia femmina… Sì, insomma… È sempre più delicato" interviene il papà guardando Margherita e Claudia e soprattutto i rispettivi mariti. Alex sorride.

"Eh già… Pensa che quando gliel'ho detto il padre è caduto dalla sedia…"

La mamma preoccupata: "E si è fatto male?".

Margherita interviene. "Ma mamma, è un modo di dire!"

"No no… È caduto sul serio! Non se l'aspettavano proprio secondo me… E vedere una figlia a quell'età che si sposa, che va via di casa, bè, deve fare un certo effetto…"

E proprio in quel momento la mamma di Alex si commuove, allunga una mano, prende un pasticcino alla castagna e in un sol boccone lo fa letteralmente sparire. Alex se ne accorge e sorride di nascosto. Poi la mamma ne sceglie un altro, questa volta allo zabaione e panna, ancora più dolce, e gli fa fare la stessa fine. Allora Alex inizia a preoccuparsi. Cavoli. Ma si è davvero commossa! Non pensavo così tanto. Allora si alza e l'abbraccia. La mamma chiude gli occhi e si lascia stringere dal figlio. Lei sorride, le sorelle la prendono in giro.

"Buuu… Con noi non hai fatto così!"

"Sì, non te ne importava niente…"

"Ti volevi liberare di noi e basta… Ecco la verità!"

"Per te noi eravamo come le due sorellastre, Genoveffa e Anastasia, mentre Alex è la tua Cenerentola."

Alex torna a sedersi al suo posto.

"Bè, più che Cenerentola speravo di essere il principe azzurro!"

"Sì, per Niki casomai!"

"Ah, noi vogliamo fare da testimoni…"

"Scusate, l'avete già fatto una per l'altra…"

"Ma uno dei testimoni per noi eri sempre tu!"

"Me l'avete chiesto voi!"

"Ci sembrava carino, magari ci rimanevi male che a te non ti si sposava nessuno!"

"Pure!"

"E comunque vorremmo consigliare la sposa."

"Sì, vorremmo decidere con lei per il catering!"

"E il vestito…"

"Ah già, e le bomboniere!"

"Ah sì, quelle sono importanti!"

"E avete deciso dove vi sposate?"

"E quando?"

"E i fiori per la chiesa?"

"E i nomi dei tavoli? Sì, come fate il tableau?"

"E gli invitati… Quanti saranno?"

"Deve essere una cosa in grande…"

"Eh…"

A quel punto Alex incrocia gli sguardi di Davide e Gregorio, che lo sostengono con un sorriso, se non altro per solidarietà, e lui, non sapendo cos'altro fare, allunga la mano e precede sua madre. "Scusa, mamma…" E si mangia quell'ultimo pasticcino con la castagna rimasto.

Sessantadue

Girano per il grande salotto vuoto.

"Ma è bellissimo… Sul serio… Ci verrei a vivere io qui…"