143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 59

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Olly la guarda male. Fa una smorfia e si allontana. Niki scuote la testa. Ma quando capirà che la gelosia così, sterile, immotivata e continua non serve a nulla?

Sessantaquattro

Un'ora dopo sono tutti nel salotto, seduti, quasi stravaccati sul divano. Alex versa l'ultimo goccio di champagne nel bicchiere di Flavio.

Enrico alza il suo flùte. "Allora a questo punto sapete cosa mi viene da fare?"

"No, che cosa?"

"Un brindisi… Un brindisi all'unica cosa che dura nel tempo, all'unica cosa inossidabile… che resiste ai successi, agli insuccessi… alle bufere della vita… Un brindisi all'amicizia." E il primo con cui sbatte il bicchiere è proprio Pietro. Flavio e Alex si aggiungono subito dopo. "Sì, è vero…"

"All'amicizia…"

"Quanto è vero quel detto…" Pietro si scola tutto il bicchiere. E poi continua: "Le donne passano… Gli amici restano…". Poi si gira verso Alex. "Oh, scusa eh… Tu potresti non rientrare nella categoria."

"Sì, scusa ma ti chiamo eccezione!"

"Non ho capito… Ho portato lo champagne e avete visto che champagne… Il migliore!"

"Madonna, che brutto vizio che hai di far notare i costi…"

"E mi tocca anche questo per farvi vedere quanto sia importante questo momento e voi…"

"Ho capito… ma stai scherzando, vero?"

Flavio posa il suo bicchiere. "Mi ha lasciato Cristina. Ha detto che è finita. Non riesco proprio a essere felice… Anche se oggi ci dici che ti sposi e porti una bottiglia di ottimo champagne!"

"Adesso non mettiamoci a litigare. E poi, scusa Flavio eh…" Pietro si mette in mezzo. "Tu ci hai detto che lei non ha nessun altro, giusto?"

"Sì."

"Cioè, hai controllato sms, telefonate, posta, e- mail…"

Flavio lo guarda male. "No."

"Non hai controllato? E allora come fai a sapere che ti sta dicendo la verità?"

"Perché me lo ha detto lei. È la cosa più bella, non ho bisogno di spiarla. Per questo soffro. Perché a me basta sapere che me lo ha detto lei… Ed è così, lei era la cosa più bella della mia vita, glielo ripetevo sempre, lei era la mia isola segreta, la mia spiaggia felice, il mio porto sicuro…"

Pietro gesticola animatamente. "Ho capito, c'ha un altro."

"Ma che dici…"

"Non ne poteva più. È per reazione… L'isola segreta, la spiaggia felice, il porto sicuro… Alla fine s'è messa con un marinaio!"

Flavio si irrita. "C'hai sempre voglia di far battute tu, eh…"

Enrico interviene. "Scusa, Flavio, eh, ma tu devi stare molto più sereno. La situazione è ancora perfettamente recuperabile… Guarda che mi costa dirlo, ma lei non è come Camilla, che è scappata con l'avvocato alle Maldive… O come Susanna, che ha beccato Pietro con la dottoressa…"

Enrico guarda Pietro, che non rinuncia a intervenire. "Anche se avevo la febbre alta, altissima, e ho già detto che non ero nel pieno delle mie facoltà mentali…" E sorride malizioso. "Quelle fisiche però funzionavano tutte…" Enrico e Alex scuotono la testa.

Enrico guarda Flavio e continua. "Vedi? È proprio patologico il suo caso… Il tuo invece no. È solo un momento. Magari le serve… Da quanto siete sposati?"

"Otto anni…"

Pietro si intromette. "Sì, ma da quanto stavate insieme?"

"Sei…"

Pietro interviene di nuovo. "Vedete! Sei più otto… Quattordici. È la classica crisi doppia!"

"Cioè, due volte quella del settimo anno!"

Alex prende la parola. "Sentite… Fatemi pensare, fatemi sognare per un attimo. Sono venuto a condividere un momento di mia grande felicità con voi… E mi dispiace, Flavio, se ti è successa questa cosa proprio adesso, ma ha ragione Enrico, potrebbe sistemarsi tutto."

"Lo spero proprio…"

Pietro sorride. "Bè, mi è venuta in mente una cosa: la volete sapere qual è la cosa più assurda di questa serata?"

"Eh, sentiamo…" fa Enrico preoccupato. "Basta che non sia una delle tue solite cretinate."

"No no, sono serio. Dobbiamo proprio festeggiare, prima eravamo noi tre gli sposati e lui l'unico a non esserlo."

Alex sorride. "E un po'"vi invidiavo, un po'"molto…"

"Ora noi tre siamo gli sposati separati e lui diventerà l'unico sposato non separato!"

Flavio si alza di colpo dal divano. "Ma scusate! Avete detto che io qualche possibilità ce l'ho! Allora mi prendete per il culo!"

Pietro gli si avvicina e lo accarezza, "Buono, buono… certo che ce l'hai…" Poi fa finta che sia un cane. "Però ora sitz, sitz… Tranquillo!"

Flavio lo allontana spingendolo. "Ma che, mi tratti così? Ma vaffanculo!"

"Guarda che lo facevo solo per scherzare, per sdrammatizzare… È un modo di starti vicino! Che volevi, il pietismo? Non è così che si reagisce alle cose! Cazzo!"

"Ah sì…" Flavio sta per attaccarlo di nuovo, gli mette una mano in faccia e lo spinge. "Ti faccio vedere come reagisco io allora!"

Ma subito Enrico e Alex intervengono e li bloccano. "Oh, buoni! Buoni, ma che fate?"

"Sì, appunto… Non abbiamo litigato in più di vent'anni che ci conosciamo e litighiamo adesso?"

"Vent'anni…"

"Eh sì, pure di più mi sa, da quando eravamo al liceo."

Pietro ci pensa. "È vero." Poi guarda Flavio. "E tu mi passavi sempre i compiti di matematica."

"Eh… e ti ho fatto promuovere anche se eri negato… E tu per ringraziarmi che fai? Mi tratti come un cane."