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Simona si gira di scatto. "Matteo!"
"Ok ok… faccio finta che è tutto normale."
Niki lo fulmina scocciata. "Ci mancava solo il fratello guastafeste."
"Oh, io mi ero offerto di non venire… Loro mi vogliono per forza! Secondo me la devi vedere come se io fossi la mascotte… Dai, Niki, fino adesso è andato tutto bene, al massimo toppiamo questo weekend."
"Ma…"
Prima che inizi una discussione, Roberto si infila. "Un po'"di musica?" E accende la radio. Parte Tiziano Ferro e tutti si rilassano un po'. La Volvo corre rapida sull'Aurelia. Il paesaggio cambia velocemente nei successivi tratti di strada. Prima un verde leggero, poi degli ulivi sempre più presenti, dal Lazio alla Toscana, con il profumo sempre più forte del mare che li accompagna, e infine ecco la Maremma.
"Siamo quasi arrivati…" Roberto sorride verso Simona.
"In perfetto orario."
Matteo ha raggiunto l'undicesimo livello e smette un attimo di giocare. Si gira verso Niki che guarda sempre fuori dal finestrino. "Oh, sorella…" Le stringe la mano. "Scusa per prima." Poi le sorride vedendola nervosa. "Vedrai che andrà tutto benissimo…"
Niki gli sorride di risposta e pensa: certo che se anche mio fratello fa una cosa del genere vuol dire che sono veramente preoccupata, anzi di più, a pezzi… e soprattutto che si vede!
"Ecco, ci siamo!"
Roberto esce dall'Aurelia e, dopo alcune svolte, prende una strada sterrata che sale verso un grande podere. Alla fine della strada c'è un grande cancello sul quale campeggia la scritta battuta in bronzo "Villa Belli dei Cedri".
"È questa, giusto?"
Simona guarda il foglietto delle indicazioni. "Sì, perfetto. Ma è bellissima… È uno spettacolo unico…"
La Volvo procede nel parco della villa, le siepi, i prati, gli alberi, è tutto tenuto benissimo e curato.
"Non ci credo…"
Matteo guarda dal finestrino. La macchina sta superando delle scuderie dove un uomo sta spazzolando un magnifico stallone dal manto lucido. "Hanno pure i cavalli! Ma è un sogno questo posto…"
"Già…"
Matteo batte con la mano sulla gamba della sorella. "Oh, fai proprio bene!"
Roberto e Simona si guardano senza aggiungere altro. Fanno l'ultima curva e sono davanti allo splendido casale rosso.
Un maggiordomo si avvicina alla Volvo per aprire lo sportello dalla parte di Simona. Un attimo prima, però, Niki si affaccia tra i sedili dei genitori.
"Oh, papà, mamma… grazie per tutto quello che fate per me eh… Però teniamoci sul vago!"
Detto questo apre lo sportello e scende veloce.
Roberto guarda Simona. "Teniamoci sul vago? Ma che vuol dire?"
Simona cerca di tranquillizzarlo. "Te l'ho detto… in realtà ha paura di prendere un impegno così grande! Dai, scendiamo…"
Alex, in perfetta tenuta da buttero maremmano, esce dal casale e corre incontro a Niki. "Amore! Siete arrivati!"
La bacia sulle labbra e l'abbraccia felice. Poi saluta i suoi genitori. "Ciao Roberto, salve Simona, ehi… Come stai, Matteo?"
"Benissimo. Che ficata questo posto… Dopo posso provare un cavallo?"
Alex ride. "Certo, lo proviamo insieme!" Poi Alex vede arrivare i suoi genitori. "Oh… Ecco i miei, così vi presento. Mamma, papà, lei è Niki… E loro sono i suoi genitori. Lei è Simona e lui Roberto."
"Che piacere… Finalmente!" Il padre di Alex dà prima la mano a Simona. "Due sorelle, siete praticamente due sorelle… lei e Niki. E a questo punto non so più quale delle due si sposa mio figlio!"
Roberto interviene cercando di essere spiritoso. "Guardi, è facilissimo… Quella non sposata, perché l'altra me la sono presa io!"
"Ah certo! Ma che sciocco!" E ride divertito del feeling che si è creato.
Silvia accoglie i suoi ospiti e poi dà ordini ai due maggiordomi. "Said e Kalim, portate le valigie dei signori nelle loro camere e accompagnateli…"
Alex si avvicina a Niki. "Sì, amore, vai, ti aspettiamo in giardino… Ci sono anche le mie due sorelle con una nostra amica e i rispettivi mariti."
"Ok, a dopo…"
Roberto, Simona, Niki e Matteo seguono i due maggiordomi su per le scale della magnifica casa. Roberto e Simona si guardano in giro. Le mura sono coperte di antichi arazzi, di trofei di caccia, di quadri a olio con scene di campagna e ritratti di avi illustri. Anche Niki e Matteo sono sorpresi dalla ricchezza e dall'importanza di quelle sale, lunghi tavoli in legno scuro, sedie alte con gli schienali lavorati di stoffa scura, pavimenti dalle grandi pietre lisce, passate con la cera, tende pesanti dal ricco drappeggio. Tanto che a Matteo non può non sfuggire un "Ammazza…".
Niki lo guarda e strabuzza gli occhi come a dire: "E dai, non si fa!".
"Ecco, questa è la vostra camera…" I due maggiordomi indicano ai genitori di Niki una splendida camera matrimoniale, con tanto di baldacchino e catini in ceramica per lavarsi le mani.
"Prego…"
Fanno entrare gli ospiti e poi li seguono, poggiano le due valigie su delle cassapanche che gli consentiranno di aprire il bagaglio senza piegarsi. "Ecco… E qui c'è il bagno."
All'interno Roberto e Simona vedono due accappatoi, dei grandi teli e degli asciugamani dai tagli diversi, tutti disposti ordinatamente a fianco del lavandino e ovunque possano essere utili. Hanno dei bordi in pizzo e sono sulle tonalità chiare con delle sfumature, di un'eleganza raffinatissima e sobria.
"E qui c'è il frigobar, dove potete trovare tutto, dalla Coca Cola allo champagne all'acqua semplice, e per qualunque altra cosa possiate desiderare c'è questo campanello…"
E indicano vicino al letto una grossa corda di velluto intonata al colore della stanza.
"Grazie." Roberto sta per mettere mano al portafogli, quando
Simona lo blocca. "Amore…" gli dice sottovoce. "Siamo a casa dei signori Belli… non in un albergo…"
"Ah già."
I due maggiordomi sorridono ed escono dalla camera.
Roberto si stende sul letto. "Però mi sembra meglio di tutti gli alberghi che abbiamo frequentato!"
Simona ride e si mette vicino a lui. "Eh già… Spero proprio che Niki sia felice, qualunque dovesse essere la sua scelta…"