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Gregorio cerca sempre di sfatare. "Io neanche so dov'è finito…"
Margherita ha più classe. "A parte che mi mancano ancora due anni e quindi posso ancora dimagrire, e poi quello è un momento magico… Guarda le foto di tutti quelli che si sono sposati… Non ce n'è uno che è ancora magro come al suo matrimonio…"
Davide puntualizza. "E se lo è, vuol dire che ha divorziato!"
E così ridendo raggiungono il salotto.
"Un po'"di porto? Rum? Grappa, un digestivo? Volete un amaro, è di nostra produzione, lo facciamo nella nostra campagna…"
"Mmm buono, lo provo volentieri" e mentre Alex sta versando da bere ai cognati e agli altri ospiti, Niki sente il telefonino vibrare nella tasca. Lo apre e senza farsi vedere legge il messaggio. Ma chi è che mi scrive a quest'ora? Sarà una delle Onde. Ma poi… la grande sorpresa.
"Sono al concerto, manchi solo tu. È così bello che forse non avremmo litigato oppure avremmo fatto subito pace. Un bacio… Guido."
Guido? Niki arrossisce. E come ha fatto ad avere il mio numero? Cavoli, io non gliel'ho mai dato. Non possono essere state le Onde… ma che, sono matte? Forse Barbara o Sara. Poi si ricorda dei sorrisi, di quella serata a Lettere, di quegli sguardi notati dagli altri. Giulia. Giulia, è stata lei.
"Chi era?" Alex le passa vicino proprio in quel momento e Niki ha un tuffo al cuore. "Oh… Si stanno divertendo un casino, sono al concerto in facoltà…" E poi quello che non si sarebbe mai aspettata. "Era Olly."
"Ah…" Alex fa un sorriso, continua il suo giro e versa del rum a Roberto.
Olly. Era Olly. Ma come ho fatto, perché ho detto questa bugia? Avrei dovuto dare troppe spiegazioni, sarebbe stata troppo lunga e poi ora, con tutta questa gente… Sarebbe stato fuori luogo. Sì, è solo per questo. E torna al suo posto di nuovo tranquilla. Sì, è stato solo per questo. Adesso ne è del tutto convinta e per essere ancora più sicura spegne il telefonino.
Ottantadue
"La cena è stata fantastica."
"Sì, tutto veramente perfetto."
"Allora ci vediamo domani mattina…"
Le donne si salutano e vanno verso le loro camere. Luigi si avvicina a Roberto. "Domani abbiamo una bella sorpresa, solo per noi uomini. Caccia al cinghiale! Con il mio fidato cane Edmond nella nostra riserva. Sarà molto divertente. Ne ha mai fatte, Roberto?"
"Oh… Sì, qualche volta!"
"Bene! Abbiamo tutta l'attrezzatura anche per lei. Ci vediamo alle sei in punto." Roberto deglutisce. "Alle sei… Certo…"
"A proposito, Roberto, è ora di darci del tu…"
"Sì… Certo. Luigi, tu sei convinto che ci vediamo alle sei?"
"Certissimo! Quindi, subito a nanna!"
Dopo i convenevoli e i saluti, tutti si ritirano nelle loro camere. Simona prende sottobraccio Roberto. "Amore… Ma perché non gli hai detto la verità? Tu non hai mai cacciato…"
"Ma che ci vuole!"
"Come che ci vuole? Devi usare il fucile…"
"Ho capito, ma ho visto Balla coi lupi dieci volte. Al massimo non prendo il cinghiale…"
"Basta che non prendi qualcun altro… Dopo il volo di Celeste… Ci manca solo che abbattiamo qualcuno!"
Ed entrano nella loro camera. "Buonanotte, ragazzi."
"Notte, mamma."
"Notte, papà."
Niki fa finta di entrare in camera, invece sgattaiola in corridoio e aspetta Alex fino a quando non lo vede arrivare. "Senti, ma che è questa storia? Dobbiamo dormire separati! Ma neanche alle medie facevo così…"
"Che vuoi dire?"
"Bè, no…" Niki si riprende, "che alle medie avevo più libertà."
"Ah, ecco…"
Proprio in quel momento passa Eleonora. "Ciao Alex, buonanotte Niki, speriamo che non arrivi un temporale! Ti ricordi quando eravamo piccoli che per la paura dei tuoni dormivamo tutti insieme io, te e le tue sorelle?"
"Sì…"
Niki sorride. "Ma è una notte stellata! Non c'è pericolo."
"Già… Bè, buonanotte." E si infila nella sua camera.
"Dormivate insieme, eh…"
"Con le mie sorelle!"
"Anche se ci fosse l'uragano dovrebbe solo provarci… Altro che Matteo con Celeste, la faccio volare dalla finestra!"
"Mi piaci quando sei così gelosa… Vieni…" e la rapisce nel corridoio, la prende per mano e si infila nella sua camera. "Siamo di nuovo al liceo… Tutti e due…" E nella penombra della stanza, con la luce della luna che soffusa entra dalla finestra, Alex comincia a spogliarla. "Mi piaci Niki, mi piaci da impazzire… Mi piaci così tanto… che, guarda… ti sposerei…"
"Anche tu…"
E l'idea di essere in quella casa, con i genitori dell'uno e dell'altra nelle stanze vicine, li eccita così tanto che in un attimo sono nudi sotto le lenzuola. E si perdono tra baci confusi, tra sospiri ribelli, tra carezze proibite. Nella penombra un sorriso, una bocca aperta, quel dolce piacere, quella voglia perfetta e quelle due lingue che parlano d'amore.
Ottantatré
Dopo una leggera ma sana colazione a base di uova, toast e un caffè scuro, i nostri cacciatori sono alle porte della riserva. Su una grande collina si inerpica un sentiero più chiaro, perdendosi tra i cespugli e la macchia come una lunga serpe. Luigi sorride al gruppo.
"Alex non è venuto… Aveva sonno."
Davide e Gregorio, rimasti più indietro, sorridono tra loro. "E ti credo… con una di vent'anni di meno anch'io avrei sempre sonno…"
Gregorio lo riprende. "Shhh… E dai, non ti far sentire dal padre… Oh, comunque c'hai ragione: secondo me Alex ha fatto proprio bene… La differenza d'età potrebbe essere un buon rimedio alla durata di un matrimonio…"
Davide solleva le spalle. "Boh, non so… Per me un mito è sempre stato Bruce Springsteen. Si è sposato con la modella Julianne Philipps, una fica da paura, e poi dopo qualche anno si è messo con la sua corista, Patti Scialfa, nulla di che… Sai cosa ti insegna questa storia?"