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E proprio in quel momento suonano alla porta. Pietro va ad aprire.
È Flavio. "Ah, è qui… Ci mancava solo che non vi trovavo…"
Entra sconsolato e si butta sul divano. Pietro chiude la porta e raggiunge Enrico in salotto. Tutti e due lo guardano preoccupati.
"Che succede?"
"Hai perso il lavoro…"
"No, molto peggio. Ho perso mia moglie."
Enrico si siede vicino a lui. "Cazzo, pure tu. Mi dispiace." E gli poggia una mano sulla gamba. Poi Flavio si gira verso di lui. È dispiaciuto, molto. Si abbracciano.
"Cazzo, mi dispiace sul serio…"
"Bene… Eccoci qua…" Pietro allarga le braccia. "In un modo o nell'altro siamo tornati esattamente com'eravamo quando facevamo l'università."
"Cioè?"
"Single."
"Ah, pensavo dicessi sfigati."
Pietro va verso la cucina. "E perché mai?! È da qui che ricomincia tutto. Siamo tre… e pieni di speranza." Poi apre il frigo.
"No no… È vero… Siamo proprio degli sfigati."
Flavio ed Enrico lo guardano. "Ma come?"
Pietro apre meglio la porta del frigo. "Non c'è niente da bere!"
Suonano alla porta. È Alex.
"Eccomi qua!"
Pietro gliela sfila dalle mani. "Non ci posso credere. Guardate un po'"cosa ha portato…" e la mostra agli altri due. "Una bottiglia di champagne!"
"Ma dai!"
"Bello."
"Vedi a volte la fortuna…" Pietro comincia a togliere la carta intorno al tappo.
Alex chiude la porta e con un sorriso va al centro del salotto. "E sapete cosa voglio festeggiare?"
"No, diccelo…"
"Mi sposo!"
Flavio non crede alle sue orecchie. "No. Non è possibile."
E si mette la testa tra le mani. Alex lo guarda sorpreso. Si avvicina a Pietro e gli sussurra preoccupato: "Ma perché la prende così? Che, non voleva?".
"No…" Pietro toglie la retina di ferro dal tappo. "Proprio oggi lo ha lasciato Cristina…"
"Ah, mi dispiace, cavoli, non ci voleva…"
E mentre lo dice il tappo dalla bottiglia salta con un tempismo perfetto.
Sessantatre
La mansarda di Olly è piena di gente. Il party per festeggiare Niki procede bene. Erica è seduta sul divano. Sta bevendo un Bellini che si è preparata da sola al tavolo dove Olly ha sistemato bicchieri e bevande. E soprattutto sta fissando un bel ragazzo. Niki si gira e la nota. Poi cerca Olly e Diletta con lo sguardo. E fa loro cenno di guardare. Tutt'e due si voltano, vedono Erica e scuotono la testa. Ci risiamo. Un'altra storia sta per cominciare. Conoscono Erica. E sanno bene quel che sta per succedere. Infatti attacca bottone.
"Ciao… bella festa, eh?"
"Sì, molto."
"La casa è piccolissima… ma è più bello così, non è dispersiva…"
"Già… Piacere, io sono Tiziano" e le tende la mano.
Erica si sposta un po', mette il bicchiere nella sinistra e porge la destra. "Piacere, Erica! Di chi sei amico?"
"Frequento anch'io l'università con Niki, ma conosco bene Giulia" e indica la ragazza che sta ballando in mezzo alla stanza.
"Ah, io invece sono amica della sposa!"
"Sì, lo so, l'ho chiesto a Niki prima…"
Erica lo guarda un po'"di sbieco. Poi sorride. "Avevi chiesto di me?"
"Certo… ti stupisce?"
"No… cioè sì… nel senso… come mai?"
"Boh, non so… sei carina e non ti conosco. Tutto qua."
"Ok allora… grazie! Facciamo un brindisi?" ed Erica alza il bicchiere verso di lui.
"Ok, a cosa?"
"Alle giovani donne coraggiose!"
Tiziano alza il suo tumbler con dentro whisky e ghiaccio. "A loro!"
E brindano ridendo. Continuano a chiacchierare e scherzare, mentre ogni tanto Diletta, Niki e Olly passano di lì e chiedono "Tutto