143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 61

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"Sì…"

"E come l'hanno presa?"

Flavio intanto apre la valigia, cadono fuori alcuni maglioni, i ricordi della sua vita con Cristina. Diventa triste e fissa sconsolato gli amici. "Non ci posso credere che sia andata così…" Anche loro sono sconsolati, cercano di tenerlo su, ma Flavio è decisamente depresso. Niki insiste. "Allora? Come l'hanno presa i tuoi amici?"

Alex capisce che in certi casi conviene comunque mentire. "Non sai, sono impazziti di felicità."

"Bene! È un momento bellissimo per tutti!"

Ma nello stesso istante Flavio scoppia a piangere. "Ahhh…"

"Che succede?"

"Niente di grave, credo…"

"Ma chi è che piange così?"

Alex ci pensa su e al volo trova una scappatoia. "È Ingrid, la figlia di Enrico! Avrà fame… Niki, scusa eh, ti chiamo dopo…"

"Ma certo, sì, vai vai…"

Alex chiude la telefonata e si avvicina a Flavio. "Che c'è, che succede?"

"Aprendo la valigia ho visto questo maglione."

"E allora?"

"Me l'ha regalato lei…"

"E va bè, ma che c'è di così grave…"

"No, non puoi capire. Era la festa di San Valentino e avevamo girato tutto il giorno, e siccome parlavamo sempre di fuggire con una barca…"

"Ecco che ritorna il marinaio!"

"E dai, Pietro!"

"Avete ragione, scusate."

Flavio continua il racconto. "Quella sera abbiamo scartato i pacchi… Bè, non ci eravamo regalati tutti e due lo stesso maglione? Ma proprio lo stesso stesso, stessa marca, stesso colore…" Flavio lo tira su e lo fa vedere. "Questo!" E riprende a piangere. "Cosa starà facendo ora Cristina?"

Pietro sospira. "E cosa starà facendo ora Susanna, forse sta mettendo a letto Carolina…" Enrico sospira a sua volta. "Invece io cosa sta facendo Camilla non me lo chiedo proprio… Anzi, peggio… Lo immagino."

Alex prende in mano la situazione. "Bè, sentite, qui bisogna risollevare l'umore. Ceniamo tutti insieme come ai vecchi tempi?"

"Giapponese?"

"Old"

"Birra e pokerino?"

"Sì!" rispondono gli altri in coro.

Alex cerca di puntualizzare. "Senza fare l'alba, però, che domani ho una riunione…"

Tutti lo guardano male. "Sì, è arrivato il quasi sposato!"

E capisce perfettamente che non è il caso di insistere. "Ok… Do io le carte."

E stanno lì, attorno a quel tavolo di vetro troppo grande, vicini, amici, uniti in quel nuovo, strano momento di cameratismo, come non succedeva da tempo. E mentre le carte girano e fanno la fortuna o la sfortuna dei giocatori, mille pensieri diversi s'intrecciano sopra le loro teste. Pietro ricorda una battuta di Woody Allen: "Sono l'unico al mondo cui capita una mano di poker con cinque carte senza che ce ne siano due dello stesso seme". E tutti ridono.

"Non è il mio caso! Non sapete che punto ho…"

"Stai bluffando!"

"Vieni a vedere, se hai coraggio. Cento euro!"

E non si sa chi vincerà quella mano. Una cosa è sicura. Nessuno perderà mai quella splendida amicizia.

Sessantacinque

Olly spegne il motore della macchina. Mette tutte e due le mani sul volante. La luce del lampione la illumina. Un cane attraversa veloce la strada. Lei lo segue con gli occhi. Giampi la guarda. "È stata una bella festa, vero? E grazie d'avermi accompagnato a casa."

Olly continua a fissare davanti a sé. "Sì, carina… Niki è rimasta contenta."

Giampi si accorge che l'umore di Olly non è dei migliori. Allora le si avvicina. Le sfiora la guancia con una carezza. Olly si scosta un po'.

"Che hai, amore…"

Olly si gira e lo guarda un po'"dura un po'"triste. "Niente…"

"Niente e fai quel broncio? Dai, che c'è?"

"Ma niente… ti sei divertito tu?"

"Bè, sì… c'era gente simpatica. Pensa che addirittura in tre m'hanno offerto un passaggio per tornare a casa quando ho raccontato che eri venuta a prendermi tu per preparare insieme tutto…"

"Ah, che gentili… Anche Ilenia, immagino…"

Giampi la guarda. "Bè, sì… anche lei. E gentile. Prima ci hai lasciato un po'"al volo, potevi restare a parlare con noi. Ti sarebbe rimasta simpatica." Olly gioca nervosa con l'Arbre Magique al pino. Non dice niente. Giampi continua. "Studia Scienze infermieristiche. E poi balla. Sì, è forte. Mi piace conoscere persone interessanti."

"Immagino. Specie se sono ragazze carine."

"Che intendi?"

"Nulla. E vi siete scambiati il numero? Sennò lo chiedi a Erica, è sua amica hai detto, no?"

"Ma perché dovrei volere il suo numero? No, non ce lo siamo scambiato. Ci rivedremo a qualche altra festa tua o di Erica, se ricapiterà, così, semplicemente…" Giampi si stranisce. "Olly, ma mica sarai gelosa, eh?"