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I genitori corrono verso le altalene e vedono che oltre la staccionata, lungo la siepe di fronte alle altalene, c'è Celeste che piange, immersa fino alla vita nel letame dei cavalli. "Ma come ci sei finita laggiù?"
Celeste continua a piangere e indica Matteo. "È stato lui…"
"Ma mamma, me l'ha chiesto lei: mi spingi più forte? Poi insisteva: mi spingi ancora di più? Dai, più forte, più forte… Io l'ho spinta forte e lei è volata via. Che ne so che è così leggera!"
Roberto gli dà uno scappellotto dietro la testa. "E tu dovevi comunque starci attento!"
"Ma me lo chiedeva lei!"
"Ringrazia che non si è fatta male."
"E certo! È atterrata nella cacca, sarà molto fortunata in futuro…"
"Sì, ma stasera no! Se lo ricorderà per sempre… L'hai segnata a vita!"
Gregorio e Margherita riescono a tirare fuori Celeste dal letame.
"Bè, noi rientriamo in casa…"
"Sì, ci vediamo a cena."
"Volentieri, sempre che riusciamo a lavarla bene tutta…"
Roberto, Simona, Niki e Matteo ritornano verso casa.
"Che figuraccia…"
"Sì, per fortuna non s'è fatta niente…"
"Già."
"Oh." Matteo si massaggia ancora dietro il collo. "Ha insistito lei, eh… Magari avrà sul serio fortuna… Comunque non potete capire che volo che ha fatto… Pensate se invece di Celeste si fosse chiamata Stella… Stella cadente… Oh, io l'avevo vista per primo ed esprimevo subito il mio desiderio: vorrei il motorino!"
Roberto gli dà subito un altro scappellotto dietro il collo.
"Ahia, papà…"
""Ahi", si dice "Ahi"… Fanne un'altra e vedi che volo ti faccio fare io!"
Luigi lo raggiunge e gli mette il braccio sotto il suo. "Ma su, Roberto, non si preoccupi… Sono ragazzi, sono cose che succedono e per fortuna la natura ci ha protetto…"
"Eh, già…"
"Bè, ci vediamo per cena tra un'oretta, giù nel salone grande."
"Ok…" Se ne vanno lasciando soli Roberto e Simona.
"Sono gentili, eh… Non ce l'hanno fatta pesare."
"No… Diciamo che, tanto per rimanere in tema, la prima figura di cacca l'abbiamo fatta…"
E ridendo vanno verso la loro camera.
Ottantuno
Poco più tardi nel grande salone, sotto il gigantesco lampadario con più di duecento candele vere, tutti hanno preso posto.
"Ma non è che scende la cera?"
"Matteo!" Niki gli sorride falsamente. "Magari. Ma vorrei una colata così grande da tapparti la bocca…"
E la cena inizia con due camerieri che impeccabili servono gli antipasti.
"Ci è arrivato un po'"di prosciutto spagnolo, dell'ottimo Pata negra, ci tenevamo a farvelo provare."
E poi, i primi.
"Ho passato io stesso tutta la mattinata a fare questo sugo di lepre…"
"Luigi è bravissimo a cucinare, io invece sono una schiappa. Mi ha sposato solo per amore, non certo perché l'ho preso per la gola…"
E poi, degli ottimi secondi.
"Ci sono l'anatra e il cinghiale… Non sapevamo se preferivate la selvaggina di terra… o di cielo." E per un attimo Matteo guarda Celeste e ride, ma lei capendo la battuta gli fa veloce una linguaccia.
"Celeste!" la riprende subito la mamma. "Non essere maleducata."
"Ma lui mi prendeva in giro."
"Ma no… voleva essere simpatico."
E la cena continua, accompagnata dai migliori vini rossi, il Morellino di Scansano, più leggero, fino al Prunotto del Brodo per la carne più pregiata, gli ottimi contorni, le patate al forno e quelle fritte, dorate, ancora calde. Matteo non resiste e ne prende una con la mano ma poi, sentendo il pizzico di Niki sotto il tavolo, la rimette subito al suo posto con il solito "Ahia…".
"Si dice "Ahi"."
"Ma invece di riprendermi sempre su come si dice, non è meglio che la smettete di menarmi?"
"No, così impari a parlare… E anche come si sta a tavola!"
Poco dopo viene un ottimo carrello di dolci, dalla panna cotta alla crème brûlée, dalla crema pasticciera a diversi tipi di crostate, alle bignoline e a ogni tipo di marmellata… e poi dei cantucci e vin santo.
"Come si usa da noi qui in Toscana."
Le sorelle di Alex ridono e si riempiono il piatto.
"Noi non dobbiamo dimagrire… Ci siamo già sposate…"